Come affrontare il disagio: crescere attraverso le avversità

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Come affrontare il disagio?

La nostra prima reazione sul come affrontare il disagio è cercare di evitare, per quanto possibile, quegli eventi che potrebbero metterci in difficoltà.

Che senso avrebbe infatti ritrovarsi ad affrontare e gestire una situazione di disagio se in qualche modo posso evitarlo?

Sembra quindi che tenersi a debita distanza dalle difficoltà e da tutto ciò che ci crea disagio sia il modo migliore per prenderci cura del nostro benessere.

E se non fosse proprio così?

Voglio soffermarmi insieme a te sull’importanza di questo argomento, come affrontare il disagio, e per farlo voglio aprire l’articolo con una splendida metafora, quella dell’aragosta e del suo guscio.

Un guscio che permette all’animale di sopravvivere e fronteggiare i pesci predatori ma che al contempo…

 

Come affrontare il disagio: l’aragosta

Come affrontare il disagio - Aragosta - uym

Come affrontare il disagio – Aragosta – uym

L’aragosta è un animale morbido, si potrebbe dire quasi molliccio che vive protetto all’interno di un guscio rigido e resistente.

Quest’incredibile ed efficace protezione rappresenta al contempo anche un grosso problema per il mollusco. La domanda da porsi infatti è: “Come può l’aragosta crescere?”

Risposta: cresce l’aragosta e cresce il suo guscio. Errore.

L’aragosta si sviluppa, il guscio no. Ciò che le consente di sopravvivere rappresenta una costrizione, un disagio. Ciò che la protegge potrebbe causare la sua morte prematura. 

Che fare? Come affrontare il disagio e il rischio? L’aragosta si nasconde sotto una roccia al riparo dai predatori. Una volta al riparo si libera della trappola costituita dal  guscio e ne produce un altro adatto alle sue nuove dimensioni.

Questo processo si ripeterà più volte nel corso della sua vita .

 

 

Come affrontare il disagio: lo stimolo

Qual è l’insegnamento che ne possiamo ricavare: lo stimolo che permette all’aragosta di crescere nasce da una sensazione di inadeguatezza, di disagio.

Supponiamo per assurdo che l’aragosta possa permettersi cure mediche, al primo segnale di disagio si farebbe prescrivere per lo meno un antidolorifico, proverebbe probabilmente un momentaneo sollievo ma, a lungo andare, non si libererebbe mai del proprio guscio, non crescerebbe mai e morirebbe.

Questo ci porta a fare una riflessione su come i momenti difficili siano anche quelli che consentono una maggiore crescita.

Se riusciamo a sfruttare i momenti di disagio anziché subirli possiamo crescere.

 

“La tua vita inizia dove finisce la tua zona di comfort.” (Neal Donald Walsch.) Click to Tweet

 

Come affrontare il disagioAbraham J. Twersky

Come affrontare il disagio - Abraham J.Twersky - uym

Come affrontare il disagio – Abraham J.Twersky – uym

Questa è una metafora di Abraham J. Twerski che vuole spiegarci come il disagio fisico e mentale sia strettamente legato alla nostra crescita.

Chi è costui? Forse è qualcuno che senza alcuna competenza ed esperienza ha voluto propinarci questa riflessione?

Niente di tutto ciò come puoi immaginare. Abraham J. Twersky è un rabbino e uno psichiatra, ed è riconosciuto come un’importante autorità internazionale nel campo della disintossicazione dalle dipendenze.

È stato per vent’anni direttore clinico del dipartimento di psichiatria del St. Francis Hospital di Pittsburgh.

Non solo, Abraham J. Twersky è anche il fondatore e il direttore medico del Gateway Rehabilitation Center, uno dei più famosi centri per la lotta alle dipendenze da alcol e droga.

È un prolifico scrittore con i suoi 40 libri all’attivo.

 

Come affrontare il disagio insieme a Charlie Brown

Ti voglio parlare di come affrontare il disagio in maniera insolita, attraverso Charlie Brown.

Tra le sue opere più popolari ti riporto: “Su con la vita, Charlie Brown!” e “Parliamone, Charlie Brown”. L’autore sfrutta i personaggi di Schulz per spiegare in maniera molto concreta quale sia il modo migliore per affrontare le difficoltà psicologiche più comuni.

La lettura è intervallata dalle vignette di Charlie Brown che arricchiscono notevolmente gli argomenti del libro grazie alla capacità di Schulz di riuscire a condensare in poche strisce profondi concetti psicologici.

Come affrontare il disagio - Charlie Brown - uym

Come affrontare il disagio – Charlie Brown – uym

“Nulla dura per sempre.” dice Linus pensieroso. “Tutte le cose belle devono finire.” prosegue volgendosi verso Charlie Brown.

Dopo un momento di riflessione Charlie Brown replica: “E quando cominciano?”

Questo è un esempio di una scambio tra due personaggi dei Peanuts.

Se lo leggiamo superficialmente probabilmente andremo a riporre il libro velocemente ma se invece ci soffermiamo sul significato di queste frasi, allora ci accorgeremo di quanto questo libro possa aiutarci a scavare dentro di noi.

“E quando cominciano?” A questa domanda di Charlie Brownn in merito alle “cose belle”, tu cosa risponderesti?

Fermati un attimo a riflettere perché la domanda non è affatto banale.

 

Credo che l’immediatezza delle vignette, data dalla spontaneità con cui interagiscono Charlie Brown e i suoi amici, rivesta un ruolo decisivo nella riuscita del libro.

Questo abbinamento tra il rigore dell’autore, in qualità di profondo conoscitore della materia, e le vignette dei Peanuts crea una miscela davvero efficace per scoprire in che modo possiamo affrontare le avversità e gli ostacoli che troviamo sul nostro cammino.

 

Per concludere

Adesso che abbiamo approcciato il disagio da un’angolazione insolita rispetto a come viene solitamente vissuto vorrei conoscere il tuo punto di vista in merito.

I momenti di disagio possono essere un valore aggiunto oppure sono situazioni come tante che attentano alla nostra felicità e al nostro benessere?

Forse… entrambi?

Fammi sapere nei commenti qual è il tuo punto di vista in merito.

 

Firma Marco Little UYM

Articolo Come affrontare il disagio – Immagini pubblico dominio

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5 commenti
  1. Maverick
    Maverick dice:

    Ad ogni piè sospinto ci imbattiamo in problemi da risolvere, le soluzioni a volte ci appartengono, altre volte
    travalicano le ns. possibilità ma ” se non ci proviamo ” come arriviamo a distinguerle ? A volte ci proviamo ma ad un certo punto siano costretti ad arrenderci perchè ci rendiamo conto di come la soluzione non dipenda più da noi ma da livelli superiori. Altre volte ce la facciamo e ci sentiamo soddisfatti. Perchè volerci privare aprioristicamente di questa sensazione. Il benessere non è ” piatto ” ma piuttosto una serie di montagne russe. Cavalchiamole e non temiamo la sconfitta perchè anche da essa impariamo, sempre

    Rispondi
  2. Pierfilippo
    Pierfilippo dice:

    Molto bella la frase “La tua vita inizia dove finisce la tua zona di comfort.” ma difficile da realizzare.
    Anche l’idea di utilizzare le vignette è molto interessante.

    Rispondi
  3. Wisteria
    Wisteria dice:

    Ciao Marco, secondo me i momenti difficili attentano al nostro benessere quando non riusciamo a reagire. La metafora dell’aragosta è un ottimo modo per ricordarci come funziona “il disagio”.

    Rispondi
    • Marco Cammilli
      Marco Cammilli dice:

      Ciao Wisteria, l’incapacità di reagire è sicuramente molto pericolosa perché significa accettare qualunque situazione, senza fare alcunché per cambiarla. Dovremmo invece ritrovare il coraggio di “lottare”, e alimentare la speranza per ottenere ciò che desideriamo.

      Rispondi

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