Tirarsi su il morale: 9 semplici azioni

tirarsi su il morale

Hai presente quelle giornate in cui è necessario tirarsi su il morale? Sono quei giorni in cui, appena alzato, capisci già che non ne andrà una giusta.

“Marco, se vuoi ti racconto che giornata allucinante ho avuto oggi!”

“Allora… è ancora mattina e mi ritrovo già senza energie, triste e scoraggiato. All’idea di avere ancora tutta la giornata davanti rimango senza fiato come se mi avessero appena dato un pugno ben assestato.”

Non è facile riuscire a tirarsi su il morale perché spesso ci comportiamo esattamente al contrario di quello che dovremmo fare: ci crogioliamo in questa sensazione di tristezza e scoraggiamento e trascinandoci mestamente stringiamo i denti per arrivare a sera.

Cosa fare quando si è tristi?

Non credi sia giunto il momento di ribaltare la situazione? Sarebbe strabiliante avere qualcosa che ti consenta di ritrovare serenità ed energia velocemente, qualcosa per tirarsi su il morale.

Se ti stai chiedendo “Sono triste, cosa posso fare? ecco la risposta.

Impariamo a risollevare il morale.

Tirarsi su il morale e le difficoltà di ogni giorno

“Sono troppo convinta che la vita sia bella anche quando è brutta, che nascere sia il miracolo dei miracoli, vivere il regalo dei regali. Anche se si tratta d’un regalo molto complicato, molto faticoso, a volte doloroso.” O.Fallaci

 

Giù di morale? Cosa fare quando si è tristi? Come riuscire a risollevare il morale?

Capita a tutti di passare delle giornate o dei periodi in cui andiamo avanti come zombie. Sì, esatto, ci sentiamo giù di morale. Hai presente quando ti muovi quasi per inerzia e la postura, le parole e i comportamenti esprimono in maniera chiarissima il tuo stato d’animo: sei triste e demoralizzato.

In queste situazioni vorresti startene solo, lontano da amici, colleghi e dai mille messaggi dello smartphone. Vorresti rinchiuderti in casa, buttarti sotto le coperte e spegnere la luce. Invece non puoi perché hai mille cose da fare.

Andare a prendere i bambini a scuola, partecipare al meeting di reparto, lavorare a quel progetto, fare la spesa, passare dalla posta per quelle raccomandate, telefonare all’idraulico per il problema allo scarico, riprendere lo scooter dall’officina, organizzare gli appuntamenti di lavoro con i clienti ecc…

Impossibile fermarsi vero? La scena di te sotto le coperte al buio la possiamo quindi cancellare: non è fattibile dai.  😉

Ti senti giù di morale e dobbiamo correre ai ripari.

Vediamo come sollevare il morale, scopriamo insieme cosa fare quando si è tristi.

 

9 azioni per tirarsi su il morale

 

1) Distrazioni

2) Parole

3) Fisiologia

4) Domande

5) Piccole vittorie

6) Attività fisica

7) Valutazione

8) Conversazione

9) Aiuto

 

 

1) Distrazioni

Partiamo con questo semplice modo per tirarsi su il morale. Ecco cosa fare quando si è tristi.

L’errore più comune che commetti è quello di continuare a pensare a ciò che ti fa male, a ciò che ti ha fatto entrare in quello stato emotivo negativo e depotenziante. Se entri in questo circolo vizioso di pensieri come sarà mai possibile tirarsi su il morale? La prima cosa da fare quindi è volgere il pensiero a qualcosa di piacevole. Quando mia figlia di 2 anni piange, perché non si è accorta dello spigolo del tavolo, le faccio vedere un giocattolo oppure le racconto una storia. Funziona alla grande!

Il dolore c’è sempre ma la sua mente è concentrata su altro e quel dolore da insopportabile che era diventa trascurabile.

Questo meccanismo è un buon metodo per tirarsi su il morale e funziona altrettanto bene con gli adulti, con noi stessi. Nel linguaggio della crescita personale si parla di focus. Questo funziona esattamente come l’obiettivo di una macchina fotografica: mette a fuoco ciò verso cui è puntato. Sposta il tuo focus e così facendo la tua macchina fotografica inquadrerà altro: sarà concentrata solamente su quello.

Se ti stai chiedendo “Sono triste, cosa posso fare?” ecco la risposta.

Lo spostamento del focus lo puoi ottenere:

– ascoltando una canzone, una colonna sonora;

– leggendo qualche pagina di un libro;

– leggendo una poesia. Questa di Kipling è fantastica!

– guardando qualche spezzone di film motivanti

– seguendo quel corso di arti marziali

– facendo una passeggiata

– infilando il cucchiaino nel barattolo della Nutella (perché no! Uno solo però 😆 )

– prendendoti cura del tuo corpo: una doccia, una spuntatina ai capelli, un massaggio al corpo, una rasatura perfetta del viso, ecc…

– prendendo la matita e gettandoti tra le pagine di un cruciverba;

– mettendoti a disegnare…

Il focus è il modo migliore per spostare l’attenzione e quindi i tuoi pensieri. Scegli tu dove spostarlo; più direzioni consapevolmente il focus verso qualcosa di piacevole e più sarà facile uscire da quello stato depotenziante, più sarai in grado di tirarti su il morale.

“Marco, il punto è che quando mi sento giù vorrei ritrovare il sorriso, ma c’è anche una parte di me che vuole continuare a crucciarsi e piangersi addosso!”  😯

Succede a tutti. C’è una sorta di resistenza. Il mio modo per spostare il focus è quello di ricordare a me stesso di quanto starò meglio una volta fatto. E’ un ottimo modo per tirarsi su il morale in un attimo.

Continuare a vivere in quello stato emotivo negativo e depotenziante non mi darà l’energia per risolvere il problema, mi farà solamente stare male. Se riesco a spezzare questa resistenza diventerà tutto più semplice.

 

 

2) Parole

“Questa giornata è un incubo, da paura. Non ce la faccio più. Sono distrutto e arrabbiato. Non ho mai tempo per fare quello che vorrei e adesso… il primo che mi rivolge la parola lo fulmino!” 

Vuoi riuscire a risollevare il morale?

Ecco, continuare a raccontarti che sei giù di morale, raccontarti di quanto stai male, che non ce la fai più, di come questo e di come quest’ altro non fa altro che dare forza a questi stati depotenzianti. Più lo farai e più sarà difficile tirarsi su il morale.

Le parole che usi generano emozioni. E’ quindi fondamentale porre attenzione a ciò che dici perché le parole non sono solamente dei suoi vaganti ma il principale mezzo attraverso il quale comunichi con gli altri e anche e sopratutto con te stesso. Vuoi tirarti su il morale? Allora smettila di usare parole che hanno una connotazione strettamente negativa e depotenziante.

In ogni situazione devi assumerti la responsabilità di quello che dici: abbi cura di scegliere le giuste parole!

 

3) Fisiologia

Cosa fare quando si è tristi? Ti voglio raccontare questo mio episodio.

Tirarsi su il morale mentre sei in macchina. Ieri in auto alcuni pensieri tristi mi frullavano in testa. Al semaforo mi sono guardato nello specchietto retrovisore e ho visto un viso crucciato e stanco. Ero giù di morale. Lo sai cosa ho fatto? Mi sono messo a sorridere. Ammetto che nei primi 15 secondi ho pensato “Marco sei un pirla! Cosa diamine stai facendo? C’è ben poco da sorridere!”

In quel momento si stava svolgendo un combattimento dentro di me: Fisiologia vs Emozioni. La fisiologia positiva si stava scontrando contro le emozioni negative.

Ho continuato a sorridere (nonostante una parte di me continuasse a porsi domande sulla mia sanità mentale 😀  ) e poi ho rialzato il volume dello stereo mettendomi persino a cantare.

Esito dell’incontro? Fisiologia 1 – Emozioni negative 0!

Questo esempio è utile per farti capire come i nostri stati d’animo siano strettamente collegati alla nostra fisiologia. Ecco un altro modo per tirarsi su il morale. Sappiamo tutti che quando siamo tristi il nostro corpo risponde esattamente a quello stato d’animo.

La nostra fisiologia ci mostra chiaramente le nostre emozioni. Quando incontri una persona noti fin da lontano se quella persona è triste, preoccupata oppure è felice. Nel primo caso tenderà ad avere un passo lento, spalle curve, testa leggermente inclinata verso il basso. La persona felice avrà un passo deciso e veloce: petto aperto ed un volto sereno che guarda dritto davanti a sé.

Questo è un aspetto che conosciamo tutti. Quello che invece forse non sai è che non solo le tue emozioni hanno effetti sulla tua postura, sulla tua fisiologia ma è vero anche il contrario.

Tieniti forte: la tua fisiologia influenza i tuoi stati d’animo. Rileggiti quest’ultima frase e rifletti bene sulla potenza incredibile racchiusa in questo strumento che hai a disposizione: il tuo corpo. Cambiare quindi fisiologia permette di tirarsi su il morale.

Quando vuoi tirarti su il morale ti chiedo di provare a sforzarti di avere una fisiologia positiva. Fallo, resisti per qualche minuto e vedrai che il tuo cervello, ricevendo queste informazioni dal tuo corpo, risponderà con emozioni in linea con la tua fisiologia. La tua fisiologia comunica qualcosa al cervello e quest’ ultimo non può fare a meno che rispondere nello stesso modo.

Hai mai incontrato una persona triste e sorridente? No, è impossibile.

 

4) Domande

Un altro modo efficace per tirarsi su il morale sono le domande.

La mattina siamo tutti di fretta, ogni azione dovrebbe tendere ad un perfetto incastro ma nel momento in cui qualche ingranaggio si blocca scatta dentro di noi la “modalità panico”. All’ improvviso si blocca tutto quel sistema così perfettamente oliato e rodato, reso assolutamente performante nel corso degli anni. Peccato che a volte basti un niente per bloccare gli ingranaggi .

Esci di casa di corsa, controllando mentalmente, mentre scendi le scale, se hai preso tutto. Sei in perfetto orario. Ti avvicini alla macchina e punti il telecomando per aprire le portiere ma… una gomma è a terra. Passano dai 3 ai 5 secondi prima che il tuo cervello riesca a metabolizzare la cosa:  hai una gomma forata – devi andare a lavoro – arriverai molto tardi.

“Ma porca miseria perché proprio a me?”

Tutti abbiamo pensato una cosa del genere ed è comprensibile. Tieni presente però che queste tipologie di domande generano delle risposte che non sono affatto d’aiuto. Sì, perché il nostro cervello è programmato per trovare sempre delle risposte alle domande che ci poniamo, sempre.

Il che è ovviamente una cosa positiva… fintanto le domande che ti poni sono intelligenti. Se le domande che ti fai sono stupide che risposte potrai darti? A domande stupide seguono risposte stupide.

Tornando alla nostra gomma a terra quale risposta troverà il nostro cervello? “Ma porca miseria perché proprio a me?” “…perché sono uno sfigato” oppure “A me va sempre tutto male!” o ancora “Perché la fortuna mi ha abbandonato!”

Come vedi queste risposte hanno due caratteristiche:

A) ti buttano giù ulteriormente. Se sei uno sfigato, se ti va sempre tutto storto come potrai mai affrontare la giornata e la vita in generale?

B) ti fanno focalizzare sul problema. Così facendo perdi di vista la risoluzione del problema.

Ecco cosa fare quando si è tristi. E’ importante invece porsi domande intelligenti per tirarsi su il morale.

“In che modo posso arrivare a lavoro cercando di ridurre al minimo il ritardo?” Come vedi è tutta un’altra domanda.

“Posso utilizzare la ruota di scorta… ma non l’ho mai fatto. Ci metterei probabilmente molto tempo. Mi conviene allora fare così: chiamerò un taxi e sistemerò la ruota stasera, con calma, quando rientrerò.”

Come vedi porsi domande intelligenti ti permette di focalizzarti sulla soluzione piuttosto che sul problema, così facendo sarai in grado di trovarla. Questo sì che permette di tirarsi su il morale. Può darsi che la soluzione non sia perfetta ma è molto meglio una imperfetta che continuare a chiedersi “Perché proprio a me?”  😉

Sfruttare il potere delle domande intelligenti è un modo molto efficace per tirarsi su il morale. Ricorda, cominciano con “in che modo…” – “come…” – “cosa posso fare per…”.

Evita invece le domande stupide che cominciano quasi sempre con “perché…”

 

5) Piccole vittorie

Un altro modo per uscire dal tunnel della tristezza, per tirarsi su il morale, è ottenere piccole vittorie. Fare ciò che sai di poter fare bene è un ottimo modo per tirarsi su il morale.

E’ sabato mattina e la sveglia segna le 06:15. E’ molto presto ma non riesci a dormire per alcuni brutti pensieri che continuano inesorabili a frullarti in testa. Consiglio? Alzati e fai qualcosa che ti piace e che ti riesce bene.

Se ti piace cucinare potresti preparare una sfiziosa colazione per il tuo partner o per tutta la famiglia. Quando tirerai fuori dal forno quei meravigliosi cupcake la tua autostima guadagnerà un paio di punti.

Ti piace il bricolage? Vai avanti alla costruzione del modellino in legno su cui stavi lavorando. Ti piace il decoupage? Ti piace ricamare? Ti piace arrovellarti con i cruciverba a schema libero? Ti piace scrivere poesie e racconti? Ti piace fare attività fisica?

 

La vita è fatta di piccole vittorie che portano alla felicità. Click to Tweet

 

Scegli tu cosa fare. L’importante è che sia qualcosa a portata di mano il cui esito positivo è pressoché assicurato. La piccola vittoria andrà a ribilanciare, almeno in parte, lo stato emotivo in cui ti trovi.

Ecco cosa fare quando si è tristi.

Una volta che ti sei guadagnato questa piccola vittoria puoi concentrati su altro. Vittoria dopo vittoria il tuo stato emotivo sarà ben diverso da quello con cui ti sei dovuto scontrare appena alzato. Non è poi così difficile tirarsi su il morale.

 

6) Attività fisica

Fare attività fisica non incide solamente sul benessere del nostro corpo ma anche sul nostro umore. Fare sport allontana infatti le tensioni e distrae la mente dai pensieri cupi: è un ottimo modo per tirarsi su il morale.

Il nostro cervello dà il via alla secrezione delle endorfine, sostanze naturali cugine della morfina, che producono una sensazione di benessere ed euforia che perdura anche dopo lo sforzo fisico.

Il British Journal of Sports Medicine pubblicò il risultato condotto su pazienti affetti da depressione. I risultati dimostravano chiaramente come l’attività fisica avesse avuto un’azione antidepressiva, persino su quelli affetti da depressione grave.

Immagina quindi il potere dell’attività fisica sul tuo benessere e quindi sulla qualità della vita. Metti ai piedi un paio di scarpe da corsa, esci e corri. Non serve altro per sollevare il morale. Puoi praticare corsa o jogging è indifferente. Puoi cominciare ad andare in mountain-bike o in bici da corsa. Ti suggerisco questi perché sono tutti sport che non richiedono costi di abbonamento a palestre e puoi praticarli quando vuoi.

Se non stai praticando sport è il momento giusto per farlo, è il momento giusto per tirarsi su il morale.

 

Abbi buona cura del tuo corpo, è l’unico posto in cui devi vivere. Jim Rohn Click to Tweet

7) Valutazione

Un altro ottimo punto per tirarsi su il morale. Ecco cosa fare quando si è tristi.

Capita spesso di soffermarsi sul problema, su cosa non va, e così facendo perdiamo di vista tutto il resto. Quando questo succede dobbiamo tornare ad avere una visione globale della nostra vita, una sorta di “helicopter overview“. Dobbiamo “allontanarci” dal problema e osservare invece tutto ciò che ci circonda in modo da avere una visione lucida e, per quanto possibile, oggettiva della nostra vita. Perché se è pur vero che hai qualche problema, più o meno importante, è altrettanto vero che molti altri aspetti della tua vita vanno a gonfie vele.

A volte succede che ci accorgiamo di tutto il bello che abbiamo solo nel momento in cui ci troviamo ad affrontare un problema grave. Solo nel momento in cui la vita ci dà una stangata il nostro metro di valutazione sembra riprendere il suo corretto funzionamento e noi torniamo ad avere una buona lucidità: ricominciamo a dare il giusto valore alle cose.

Questo è un ottimo modo per tirarsi su il morale.

Non aspettare quindi che sia l’universo a farti capire cosa hai di buono.

 

La cattiva salute ci fa vedere cose che la buona salute ci nascondeva. Ramon Eder Click to Tweet

 

8) Conversazione

Un altro modo per risollevare il morale consiste nel parlare con una persona amica, qualcuno che tiene a te è un ottimo modo per evitare di somatizzare le emozioni negative. Conversare con qualcuno ti permette infatti di buttar fuori i tuoi stati d’animo anziché soffocarli dentro: è un modo semplice per tirarsi su il morale. Che sia una chiacchierata a quattro occhi o per telefono, poco importa, basta avere la possibilità di parlarne con qualcuno.

Se poi l’altra persona è capace ti ascoltarti attivamente la conversazione sarà davvero un toccasana.

Come vedi l’obiettivo di questo punto non è quello di trovare qualcuno che possa darti la soluzione al problema ma riuscire a buttare fuori le tue emozioni negative. Meglio ancora se il tuo interlocutore sarà capace di darti anche dei validi suggerimenti ma non farci affidamento. Se non dovessero arrivare ne rimarresti deluso ed è l’esatto opposto di ciò che stiamo cercando di fare: tirarsi su il morale.

 

9) Aiuto

Infine l’ultima azione che ti suggerisco per tirarsi su il morale è di aiutare un’altra persona.

“Marco, stai scherzando vero? Sono preoccupato, triste e demoralizzato e mi dici che devo occuparmi anche di qualcun altro? Ma se non riesco neppure ad occuparmi di me stesso.”  😯

Capisco la tua riflessione ma aiutare altre persone in difficoltà permette davvero di tirarsi su il morale. Questo è spiegato dal fatto che la tristezza, la malinconia e gli altri stati d’animo negativi sono alimentati dai nostri stessi pensieri. Nel momento in cui i tuoi pensieri sono focalizzati nell’offrire supporto e aiuto ad altri il tuo benessere accresce: ecco come tirarsi su il morale. Offrire una mano a chi ha bisogno di rialzarsi ti farà sentire bene, ti farà sentire “OK”.  E forse scoprirai che i problemi della persona che stai aiutando sono assai più gravi dei tuoi. Ecco un ottimo modo per non sentirsi giù di morale.

 

Il modo migliore per tirarsi su di morale è cercare di tirare su il morale di qualcun altro. (Mark Twain) Click to Tweet

 

Sono davvero convinto che questi punti siano in grado di dissipare il grigiore delle tue giornate consentendo nuovamente al sole di splendere tra le nuvole.

 

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Firma Marco Little UYM

Articolo Tirarsi su il morale – Immagine tratta da Pixabay

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Ciao, mi chiamo Marco Cammilli e sono l'autore di UpgradeYourMind. Voglio condividere con te i miei studi e le mie esperienze nell'ambito della crescita personale. Scopri le strategie pratiche e immediate per migliorare la qualità della vita. Buona navigazione. Marco.

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10 commenti
  1. roby
    roby dice:

    La mente gestisce il ns. corpo. E’ assodato. Tuttavia non
    possiamo disconoscere il fatto che se il ns. corpo ” sta bene ” è possibile
    che anche la ns. mente, i ns. pensieri si volgano in positivo.
    Pensare positivo ha un forte impatto sul ns. corpo. E’ impossibile sentirsi
    fisicamente bene e mentalmente negativi. E’ un fatto.

    Rispondi
    • Marco Cammilli
      Marco Cammilli dice:

      E’ esattamente così: mente e corpo sono strettamente legati e comunicano tra loro in entrambe le direzioni. Se il tuo corpo comunica emozioni positive la tua mente elabora queste informazioni e non può esimersi dall’adeguarsi alla tua fisiologia.
      Marco.

      Rispondi
  2. Alberto
    Alberto dice:

    Buon pomeriggio a tutti. L’articolo è lungo e potrebbe scoraggiare il lettore da “5 minuti”. Detto questo è davvero ben fatto e affronta in maniera esaustiva i vari aspetti legati alla tristezza. Apprezzo molto nei tuoi articoli il modo concreto con cui affronti i vari argomenti. Il mio consiglio è di leggerlo tutto.
    Grazie.

    Rispondi
    • Marco Cammilli
      Marco Cammilli dice:

      Ciao Alberto, sono d’accordo, non è un articolo che si legge al volo.

      All’inizio quando scrivevo i miei primi post mi chiedevo sempre se l’articolo non fosse venuto troppo lungo e se gli utenti si sarebbero scoraggiati nel leggerlo.

      Dopo alcuni mesi mi accorsi che mi stavo ponendo una domanda che non aveva molto senso per l’obiettivo che mi ero posto: scrivere post di qualità. Non mi è ancora chiaro se sono sulla giusta strada 🙂
      Decisi così di cambiare la domanda in “sei soddisfatto di quello che hai scritto?”. Basta, non volevo sapere altro. Su questo volevo e voglio puntare. Se il post è lungo, breve o largo non m’interessa. 🙂
      Probabilmente qualche utente sarà scoraggiato nel trovarsi di fronte articoli un po’ più corposi di quanto si trovi in giro ma ritengo questo un valore aggiunto e non un difetto.
      Marco.

      Rispondi
  3. Wisteria
    Wisteria dice:

    Oggi sono malata e non essendo a lavoro ho avuto il piacere di leggere il tuo post tutto di fila, senza interruzioni. La scena della ruota forata mi ha riportato alla mente la mia reazione quando l’anno scorso a febbraio mi successe esattamente la stessa cosa. Ho usato parole “leggermente” più colorite rispetto a quelle da te utilizzate. 🙂 Mi piace cosa scrivi perché in un modo o nell’altro vedo spesso me stessa raffigurata nei tuoi articoli.
    Grazissimissime.

    Rispondi
    • Marco Cammilli
      Marco Cammilli dice:

      Credo che a tutti sia capitata almeno una volta nella vita la mattinata “della ruota forata” 🙂
      Mi fa piacere che ti siano piaciuti gli argomenti trattati.
      Buona guarigione. A presto Marco.

      Rispondi
  4. Marina
    Marina dice:

    Penso che su ognuno di questi 9 punti si potrebbe scrivere un articolo a sé 🙂
    Io ho avuto la mia “mattinata con la ruota a terra” proprio ieri pomeriggio. Ero in farmacia e aprendo il portafogli mi sono accorta che non c’è più la patente. Puff, sparita, smaterializzata. E dal nervoso è da ieri che mi faccio tutte le domande sbagliate: ma come è potuto succedere? ma perché proprio adesso che ho un sacco di cose fare?
    Eppure la soluzione c’è: bastano 2 foto e andare a fare la denuncia. E anche se so benissimo cosa fare non riesco a smettere di sentirmi inutilmente irritata. Resto focalizzata sul problema e non sulla soluzione… Ce n’è da imparare 🙂

    Rispondi
    • Marco Cammilli
      Marco Cammilli dice:

      Ciao Marina, la tua disavventura cade a fagiolo! 🙂
      Ci ricorda in quante situazioni (ogni giorno e più volte al giorno) ci facciamo domande sbagliate.
      Grazie del tuo intervento!
      A presto Marco.

      Rispondi
  5. Sandra
    Sandra dice:

    Caro Marco,
    Ho appena scoperto questo tuo blog perché sono qua in ufficio per la prima volta dopo delle fantastiche vacanze spagnole, vivo in Germania al momento e becco una giornata non grigia…nera. Fa freddo, è ufficialmente finita l’estate, il mio ragazzo spagnolo è ancora giù dai suoi per un’altra settimana, l’ufficio è una noia mortale e mi sono messa a cercare articoli per tirarmi su l’umore. Cosi ho trovato te e mi è piaciuto molto quello che ho letto 🙂

    Mi è subito venuta in mente una cosa: Hai presente la Legge dell’Attrazione? Non so se ti suona un documentario sulla legge dell’attrazione che si chiama The Secret?
    Dice delle cose molto semplici che credo stiano alla base del tuo pensiero:
    Se sei positivo attrai la positività e viceversa, se sei negativo, attrai la negatività. Fin qua nulla di cosi strano.
    Ciò che dice anche è che ognuno crea tutte le circostanze della sua vita.
    Perché tutto dipende da noi, anche le circostanze esterne. Cose più difficile da mandar giù per molte persone.
    In sostanza, tutto dipende da come ci poniamo davanti a un evento, anche negativo.
    E in base a come ci comportiamo, cambiamo il mondo intorno a noi.
    Esempio: c’era stata un’alluvione in California, cosa non normale, e c’erano molte macchine imbottigliate nel traffico perché le strade erano chiuse.
    Chi doveva andare a lavorare e non si poteva muore. Hanno intervistato alcuni degli autisti coinvolti nel traffico chiedendogli come stavano.
    Il primo iniziò a lamentarsi con fare burbero: “Odio questa città! Non piove mai e una volta che piove il traffico si blocca. Adesso arrivo tardi a lavorare e mi dovrò trattenere fino a tarda sera per fare il lavoro che dovrei fare adesso!”.
    Intervistarono una seconda persona chiedendogli come stesse: “Tutto sommato bene. Il traffico non si muove quindi non c’è nulla che possa fare per risolvere la situazione e posso solo aspettare. Ho telefonato al lavoro e avvertito che arrivo tardi ma sono tutti messi nella mia situazione e in più mi sono portato una bottiglia d’acqua, ho la musica e qualcosa da mangiare quindi non posso lamentarmi”.
    Ecco. La stessa identica situazione vista da due punti di vista opposti. Come ci poniamo davanti alle situazioni, cambia il risultato finale.

    Ti sto scrivendo un romanzo perché sono molto presa da questo concetto e cerco di non buttarmi nei vortici negativi anche se tornare in una grigia e fredda Germania dopo 2 settimane di sole non è comoda…:-p

    Leggerò con piacere il tuo libro, grazie per questo articolo che mi è piaciuto molto 🙂

    Saluti vikinghi

    Rispondi
    • Marco Cammilli
      Marco Cammilli dice:

      Ciao Sandra e benvenuta su UYM.

      Purtroppo abbiamo a che fare tutti i giorni con persone che si lamentano di qualunque aspetto della loro vita. Sono talmente abituate a farlo che per loro è un abitudine lamentarsi. Ci possiamo lamentare del traffico, della pioggia, del caldo, della neve, della carenza di parcheggi, del vigile che ci ha fatto la multa, degli amici, del lavoro, del collega, dei figli, ecc. Ogni aspetto della nostra vita può essere motivo per lamentarsi. Detto questo esiste però l’altra metà del mondo, formata da persone che non si lamentano MAI(quasi). Spesso queste persone sono persino quelle che ne avrebbero “più diritto” in quanto hanno passato momenti davvero bui nella loro vita. Ma non lo fanno perché sono consapevoli che il lamentarsi è un atteggiamento che non ha alcun senso. Una volta che ti sei lamentato cosa ottieni? Niente se non finire in mezzo ad emozioni negative che ci avvinghiano tra le loro spire e difficilmente ci lasciano andare. Più cediamo a questo atteggiamento mentale e più tenderemo a lamentarci, più ci lamentiamo e più saremo infelici. Anziché lamentarsi non sarebbe male agire, fare qualcosa (se è in nostro potere) per cambiare le cose.

      Gli eventi sono solamente eventi: non sono né buoni né cattivi. E’ il significato che diamo loro a renderli in un modo o nell’altro. Ecco perché essere felici è una scelta e non una conseguenza. Ogni mattina quando apriamo gli occhi possiamo decidere se vogliamo passare una giornata felice oppure una con un gran giramento di scatole. Forse per chi affronta questo argomento per la prima volta può far sorridere ma è davvero così che funziona. Il tuo esempio dell’automobilista calza a pennello: stessa situazione ma un modo diametralmente opposto di gestire gli eventi e… proviamo un po’ ad indovinare chi se la passa meglio? 😉

      T’invito a leggere il Principio 90/10 perché nella sua semplicità spiega in maniera concreta come possiamo reagire agli eventi e in che modo impattano sulla qualità della nostra vita.

      http://www.upgradeyourmind.it/responsabilita/principio-90-10/

      Se vuoi approfondire leggi anche questo: http://www.upgradeyourmind.it/autostima/domani-sara-un-giorno-migliore/

      L’argomento trattato in questo caso si può riassumere in una frase: Domani sarà un giorno migliore… se solo lo vorrai.

      Conosco la Legge d’Attrazione e credo che pubblicherò un articolo ad hoc su questo argomento 🙂

      Grazie Sandra del tuo commento. Mi fa davvero piacere che ti sia piaciuto l’articolo.

      Mi raccomando fammi avere il tuo riscontro sul mio libro e continua a seguirmi.

      A presto. Marco.

      Rispondi

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