I 9 segreti del samurai per migliorare ogni giorno

I 9 segreti del samurai - uym

I 9 segreti del samurai? Perché mai dovrebbero interessarci i segreti di un ronin, di un samurai senza padrone, vissuto 400 anni fa?

In che modo i suoi principi morali e le sue norme comportamentali, potrebbero essere una valida guida per affrontare la vita nel XXI secolo?

Scopriamo insieme quali sono i 9 segreti del samurai.

 

I 9 segreti del samurai: Miyamoto Musashi

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I 9 segreti del samurai – Miyamoto Musashi – uym

Nel Giappone Medioevale avevi due scelte: uccidere o venire ucciso.

Miyamoto Musashi affrontò il suo primo duello mortale a 13 anni. Motivo?

Sempre lo stesso o sopravvivi uccidendo l’avversario o perisci sotto i fendenti della sua spada.

Musashi affrontò l’esperto samurai con un bastone trovato in terra. Un bastone contro un’affilatissima katana, la lunga spada giapponese.

Da qui inizia l’incredibile storia, il profondo “viaggio” di Miyamoto Musashi, il più grande samurai che il Giappone abbia mai avuto.

Da quel giorno la sua vita incrociò spesso quella di altri samurai che, per motivi diversi tra i quali la fama, cercarono di ucciderlo.

Musashi affrontò oltre 60 combattimenti senza mai essere sconfitto.

Che personalità poteva avere uomo che uccideva? Cosa potrebbe mai insegnarci?

La domanda è volutamente provocatoria.

I dati su di lui fanno emergere una persona ben diversa da come potremmo immaginarla. Miyamoto Musashi non era aggressivo, non era un violento e non tenne mai atteggiamenti prevaricatori.

Musashi era un ronin, un samurai senza padrone, e nel suo viaggio della vita, difendeva la sua libertà da tutti coloro che gliela volevano strappare via.

 

I 9 segreti del samurai e il libro dei Cinque Anelli

I 9 segreti del samurai - Il libro dei cinque anelli - uym

I 9 segreti del samurai – Il libro dei cinque anelli – uym

Al sopraggiungere della vecchiaia Musashi decise di ritirarsi presso la caverna Reigendo di Kumamoto dove scrisse Il libro dei cinque Anelli“.

Tre giorni prima della sua morte, il 12 maggio del 1645, chiamò i tre migliori allievi nominandoli i suoi futuri successori.

Fu proprio a loro che consegnò tutto ciò che aveva, le sue spade, la sella e il suo prezioso manoscritto.

Musashi nella sua opera ripercorre la propria storia, attraverso ricordi, aneddoti, insegnamenti e segreti.

Il libro è suddiviso in cinque parti secondo gli elementi della cultura taoista: Terra, Acqua, Fuoco, Aria e Vuoto.

Il libro di Musashi rappresenta una forte testimonianza della sua esperienza in quella che lui definisce la Via.

Il termine Via proviene dal cinese ed esprime il concetto secondo il quale l’uomo attraverso la dedizione e la pratica possa ampliare la propria conoscenza, possa tendere all’eccellenza, ad una sorta di illuminazione e profonda consapevolezza di sé stesso e della vita.

La Via non è quindi come potremmo erroneamente pensare, un percorso di addestramento del guerriero, bensì una scuola di vita per ogni uomo.

Ecco il motivo per cui mi è piaciuto questo libro.

Con tutti i distinguo che si possono fare tra il medioevo giapponese e l’epoca moderna rimarrai stupito di quanti siano gli aspetti in comune e di come gli argomenti trattati siano ancora attualissimi.

 

I 9 segreti del samurai per intraprendere la Via

All’inizio dell’articolo ho menzionato i 9 segreti del samurai perché l’autore li riporta nell’opera come precetti fondamentali da seguire con massima dedizione per intraprendere la Via.

Vediamo insieme quali sono:

  1. Non coltivare cattivi pensieri
  2. Esercitati con dedizione
  3. Studia tutte le arti
  4. Conosci anche gli altri mestieri
  5. Distingui l’utile dall’inutile
  6. Riconosci il vero dal falso
  7. Percepisci anche quello che non vedi con gli occhi
  8. Non essere trascurato neppure nelle minuzie
  9. Non abbandonarti in attività futili

 

“Marco, ma questi non sembrano essere certamente dei segreti. Anzi, direi che sono dei precetti incredibilmente ovvi e semplici.”

Hai detto bene: semplici.

Nel leggere il libro capirai come i segreti del samurai, i segreti più profondi siano strettamente legati ad aspetti incredibilmente semplici.

Semplici infatti non significa banali, superficiali e neppure di facile applicazione.

Rileggi ogni punto perché troverai in ognuno importanti spunti sui quali potremmo persino scriverci interi libri.

Vediamo, uno per uno, i 9 segreti del samurai.

 

1 – Non coltivare cattivi pensieri

I cattivi pensieri non sono ben identificabili in quanto sono strettamente soggettivi, sono legati cioè alle emozioni a cui danno origine.

Lo stesso pensiero può generare infatti stati d’animo diametralmente opposti da individuo a individuo.

Se alcuni di questi fanno stare male possiamo identificarli come cattivi pensieri. Possiamo definire così tutti quelli che rappresentano, ricordano, evocano, suggeriscono o inducono stati d’animo negativi: paura, ansia, dolore, rabbia, rancore, gelosia, disprezzo, ecc.

A differenza però di quanto potremmo pensare non possiamo eliminare le emozioni negative.

Queste fanno parte della risultante delle nostre interazioni con il mondo e le persone che ci circondano. Quello che però possiamo e dobbiamo fare è imparare a gestire gli stati d’animo negativi.

L’autore ci indica come seguire e perseguire questa via.

Non possiamo permetterci di farci “avvelenare” da tali pensieri, perché, se non saputi gestire, alterano il nostro benessere, le nostre percezioni e capacità decisionali, e conseguentemente, le nostre azioni.

I cattivi pensieri sono strettamente legati anche al giudizio negativo che diamo su altre persone. Dispensare giudizi negativi è un comportamento così profondamente radicato che difficilmente riusciamo a gestirlo o, meglio ancora, ad evitarlo.

Giudichiamo con disarmante superficialità e spesso senza neppure rendercene conto, la vita e i comportamenti degli altri.

Molto spesso ci basta qualche scambio di idee per ridurre la vita intera di una persona a una banale, superficiale e riduttiva etichetta. “Quello è…”

Ecco l’importanza di non coltivare “pensieri cattivi”.

 

2 – Esercitati con dedizione

Ecco il secondo segreto del Samurai.

Quale che sia il sentiero che hai scelto o che vorrai seguire è opportuno dedicarcisi con costanza.

L’unico modo per migliorarci è seguire un percorso di continua crescita, fatto di piccoli passi che ogni giorno ci fanno lavorare su teoria e pratica.

La costanza è una caratteristica che spesso viene a mancare oggigiorno. Questa qualità è da considerare superiore a qualunque altra. Superiore all’abilità, al talento e alla conoscenza.

Per conseguire traguardi o come si dice più semplicemente, “per andare lontano”, la costanza deve essere continuamente alimentata e sostenuta.

 

3 – Studia tutte le arti

Allarga i tuoi orizzonti, sii curioso, sperimenta ed affacciati su nuove esperienze.

Non rimanere ancorato in porto, c’è un bellissimo oceano che ti aspetta.

Naviga e naviga ancora con sana curiosità.

Scopri nuove città, espandi i tuoi confini.

 

4 – Conosci anche gli altri mestieri

Ecco il quarto segreto del Samurai.

Non limitiamoci a sviluppare le nostre abilità e conoscenze in pochi settori.

Sperimentiamo e coltiviamo la passione in ambiti diversi.

Entriamo in contatto con nuove persone.

Confrontiamoci con loro perché attraverso le loro esperienze possiamo vedere cose nuove e ciò che già conosciamo possiamo osservarlo da punti di vista diversi.

 

Una conoscenza superficiale è più dannosa dell'ignoranza. (M. Musashi) Click to Tweet

 

5 – Distingui l’utile dall’inutile

Come possiamo distinguere l’utile dall’inutile?

La domanda che dobbiamo porci è: “Cos’è davvero importante per noi? Su cosa vogliamo dedicare il nostro impegno e costanza?”

Dobbiamo aver sempre ben chiaro quali sono gli aspetti che per noi hanno davvero valore.

Se non lo facciamo, se non abbiamo le idee chiare tenderemo a mettere tutto dentro lo stesso calderone.

L’utile e l’inutile che si intrecciano a vicenda, e noi senza riuscire a distinguere l’uno dall’altro, sprechiamo buona parte della nostra vita e delle nostre energie correndo in ogni direzione.

Così facendo la mediocrità è la ad attenderci.

Rifletti su quali sono le cose che danno alla tua vita un significato chiaro e profondo.

Se vuoi approfondire l’argomento t’invito a leggere questo mio articolo su “Un vaso, dei sassi e il significato della vita”

 

6 – Riconosci il vero dal falso

Viviamo in un epoca dove informazione e disinformazione viaggiano di pari passo alla velocità della luce.

Su ogni argomento siamo bombardati da informazioni contradditorie e in mezzo a tutto questo dobbiamo sviluppare la capacità di ragionare con la nostra testa.

Dobbiamo essere in grado di distinguere gli eventi dalle opinioni.

Dobbiamo porre attenzione ai nostri pregiudizi e a quelli di altri.

Se infatti i nostri pensieri e di conseguenza le nostre azioni sono condizionate da preconcetti cosa potrà mai succedere?

Se le scelte che prendiamo partono da presupposti sbagliati quali risultati potremmo mai ottenere? Certamente non saranno “scelte razionali”.

Teniamo bene a mente che i pregiudizi interferiscono nella formazione delle nostre opinioni e in ultima analisi sulle nostre scelte.

 

7 – Percepisci anche quello che non vedi con gli occhi

Il settimo segreto del samurai riguarda lo sviluppo dei nostri sensi.

Lavoriamo per migliorare la percezione di noi stessi e dell’ambiente in cui ci muoviamo.

Sviluppiamo la sensibilità umana e sensoriale potenziando le nostre facoltà di osservazione.

 

8 – Non essere trascurato neppure nelle minuzie

Abbandoniamo il sentiero fatto di superficialità e pressappochismo.

Richiedi a te stesso prestazioni elevate e ricorda che i dettagli fanno la differenza.

Segui un sentiero basato sul continuo miglioramento ma non puntare alla perfezione, questa non esiste. Segui invece il il sentiero dell’eccellenza.

 

Si possono conoscere diecimila cose a partire dalla conoscenza profonda di una sola cosa. (M. Musashi) Click to Tweet

 

9 – Non abbandonarti in attività futili

Ecco l’ultimo dei 9 segreti del Samurai. Dobbiamo sapere con precisione cosa ci sta a cuore, quali sono le persone e le attività per cui merita davvero impiegare il nostro tempo.

Ecco quindi l’invito ad allontanarci da coloro che ci tolgono energia, avviciniamoci invece a quelle persone che ci fanno stare bene e che ci aiutano a crescere.

Abbi sempre presenti quali sono le tue priorità.

Non lasciarti catturare da tutte quelle attività che non sono urgenti e tantomeno importanti.

Tutte queste attività rientrano nella cosiddetta Area Distrazione. Si tratta di un’area in cui dovremmo finirci saltuariamente e non trascorrerci buona parte delle nostre giornate.

Sosta invece nell’area Area della Programmazione. Qua dentro trovi tutto quello che ritieni davvero rilevante, che ti sta a cuore e che decidi quindi di fare.

Rientrano in quest’area i corsi di formazione personale e professionale. Dedicare del tempo ai propri figli, ai propri compagni e alle persone care, seguire dei corsi relativi a pratiche sportive, tutte queste sono esempi di attività rilevanti che impattano in maniera significativa sulla qualità della tua vita.

Sono proprie queste le attività che ci danno soddisfazione, che ci fanno sentire bene ed anche migliori.

In quest’area gli sforzi profusi sono ampiamente ricompensati dal senso di appagamento.

 

Per concludere

Giunti alla fine dell’articolo la domanda che dobbiamo porci è: “Perché leggere Il libro dei cinque Anelli?

Le motivazioni come hai potuto capire sono molteplici.

Se vuoi affrontare l’argomento crescita personale in maniera insolita, se sei interessato a conoscere la vita del più famoso samurai di tutti i tempi questa è una lettura che ti consiglio caldamente.

Se hai già letto l’Hagakure, altra pietra miliare che trasmette l’antica saggezza e i profondi valori dei Samurai, quest’opera non può mancare nella tua libreria.

T’invito a leggerla e a lasciarti trasportare dai preziosi insegnamenti di Miyamoto Musashi.

Tieni inoltre presente che quello di cui ti ho parlato è solo una piccolissima parte di ciò che troverai nel libro.

La lettura è molto scorrevole ma non farti ingannare, il testo non è affatto superficiale, occorre leggerlo con dovuta attenzione per riflettere sui profondi significati che troverai al suo interno.

 

“Ho applicato l’illuminazione sui principi di Heiho a varie arti e mestieri, senza sentire la necessità di avere in tali campi alcun insegnante o maestro.

Ugualmente per scrivere questo libro non mi ispiro alla Legge del Buddha o agli insegnamenti di Confucio, ne’ riprendo gli antichi libri di cavalleria e di tattica militare.

Nella luce del sentiero del Cielo e di Kwannon, la notte del decimo giorno, del decimo mese, all’ora della Tigre, semplicemente prendo il pennello e incomincio a scrivere.” Miyamoto Musashi

 

Per tutti questi motivi trovo Il libro dei cinque Anelliun’opera di spessore da cui trarre importanti insegnamenti: così fu al tempo dei samurai, e scoprirai che l’oggi non è poi così diverso.

 

Firma Marco Little UYM

Articolo I 9 segreti del samurai per migliorare ogni giorno – Immagini pubblico dominio

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2 commenti
  1. Danilo
    Danilo dice:

    Adoro la Mentalità dei Samurai e delle altre caste di Guerrieri del passato.
    Si disciplinavano per:
    – Vivere per qualcosa di più Grande di loro;
    – Per aumentare il controllo del corpo fisico, emotivo e mentale.
    Oggi invece la disciplina ci sembra qualcosa di inutile eppure continuamente ci lamentiamo, ci arrabbiamo e consideriamo tutto questo come un segno di libertà.Lamentarsi per il troppo caldo o per il freddo, arrabbiarsi per la fila alla posta non è libertà, in quanto anche se c’è lo imponessimo non riusciremmo a non “esternare” quei fastidi.
    Leggere il libro dei 5 anelli non può che farci bene 🙂

    Rispondi

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