Preoccuparsi è davvero possibile?
Preoccuparsi di qualcosa?
Chi non si preoccupa?
Lavoro, salute, amore, soldi… ora che mi ci fai pensare ognuno ha un sacco di cose di cui preoccuparsi.
Aspetta però. Se la risposta è così semplice allora ti starai chiedendo se non abbia scritto il post in stato confusionale, ma se continuerai a leggere capirai che non è così e che la risposta alla domanda del titolo è molto meno banale di quanto sembri.
Preoccuparsi di qualcosa
Esaminiamo insieme l’etimologia della parola: deriva dal latino avanti e occupare.
Significa quindi occuparsi di qualcosa prima del tempo.
Già questo dovrebbe farci capire che c’è qualcosa che non torna.
Ti è mai capitato infatti di pre-occuparti di qualcosa, di pre-fare qualcosa?
Tipo pre-leggere un post, pre-guidare la macchina, pre-accendere lo smartphone?
Ovviamente no: si può fare o non fare qualcosa, questa sorta di via di mezzo non esiste proprio.
Ecco che il mistero s’infittisce!
Te l’avevo detto che la risposta al titolo del post non è così scontata.
Preoccuparsi è una parola che viene infatti comunemente usata in maniera errata, nell’accezione che tutti ben conosciamo.
Qual è quindi il significato di preoccuparsi di qualcosa?
È il nostro modo di anticipare le paure e le nostre ansie.
Questo comportamento si ripercuote sul nostro benessere psico-fisico perché è una proiezione della nostra mente a un qualcosa di negativo che deve ancora (forse, chissà, ma anche no) succedere.
La preoccupazione la paragono a un virus dato che ha la capacità di moltiplicarsi nell’organismo ospite trasformandosi in abitudine e le cattive abitudini sono spirali nelle quale sarebbe meglio non finire.
“Quella persona tende a preoccuparsi di tutto.”
Conoscerai sicuramente qualcuno che tende a preoccuparsi di tutto ciò che lo circonda.
Queste persone spendono il 90% del loro tempo proiettandosi nel futuro, preoccupandosi di qualcosa che forse, un giorno, succederà.
Rimane loro un misero 10% per godere pienamente di ciò che stanno vivendo nel presente.
Brutta situazione vero?
Soffrire il 90%
È tollerabile soffrire per il 90% della propria vita?
Riflettiamoci bene, qual è l’utilità di preoccuparsi di qualcosa?
La preoccupazione è il contenitore di stati d’animo negativi ed è fine a se stessa.
Questo vuol dire: “Se vuoi preoccuparti per un qualcosa fallo pure ma sappi che non servirà assolutamente a niente!”
“Marco, sei sicuro? In fondo è assolutamente normale preoccuparsi di qualcosa o per qualcuno.”
Sì sono sicuro e ti faccio alcuni esempi.
Invece di preoccuparci della nostra salute potremmo decidere di occuparcene, non sarebbe meglio?
Un’alimentazione sana e l’attività fisica sono ottimi strumenti per salvaguardare il nostro benessere.
“Sono decisamente preoccupato per il mio lavoro, l’azienda sta attraversando un brutto periodo.” – Prepara un buon curriculum vitae e buttati a capofitto a cercare un nuovo lavoro.
“Sono preoccupato che un giorno possa succedere qualcosa di brutto alle persone a me care.” – Se puoi intervenire allora occupatene, se invece non puoi farci niente allora stai con loro e goditi ogni attimo.
Non sto dicendo che non preoccuparsi di qualcosa sia semplice, ma che è inutile.
Diciamocelo, la preoccupazione è una grande stupidaggine.
C’è una e una sola cosa da fare per cambiare schema mentale: occuparci delle cose, qui e ora!
Basta seguire questa semplice regola per riuscire passo dopo passo ad avere la consapevolezza necessaria per uscire da questi meccanismi mentali sbagliati che non ci fanno vivere serenamente.
Preoccuparsi di qualcosa? No! Ecco come essere felici in 2 mosse!
1. Se puoi farci qualcosa non te ne devi preoccupare, ma occupare!
2. Se invece non puoi farci niente è inutile che te ne occupi!
Vivi e goditi il momento, qui e ora!
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«Sono preoccupato.»
«Preoccupato? Che stupidaggine!»
«Perché?»
«’Pre’ significa ‘prima di’. Io non mi ‘pre-occupo’, io mi ‘occupo’.»
«Non ti capisco, Ami.»
«Non vivere immaginando problemi che non ci sono, né ci saranno. Godi il presente: si deve approfittare completamente della vita, cercando sempre la felicità, invece dell’angoscia. Quando si presenta un problema reale, allora occupatene.»
«Credo che tu abbia ragione, ma…»
«Ti sembrerebbe giusto se fossimo preoccupati pensando che potrebbe venire un’ondata gigantesca ad ingoiarci? Sarebbe stupido non approfittare di questo momento, di questa notte… Osserva quegli uccelli che corrono senza preoccuparsi… Perché perdere questo momento per qualcosa che non esiste?»
Enrique Barrios – Ami. Un amico dalle stelle
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Hai capito quanto siamo strani?
Il preoccuparsi di qualcosa è bizzarro.
Adesso però sai anche come gestire nel migliore dei modi questo errato atteggiamento mentale.
Come sempre ti ricordo di cominciare da subito a mettere in pratica quanto hai letto.
Appena ti accorgi che ti stai preoccupando di qualcosa ricorri prontamente alle 2 mosse sopra indicate!
«Ci sono solo due giorni all’anno in cui non puoi fare niente: uno si chiama ieri, l’altro si chiama domani, perciò oggi è il giorno giusto per amare, credere, fare e, principalmente, vivere.» (Dalai Lama)
Adesso che hai fatto mente locale su questo prezioso argomento è importante che tu metta in pratica subito quanto scritto.
Non attendere oltre.
Decidi adesso, il mondo è già pieno abbastanza di “se e ma”.
Spero che tu abbia trovato interessante il contenuto del post e che abbia fatto scorrere dentro di te nuova energia!
Sarò ben lieto di leggere un tuo commento a riguardo.
Articolo Preoccuparsi è davvero possibile? – Foto tratta da Google immagini
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