Autostima: cos’è e come aumentarla
Cos’è esattamente l’Autostima?
Come funziona?
Quali aspetti della nostra vita influenza?
L’Autostima è un qualcosa che abbiamo dentro di noi oppure è un processo di accrescimento sul quale possiamo intervenire?
Vediamo se è possibile rispondere a queste domande in modo da capire esattamente cos’è l’Autostima, come funziona e come possiamo rafforzarla.
Cos’è l’Autostima?
Il termine Autostima è formato da due parole latine:
Auto – che significa “di se stesso”
Aestimare – che significa “avere un’opinione in merito a qualcosa, determinarne il valore”.
Parrebbe un concetto semplice da capire e tuttavia spesso commettiamo l’errore di attribuirgli un significato diverso: la rappresentazione di ciò che altri pensano di noi.
Niente di più sbagliato!
L’autostima rappresenta esclusivamente ciò che ognuno sente e pensa di sé.
È quindi il giudizio che dai a te stesso, in sintesi il tuo “valore”.
Non facile perché significa:
1) riuscire ad essere imparziali
2) se anche ne fossimo i fortunati possessori non per questo produrrebbe il suo effetto spontaneamente
3) possiamo/dobbiamo intervenire
Autostima ed eventi esterni
Un affascinante aspetto dell’autostima è dato dal fatto che essa ci permette d’interpretare e dare un significato a ciò che accade attorno a noi.
Possiamo vederla come un filtro attraverso il quale osservare e interpretare il mondo che ci circonda.
Attribuendo specifici significati ad eventi esterni, quali che essi siano, otteniamo un ritorno d’informazioni su quelli che possono essere i nostri limiti e le nostre potenzialità.
L’Autostima e i 3 aspetti della nostra vita
Da quanto appena detto emergono tre aspetti che hanno rilevanti ripercussioni sulla qualità della nostra vita.
Vediamo di che si tratta.
L’autostima impatta su:
1. il modo con cui ci confrontiamo con gli altri;
2. la facilità con cui riusciamo a trasformare in azione ciò che pensiamo e diciamo;
3. il modo con cui reagiamo agli insuccessi e ai successi della vita.
Non è difficile infatti immaginare che se abbiamo più fiducia in noi stessi, in quelle che sono le nostre capacità, riusciamo ad affrontare certe situazioni nel modo migliore.
Avere una buona autostima ci consente quindi di prendere decisioni con più facilità, senza troppi tentennamenti ed in breve tempo in modo da essere in grado di puntare a quelli che sono gli obiettivi.
Bassa Autostima e il circolo vizioso
Se abbiamo una bassa autostima siamo portati ad avere aspettative negative sugli eventi futuri.
Questi aspetti riguardano moltissime sfaccettature della propria vita, una semplice telefonata, un incontro inaspettato, un colloquio di lavoro, un esame da dare, un confronto da sostenere con un collega di lavoro, ecc.
Se la nostra autostima è bassa avremo la tendenza ad immaginare il peggio fino a indurre stati animo negativi quali ansia e paura.
Nel momento in cui subiamo queste forti emozioni avremo la tendenza ad agire con scarso impegno, raccontandoci che tanto andrà nel peggiore dei modi.
Come affrontare allora questo muro apparentemente invalicabile ?
Probabilmente, tra lo scarso impegno e la paura, non ne uscirà niente di buono e questo dove ci porta ?
Ci porta alla percezione di una insuperabile incapacità andando così a rafforzare quel circolo vizioso dal quale è difficile uscire se non facciamo qualcosa per cambiare.
La bassa autostima, proprio per come si sviluppa in noi, viene definita come “profezia autoavverante”
È bene ricordare questo concetto: sono portato a pensare che non ce la farò e quindi nulla di buono mi aspetto.
Chiaro?
Affronto una situazione con la convinzione che sia irta di ostacoli, problemi insormontabili e che i miei pensieri, non le mie capacità, mi porteranno al fallimento.
Ti invito a leggere l’articolo specifico sulle profezie autoavveranti perché è un argomento affascinante e decisamente utile per capire il motivo per cui prendiamo certe decisioni piuttosto che altre.
Alta Autostima e il circolo virtuoso
E che potrebbe succedere se fossimo i fortunati possessori di un’alta autostima?
Riusciremmo a realizzare molto di più e probabilmente anche meglio.
Il motivo è dato dal fatto che le cose non si verificano “motu proprio” ma sta a noi fare in modo che si realizzino.
Come dici? Sei uno sfigato?
Come sarà mai possibile gestire al meglio questa situazione?
La sfiga esiste davvero? Oppure dietro si nasconde la nostra impreparazione, le nostre incertezze, i nostri timori?
In poche parole: l’assenza di autostima?
Nell’immagine di seguito riportata puoi vedere cosa succede nella persona con un’alta autostima.
Succede che affronteremo le difficoltà con atteggiamento positivo e propositivo
Abbiamo alle nostre spalle talmente tanti successi che sarebbe per lo meno insolito pensare a una sconfitta.
La possiamo anche mettere in conto ma non ci focalizzeremo su di essa ma piuttosto su ciò che abbiamo sbagliato.
Un approccio positivo è metà del successo.
Le esperienze positive pregresse ci porteranno così a rimanere ben concentrati sul problema e sulle opportunità replicando i precedenti successi e il nuovo obiettivo raggiunto andrà ad alimentare un circolo virtuoso che contribuirà ad accrescere le nostre certezze.
L’ immagine che abbiamo di noi non è altro che una sorta di puzzle composto da migliaia di tessere ognuna delle quali porta con sé il risultato delle nostri azioni, dei nostri successi ed anche dei possibili insuccessi perché anche da questi si può imparare.
Dobbiamo essere consapevoli che l’autostima influenza profondamente molti aspetti del nostro comportamento: dalla semplice stretta di mano al modo di parlare, di proporsi.
È l’autostima che condiziona il nostro modo di rapportarsi con gli altri, l’approccio ai problemi, la nostra efficienza sul lavoro.
Tutti aspetti che a loro volta esercitano un’azione determinante sui risultati che otteniamo.
Alta Autostima e Bassa Autostima: i due profili
Ti riporto di seguito quelle che sono le caratteristiche che tendenzialmente hanno i due profili: Alta Autostima e Bassa Autostima
Ovviamente non ci sono solamente questi due profili, ma ne esistono infinite sfumature.
Questi riportati nell’immagine rappresentano i due estremi che, in quanto tali, ci aiutano a capire bene le caratteristiche di ognuno di loro.
Vediamo adesso insieme come possiamo continuare a lavorare sulla nostra autostima.
Come aumentare l’Autostima e influenzare i risultati che otteniamo
Abbiamo detto che l’autostima è ciò che pensiamo di noi ed e proprio per questo motivo che può essere una sorta di forza motrice che ci spinge avanti oppure una sorta di freno a mano tirato.
Fortunatamente l’autostima è un processo sul quale possiamo intervenire ed il modo migliore per farlo è quello di essere i referenti interni di noi stessi.
Qual è il significato di referenti interni?
L’abbiamo già detto all’inizio: è il giudizio che dai a te stesso, in sintesi il tuo “valore”.
Significa quindi che la sicurezza non va cercata in chi ci sta intorno ma dentro di noi.
Significa assumersi le responsabilità per successi o fallimenti anziché attribuirli a fortuna o sfiga.
Questo atteggiamento mentale ci renderà consapevoli di avere gli strumenti per cambiare le cose senza aspettare che succeda o che altri ci offrano aiuto e soluzione.
Questo non significa che non si debbano ascoltare i consigli altrui, ma un conto è ascoltarli e un conto è dipendere da essi.
Se sarai il primo a credere in te stesso allora anche gli altri lo faranno.
Bassa autostima e défaillance della memoria
Ti chiedo: “Che pensi di te stesso?”
Definisciti in poche parole. Cerca di sintetizzare il tuo pensiero in merito.
Fatto?
Adesso vorrei che tu riportassi su carta o al PC, se ti rimane più comodo, quegli eventi, quelle vittorie che hanno caratterizzato la tua vita.
Che dici? Poche? Molte?
Usa poche parole senza essere frettoloso o superficiale.
Pensaci bene.
Non devono essere per forza avvenimenti mirabolanti ma situazioni quotidiane che ti hanno reso fiero di te stesso.
I complimenti ricevuti dal datore di lavoro?
Quella volta in cui prendesti la situazione in mano senza andare nel panico come fecero invece quelli attorno a te ?
Quel riconoscimento per l’impegno ed i risultati raggiunti?
Quel confronto avuto con il maleducato di turno?
Quella telefonata difficile da gestire?
Quel diverbio con il figlio?
Il giorno che arrivasti in ritardo alla riunione a causa di un pneumatico a terra?
Ecc.
Sono davvero migliaia e migliaia le situazioni in cui hai deciso cosa fare, come farlo e quando farlo.
Non te ne rendi conto ma ogni singolo giorno prendi centinaia di decisioni , anche quando non le prendi….perché anche quelle sono decisioni.
Se inizierai ad elencare questi eventi ti accorgerai che la tua lista, che abbraccia la sfera lavorativa e privata, è molto più lunga e corposa di quanto avresti mai pensato.
Abbiamo purtroppo la tendenza a ricordare gli insuccessi e le ferite e a lasciare invece sepolte sotto la polvere tutte le vittorie piccole o grandi che ci accompagnano ogni singolo giorno.
Scriverli è un ottimo modo per fare riaffiorare e rivivere certi ricordi, riallineando il piatto dei successi e degli insuccessi.
Prova adesso a rileggere quello che hai scritto e cosa pensi di te stesso.
Sono ragionevolmente convinto che la percezione che hai di te sia già un poco cambiata.
Come dici? È solamente un piccolissimo passo?
Hai ragione ma il punto è che ognuno dei nostri piccolissimi passi è capace di portarci lontano, molto lontano.
Vediamo allora di fare qualche altro piccolo passo insieme.
Rafforzare l’Autostima
1) Assumersi le proprie responsabilità
Assumersi le responsabilità delle proprie vittorie e dei fallimenti è un passo importante, oserei dire decisivo.
Solo in questo modo possiamo avere la piena consapevolezza di quelle che sono le nostre responsabilità.
Siamo noi ad avere il controllo e quindi, per quanto possibile, siamo in grado e possiamo intervenire.
Rimandiamo, troppo spesso lo facciamo, troppo spesso aspettiamo che sia qualcun altro ad offrirci la sua soluzione o che la fortuna si accorga di noi.
2) Imparare ad essere resiliente
In psicologia la resilienza è la capacità cognitiva che ci rende capaci di mantenere la motivazione costante ed elevata nonostante tutto; quella che ci aiuta a percepire il mondo in modo costruttivo e non catastrofico, vedendo negli eventi sfavorevoli dei motivi per agire e cambiare, e nei limiti non condanne ma distacchi da colmare.
Tutti possiamo cadere.
Possiamo però decidere di rialzarci e riprendere il controllo della propria vita imparando a non arrendersi alle difficoltà.
Ti consiglio di leggere l’intervista allo psicologo, docente universitario e formatore Pietro Trabucchi: Il potere della resilienza.
3) Accettare sé stessi
È un passo molto importante.
Solo in questo modo, solo attraverso l’accettazione di ciò che siamo possiamo iniziare a migliorarci.
Dovremmo smettere di cercare di essere qualcosa d’altro.
Essere la copia carbone di qualcun altro non dà mai interessanti risultati.
Devi imparare ad amare te stesso, ad apprezzarti per quello che sei, per ciò che hai fatto e per quello che, se vorrai, potrai fare.
E non significa dimenticare di essere “critici” con sé stessi.
Il motivo per cui siamo su questa Terra è perché per ognuno di noi si aprono molte strade e saranno le decisioni che andremo a prendere a consentirci di scegliere la nostra e percorrerla fino in fondo.
La nostra strada e quella di nessun altro.
4) Coltivare le proprie passioni
Per aumentare l’autostima è importante trovare il tempo per fare ciò che ci piace.
Come dici?
Non hai tempo? Hai mille impegni?
Leggi quest’insolito articolo sul tempo, poi prosegui a leggere.
Dove eravamo rimasti?
Dicevamo…
Quindi, che si tratti di leggere, correre, pedalare per sentieri con una mountain bike, imparare una nuova lingua, guardare un film, uscire con gli amici, scrivere un libro, disegnare, cantare, mettere on line un tuo blog, cucinare, suonare, parlare con le persone che stimi, o incamminarsi lungo “La Via”, quella di un’ arte marziale, ecc.
5) Dire ciò che pensiamo
Ti capita mai di trattenerti dall’esprimere la tua opinione? Si?
Il motivo è semplice: ci sentiamo inadeguati a gestire quella conversazione, a proporre il nostro pensiero.
Capita.
Se vogliamo aumentare l’autostima dobbiamo toglierci dalla testa la sensazione di non essere all’altezza della situazione, ciò che pensiamo è rilevante, è la rappresentazione di ciò che siamo.
Ogni volta che non abbiamo detto ciò che avremmo dovuto abbiamo perso un’occasione importante per ricordare a noi stessi che possiamo dire e fare ciò che riteniamo giusto.
Il confronto con le altre persone è il sistema migliore per imparare e crescere, ma se non esprimiamo le nostre idee quando mai avremo la possibilità di confrontarci con successo?
6) Essere assertivi
La scorsa settimana ho pubblicato un articolo sull’assertività.
Si tratta dell’insieme delle abilità cognitive e comportamentali che consentono a una persona di affermare la propria personalità senza cadere in comportamenti passivi o aggressivi.
Rappresenta un punto di equilibrio tra chi tende ad aggredire verbalmente gli altri per far valere il proprio punto di vista e coloro che invece tendono ad essere sempre accondiscendenti per evitare il possibile scontro.
Trovi ogni chiarimento e dettaglio nel relativo articolo: Essere assertivi – Né passivi né aggressivi.
7) Ricordare le proprie vittorie
Questo punto lo abbiamo già trattato qualche paragrafo sopra.
Non dimentichiamoci delle nostre vittorie, piccole o grandi che siano.
Riassaporiamo quei ricordi e le emozioni connesse a quei precisi momenti.
Sono davvero numerose le volte i cui “siamo arrivati primi”.
In quante occasioni hai dimostrato di avere una marcia in più?
Pensa a quante volte hai ricevuto complimenti diretti e indiretti per una tua decisione.
Mentre rispolveri questi momenti risalirà a galla anche qualche fallimento.
Non è un problema, è normale che sia così.
I fallimenti sono la conseguenza delle nostre decisioni ma dobbiamo tenere bene a mente che i fallimenti non ci rendono dei falliti.
I fallimenti non sempre dipendono da noi ma anche da cause estranee sulle quali poco possiamo incidere.
Capita. Tutti sbagliamo.
L’errore è un incidente di percorso ma non è tutto da buttare: serve per fare esperienza.
Coloro che dicono il contrario o sono dei bugiardi oppure non hanno mai preso una decisione che comportasse rischi.
8) Circondarsi delle giuste persone
Chi sono le persone che ruotano attorno a Te?
Te lo chiedo perché ognuno di loro interferisce poco o tanto, nel bene e nel male sulle tue giornate, suoi tuoi successi ed insuccessi, infine sulla tua autostima.
Scegli allora, per quanto possibile, coloro che ti stimano e ti rispettano, frequenta coloro che ti sono di stimolo e che ti fanno stare bene.
Non lasciare che siano gli altri a decidere anche quest’aspetto della tua vita.
Chi sono le persone che ruotano attorno alla tua vita?
Te lo chiedo perché ognuno di loro interferisce nel bene e nel male sulle tue giornate e sulla tua autostima.
Scegli allora, per quanto possibile, coloro che ti stimano e ti rispettano e frequenta coloro che ti sono di stimolo e che ti fanno stare bene.
Non lasciare che siano gli altri a decidere quest’aspetto della tua vita.
“Prima di diagnosticarti depressione o bassa autostima, assicurati di non essere semplicemente circondato da stronzi.” (William Gibson)
9) Allungare una mano
Anche una semplice frase di conforto può essere di grande aiuto per chi si trova in difficoltà.
Aiutare chi ne ha bisogno è una fonte incredibile di soddisfazione, di autostima.
10) Evitare le trappole delle Profezie Autoavveranti
“Tanto non ce l’avrei mai fatta.”
Questa è una delle classiche frasi che utilizziamo per giustificare un nostro insuccesso.
Per profezia autoavverante s’intende “una supposizione che, per il solo fatto di essere stata pronunciata, fa realizzare l’avvenimento aspettato o predetto, confermando in tal modo la propria veridicità”.
Il punto è che se crediamo in una certa cosa, qualche che essa sia, il nostro comportamento conscio e inconscio tenderà ad allinearsi a questa credenza.
S’ instaura così un circolo vizioso o virtuoso in cui i nostri risultati confermano e quindi rafforzano la nostra credenza.
Quello che succede in effetti è che la nostra attenzione, il nostro focus è spostato non tanto sull’obiettivo ma piuttosto su ciò che avvalora la nostra credenza.
Non solo, mentalmente avremo la tendenza a cancellare, isolare e sminuire tutti quei comportamenti che contraddicono la nostra credenza.
Avevi detto che non ci saresti riuscito?
Beh, ci sei “riuscito”, non ce l’ hai fatta.
Un’ottima notizia, non c’è che dire.
Avevi (ahimè) ragione.
Quando ci sentiamo inadeguati nel gestire, superare una certa situazione, mettiamo in atto comportamenti che ci danno conferma della nostra incapacità. Siamo dei “preveggenti”.
11) Decidere tralasciando la propria integrità personale
Ho scelto di mettere per ultimo questo punto in quanto lo considero molto importante.
La nostra integrità è strettamente collegata a quelli che sono i nostri valori.
Come ci sentiamo quando ci comportiamo in maniera diversa da quello che riteniamo giusto?
Quali sensazioni proviamo quando prendiamo decisioni che vanno a mettere in discussione le nostre regole, i nostri ideali, i nostri principi, quelli che sono i nostri valori?
È una pessima sensazione, ci fa stare male perché sappiamo di aver fatto/preso una decisione “non giusta”: va esattamente contro ciò in cui crediamo e contro ciò che siamo.
Cosa succede quando questi comportamenti hanno la tendenza ad essere ripetitivi?
Si comincia a dubitare del nostro valore, perdiamo fiducia in noi stessi: la nostra autostima subisce un duro colpo.
I sensi di colpa e i rimorsi è probabile che continueranno a ricordarci, a distanza di anni, che quelle scelte che sapevamo essere sbagliate andavano contro i nostri valori ma… pur sapendolo l’abbiamo fatto.
Più le nostre azioni saranno invece coerenti con i nostri valori e più saremo soddisfatti di noi e di come ci comportiamo.
Preoccupati più della tua coscienza che della reputazione. Perché la tua coscienza è quello che tu sei, la tua reputazione è ciò che gli altri pensano di te. E quello che gli altri pensano di te è problema loro. (Charlie Chaplin)
Per concludere
Qual è la situazione della tua autostima?
Senti il bisogno di cambiare, di intervenire ?
Quali azioni puoi mettere in pratica fin da subito ?
L’importante e non farsi trascinare dal quel pensiero al quale troppo spesso ci aggrappiamo: “Molto interessante! Domani inizierò!”
… e purtroppo il domani sarà sempre domani e in quanto tale non arriverà mai.
Articolo Autostima – Immagini di pubblico dominio tratte da Pixabay
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