Morire ogni giorno o Vivere il presente?
Morire ogni giorno o Vivere il presente?
Lo so il titolo sembra una mix tra il lugubre e il banale ma dammi fiducia e prosegui la lettura.
Che domanda sciocca è mai questa?
È ovvio che preferisco vivere il presente anziché morire ogni giorno.
Non posso che darti ragione perché effettivamente la domanda è banale e la risposta è ovvia ma… c’è un enorme MA, perché le nostre scelte sembrano stranamente privilegiare la prima opzione.
Morire ogni giorno o Vivere il Presente?
Esistere non è sinonimo di vivere, vivere il presente è ben altro.
Vivere il presente, inteso nella sua accezione più profonda, non è un processo automatico.
Il suo significato consiste nella piena consapevolezza di ogni attimo della propria vita.
La stragrande maggioranza delle persone “esiste” e nulla più, con i propri pensieri temporalmente spostati nel “prima e dopo” e non nel “Qui e Ora”.
Ecco che la nostra esistenza si muove troppo spesso tra i rimorsi del passato, le cose non fatte e le preoccupazioni per il futuro.
Comportamento questo che può sembrare comprensibile se non addirittura logico.
Ma così non è.
Questo atteggiamento è decisamente sbagliato.
E sai perché?
Perché l’unico tempo in cui puoi “decidere” d’intervenire, di modificare, di pianificare è il presente.
Se i tuoi pensieri non sono “qui e adesso”, ecco che un altro attimo ti è sfuggito, questo prezioso, unico momento, lo hai perso per sempre.
Se tieni al tuo futuro e a quello delle persone che ti circondano hai solo questo momento per trasformare l’adesso in un regalo che fai al tuo futuro.
Quando gli attimi cominciano a sfuggirti è allora che cominci a morire giorno dopo giorno.
Per approfondire questo discorso leggi con me quanto scritto da Seneca al suo amico Lucilio.
Si tratta di una brevissima parte estrapolata dalle 124 lettere che Seneca scrisse al “termine della sua vita”.
T’invito a leggerle con attenzione perché ogni frase è piena di pensieri figli sì del “senno di poi” ma non per questo meno profondi.
Morire ogni giorno: Lettere a Lucilio di Lucio Anneo Seneca
Comportati così, Lucilio mio, rivendica il tuo diritto su te stesso e il tempo che fino ad oggi ti veniva portato via o carpito o andava perduto raccoglilo e fanne tesoro.
Convinciti che è proprio così, come ti scrivo: certi momenti ci vengono portati via, altri sottratti e altri ancora si perdono nel vento. Ma la cosa più vergognosa è perder tempo per negligenza.
Pensaci bene: della nostra esistenza buona parte si dilegua nel fare il male, la maggior parte nel non far niente e tutta quanta nell’agire diversamente dal dovuto.
Puoi indicarmi qualcuno che dia un giusto valore al suo tempo, e alla sua giornata, che capisca di morire ogni giorno?
Ecco il nostro errore: vediamo la morte davanti a noi e invece gran parte di essa è già alle nostre spalle: appartiene alla morte la vita passata.
Dunque, Lucilio caro, fai quel che mi scrivi: metti a frutto ogni minuto; sarai meno schiavo del futuro, se ti impadronirai del presente.
Tra un rinvio e l’altro la vita se ne va.
Niente ci appartiene, Lucilio, solo il tempo è nostro.
La natura ci ha reso padroni di questo solo bene, fuggevole e labile: chiunque voglia può privarcene.
Gli uomini sono tanto sciocchi che se ottengono beni insignificanti, di nessun valore e in ogni caso compensabili, accettano che vengano loro messi in conto e, invece, nessuno pensa di dover niente per il tempo che ha ricevuto, quando è proprio l’unica cosa che neppure una persona riconoscente può restituire.
Vivere il Presente: il Qui e Ora
È opportuno rendersi conto che qualunque cosa può accadere solamente “Qui e Ora”.
Niente può succedere nel passato o nel futuro.
Tutto ciò che è diverso dall’attimo presente è solamente un inganno.
Come può qualcosa che non esiste “Qui e Ora” condizionarti, influenzare le tue scelte, il tuo benessere, la tua vita?
Eppure succede.
È allora, quando ti accorgi che la tua mente sta vagando tra i ricordi del passato e le ansie per il futuro, che devi afferrarla e riportarla nel Qui e Ora.
Per concludere
Il tempo è l’unica “variabile” che ci appartiene veramente, tutto il resto va e viene.
Ogni attimo del “nostro” tempo, di nessun altro, deve essere afferrato e gestito al meglio per fare ciò che più desideriamo.
I pensieri di Seneca sono ancor oggi tra i più attuali a dimostrazione, semmai ce ne fosse stato bisogno, del fatto che l’unica variabile che prescinde da noi è il tempo ma è anche l’unica che, se ne abbiamo consapevolezza, ci appartiene.
I suoi concittadini usavano dire “Tempus fugit”. Il tempo fugge, vola.
E allora se non adesso, quando?
Ora è il momento di decidere.
Adesso è il momento per cominciare a Vivere il Presente.
Articolo Morire ogni Giorno o Vivere la Vita – Immagine tratta da Google Immagini
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