Randy Pausch e la sua ultima lezione
Il Professore Randy Pausch partecipò, come tradizione voleva, alla conferenza chiamata “Last Lecture”.
Si tratta di una serie di lezioni per gli studenti in cui importanti professori universitari dibattono sul tema di un ipotetico “esposto finale”: quale massima provereste a comunicare al mondo se sapeste di avere un’ultima possibilità di farlo? Se ipoteticamente sapessi che stai per morire e dovessi tenere un’ultima conferenza cosa diresti ai tuoi studenti?
Randy Pausch però sapeva bene che d’ipotetico c’era ben poco. Un paio di mesi prima i dottori gli avevano spiegato che il cancro al pancreas era tornato e questa volta non c’era più niente da fare.
Ti starai chiedendo perché un’articolo di questo tipo? Perché la lezione tenuta da Randy Pausch tocca argomenti davvero importanti e lo fa con umorismo, professionalità, delicatezza e umiltà.
Randy Pausch lesse così il 18 settembre 2007 la sua “last lecture” intitolata “Realizzate i Vostri Sogni d’Infanzia”
Randy Pausch e la sua ultima lezione
Appena entrato in aula Randy Pausch ricevette una lunga standing ovation da oltre 400 persone tra colleghi e studenti. “Fatemeli guadagnare” questi applausi, disse il professore con umorismo, invitando i presenti a sedersi. Qualcuno tra la folla gli rispose prontamente urlando: “L’hai già fatto!”.
Questo filmato l’ho visto svariate volte e ogni volta mi emoziona tantissimo.
“Non possiamo cambiare le carte che ci vengono servite, solo il modo in cui giochiamo la mano”. Questo è stato Randy Pausch e con questa sua ultima lezione ha spiegato in maniera davvero toccante e significativa l’importanza di non rinunciare mai a vivere, perseguendo sempre con determinazione i propri sogni.
Randy Pausch: il filmato della sua ultima lezione
Randy Pausch: “Sto per morire e mi sto divertendo”
Ti riporto di seguito alcune splendide frasi che hai ascoltato nel discorso di Randy Pausch e la sua ultima lezione.
“L’esperienza è ciò che ottieni quando non ottieni quello che vuoi”.
“Quando sbagli chiedi scusa! Una buona scusa è formata da tre parti:
«Mi dispiace»
«Era colpa mia»
«Cosa posso fare per rimediare»?
La maggior parte delle persone salta la terza parte. E’ da questo che puoi capire chi è sincero”.
“Ogni ostacolo, ogni muro di mattoni, è lì per un motivo preciso. Non è lì per escluderci da qualcosa, ma per offrirci la possibilità di dimostrare in che misura ci teniamo. I muri di mattoni sono lì per fermare le persone che non hanno abbastanza voglia di superarlo. Sono lì per fermare gli altri”.
“Mi lamentavo con mia madre di quanto fosse difficile quell’esame all’università, e di quanto fosse spaventoso. Lei si inclinò verso di me, mi diede un buffetto sulle spalle e mi disse: «Sappiamo bene come ti senti tesoro, ma ricorda, tuo padre alla tua età combatteva contro i tedeschi»”.
“Sto per morire e mi sto divertendo. E continuerò a divertirmi ogni giorno che ancora mi resta da vivere. Perché non c’è un altro modo per farlo”.
“Non perdete mai la capacità di stupirsi tipica dei bambini. È troppo importante. È quella a spingerci ad andare avanti, ad aiutare gli altri”.
“Ho una mia teoria sulle persone che provengono dalle famiglie numerose: sono persone migliori delle altre, perché hanno dovuto imparare come andare d’accordo con gli altri”.
“Non si può arrivare in cima da soli. Qualcuno deve aiutarti. Io credo nel karma. Credo che si riceve ciò che si è dato”.
“La fortuna è quel momento in cui la preparazione incontra l’opportunità”.
Ti invito a leggere altre storie, altre testimonianze di persone che hanno saputo andare avanti nonostante le grosse difficoltà: Nick Vujicic e W.Mitchell
Per concludere
Sono certo che le parole di Randy Pausch ti hanno emozionato e non poco. Randy Pausch e la sua ultima lezione vuole essere una forte spinta emotiva a non arrendersi mai, a vivere felicemente ogni giorno della propria vita… perché in fondo essere felici o meno è solo una scelta.
Se il contenuto di questo articolo ti ha emozionato allora ti consiglio di leggere il suo libro scritto proprio da Randy Pausch negli ultimi mesi di vita: “L’ultima lezione. La vita spiegata da un uomo che muore.”
“Non so come si fa a non divertirsi. Sto per morire e mi diverto. E ho intenzione di continuare a divertirmi per ogni singolo giorno che mi resta. Perché non c’è altro modo di vivere.” Randy Pausch
Articolo Randy Pausch e la sua ultima lezione – Immagine tratta daGoogle
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Una toccante, emozionante testimonianza di come alcune persone affrontano la vita e le sue insidie.
Grazissimissime.
Ciao Wisteria, quest’ultima lezione di Randy Pausch è una vera e propria Lezione di Vita: ripercorre con fermezza e straordinario coraggio le varie tappe della sua vita… compreso quel male incurabile. Una vita straordinaria data sicuramente dall’intensità con cui è stata vissuta.
Grazie del commento! Marco.
Magari siamo convinti di stare bene fino a quando non ci succede un qualcosa di “forte” che ci costringe a fare un bilancio di quello che siamo facendo.
E può accadere che quello che abbiamo fatto fino a quel momento non è abbastanza.
Come facciamo però a rendercene conto “per tempo” così da correggere il tiro?
Ciao Chiara, capita spesso di soffermarsi su problemi che problemi non sono, capita di arrabbiarsi per cose che sono tutto tranne che importanti e capita di allontanare persone per delle sciocchezze. Assurdo vero? Eppure lo facciamo, ogni giorno. Il motivo è da ricondurre al fatto che non abbiamo problemi seri da affrontare e questo porta ad una sorta di “malfunzionamento” del nostro metro di valutazione. Dobbiamo invece imparare ad osservare il mondo che ci circonda con lucidità. A volte succede che ci accorgiamo di tutto il bello che abbiamo solo nel momento in cui ci troviamo ad affrontare un problema grave. Solo nel momento in cui la vita ci dà una stangata il nostro metro di valutazione sembra riprendere il suo corretto funzionamento e noi torniamo ad avere una buona e sana lucidità: ricominciamo a dare il giusto valore alle cose. Cominciamo ad apprezzare tutto ciò che ci circonda. La pioggia che batte sul tetto, il sole che ogni giorno, attraverso le finestre, ci dà il buongiorno. Le parole di un amico, il sorriso di un bambino e l’abbraccio di chi ci vuole buone. A volte purtroppo tutto questo ce lo perdiamo perché siamo invischiati nel caotico tran tran quotidiano. Il discorso alla fine è sempre il solito: ogni momento sprecato è perso per sempre e mai tornerà. Dobbiamo avere maggiore consapevolezza che abbiamo una scadenza, il tempo passa.
Come vedi abbiamo un ottimo motivo per dare importanza alle “piccole” cose.
A presto, Marco.