Stati d’animo negativi: impariamo a gestirli – 1a Parte

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È davvero così importante gestire gli stati d’animo negativi?

La risposta è semplicemente sì perché riveste un aspetto fondamentale per il nostro benessere.

Driiiinnn!!!

È appena suonata la sveglia e sei ben consapevole che appena poserai il piede giù dal letto sarai gettato dentro un frullatore.

Leggi come fare per gestire gli stati d’animo negativi, scopri come impedire agli eventi e alle persone di controllare la tua vita.

 

Stati d’animo negativi: impariamo a gestirli

Ti alzi presto e preparandoti velocemente ti dai l’obiettivo di affrontare con coraggio e determinazione la giungla che ti aspetta là fuori: bambini da “trascinare” a scuola, traffico, imprevisti, non trovi parcheggio, clienti arroganti, colleghi inopportuni, scadenze, la macchina da portare in officina, la spesa, ecc…

Arrivi a sera esausto.

Sei diventato un contenitore di stress, rancore, ansia, rabbia e stanchezza.

Tutto questo fardello te lo porti dentro casa e senza riuscire a gettarti tutto alle spalle hai perso anche la voglia di stare bene con il partner e i figli.

Sei così teso che ti alteri o rispondi bruscamente senza apparente motivo.

E mentre continui a rimanere intrappolato in stati emotivi negativi il tempo scorre e… un’altra giornata volge al termine.

Vai a letto e cerchi di fare un bilancio della giornata: “Non è andata come avrei voluto… ho risposto male a mio figlio, sono stato scontroso con il mio partner… sarebbe potuto andare in maniera molto diversa… se solo lo avessi voluto. Domani però sarà un altro giorno e non farò lo stesso errore”.

Ma il giorno dopo cambierà qualcosa?

Ben poco, dentro di te sai già che andrà così.

Il punto fondamentale è capire perché?

Il problema infatti non è da ricondurre ai mille impegni che devi affrontare ogni giorno ma al significato che attribuisci agli eventi che incroci sul tuo cammino.

Impegnato e stressato non necessariamente sono “sinonimi”.

Si pensa che avere tanti impegni sia fonte indiscussa di stress ma non è questo il punto.

Potrei infatti avere pochi impegni ed essere comunque stressato.

Quello che conta, quello che fa la differenza sono le emozioni che proviamo durante la giornata e come le gestiamo.

Ecco l’importanza di sapere gestire gli stati d’animo negativi.

 

Gestire gli stati d’animo negativi

Uno degli aspetti più difficili da tenere sotto controllo è la capacità di gestire gli stati d’animo negativi poiché questi impattano sul nostro benessere, sulla nostra felicità e su quella delle persone che ci circondano.

Gli stati d’animo negativi ci tolgono forza, la voglia di fare e rendono ogni nostro movimento, ogni nostra decisione una sofferenza.

Imparare a gestire gli stati d’animo negativi può davvero cambiarti la vita.

Prova solo a immaginare la differenza tra chi vive principalmente emozioni positive e coloro che trascorrono buona parte della propria esistenza sopraffatti da stati emotivi negativi.

 

Gestire gli stati d’animo: la classificazione delle emozioni

La prima cosa da fare per gestire gli stati d’animo negativi è imparare a “catalogare” le emozioni perché spesso quando veniamo travolti non è affatto facile capire in quale stato emotivo siamo finiti.

Comprendere invece esattamente cosa stiamo provando è il primo passo per imparare a gestirle.

Possiamo dividere le emozioni in due gruppi: le primarie che non necessitano di consapevolezza, le secondarie, più complesse, che coinvolgono invece un’attenta analisi di se stessi e delle motivazioni che ci portano ad agire o non agire.

 

Gestire gli stati d’animo: le emozioni primarie o di base

1. rabbia

è la reazione a stati di frustrazione che si manifesta in comportamenti aggressivi;

 

Trattenere la rabbia è come trattenere un carbone ardente con l'intento di gettarlo a qualcun altro; sei tu quello che si scotta. (Buddha) Click to Tweet

 

2. paura

è un’emozione generata dall’istinto di conservazione, istinto più che nobile, il cui scopo è quello di farci affrontare le situazioni di pericolo;

3. tristezza

è un’emozione legata alla perdita di qualcosa o di qualcuno così come al mancato raggiungimento di un obiettivo;

4. gioia

è un’ emozione che si attiva in seguito al raggiungimento dei propri obiettivi;

5. sorpresa

un evento inaspettato è ciò che genera quest’emozione. Dal momento che l’evento non era previsto può dar seguito a due differenti stati emotivi: gioia o paura;

6. disprezzo

è il sentimento di chi, giustamente o ingiustamente, ritiene una persona o una cosa particolarmente inferiore a sé, o comunque indegna della propria stima e considerazione.

7. disgusto

si tratta di una risposta repulsiva caratterizzata da un’espressione facciale specifica, un desiderio di allontanarsi dall’oggetto che provoca quest’emozione, una manifestazione fisiologica di nausea.

Si prova non solo rispetto ad oggetti concreti ma, in senso lato, verso idee, comportamenti e categorie di persone con le quali si preferirebbe non avere a che fare.

8. accettazione

si tratta della consapevolezza che un certo obiettivo, quale che sia, è stato definitivamente compromesso.

 

Gestire gli stati d’animo: emozioni secondarie

Dalla combinazione delle emozioni primarie derivano quelle secondarie ma proprio per questo più complesse.

Qui di seguito ti riporto  le più comuni.

1. allegria

stato d’animo gioioso, di piena e viva soddisfazione.

Si manifesta con spensieratezza e vivacità.

2. invidia

malanimo provocato dalla constatazione dell’altrui successo, prosperità e benessere.

È uno stato emozionale in cui sentiamo il forte desiderio di avere ciò che l’altro possiede.

 

L'invidia è l'ulcera dell'anima. (Socrate) Click to Tweet

 

3. vergogna

si tratta di un profondo turbamento che ci assale quando realizziamo di aver agito o parlato in maniera riprovevole o disonorevole.

4. ansia

si tratta di uno stato emotivo di preoccupazione la cui reazione è dovuta al prefigurarsi di un potenziale pericolo, magari anche futuro e distante.

5. rassegnazione

stato emotivo che scaturisce dall’accettare pazientemente un dolore, una privazione o una sfortuna (ma esiste la sfortuna?)

6. gelosia

stato emotivo che deriva dalla paura di perdere qualcosa o qualcuno che riteniamo, a volte erroneamente, ci appartenga.

Questo sentimento tormentoso è provocato spesso dal timore, dal sospetto o dalla certezza di perdere la persona amata per colpe altrui.

7. speranza

è uno stato d’animo che scaturisce dalla tendenza a ritenere che fenomeni o eventi siano controllabili e quindi indirizzabili verso esiti migliori;

8. perdono

questa emozione scaturisce nel momento in cui andiamo a sostituire emozioni negative che seguono un’offesa percepita, come rabbia e paura, con emozioni positive quali compassione ed empatia.

9. offesa

si tratta di un danno morale che si arreca a una persona attraverso atti o parole;

10. nostalgia

malessere causato dalla mancanza di una persona, di un luogo lontano oppure di una situazione finita che vorremmo rivivere;

11. rimorso

si tratta di uno stato di malessere dovuto alla consapevolezza di aver tenuto comportamenti o azioni contrari al proprio codice morale;

 

Non dispiacerti di ciò che non hai potuto fare, rammaricati solo di quando potevi e non hai voluto. (Mao Tse Tung) Click to Tweet

 

12. delusione

amarezza di chi assume consapevolezza che la realtà non corrisponde alle proprie aspettative e speranze.

 

Come vedi ogni emozione ha una sua connotazione ben precisa.

Continuando la lettura capirai come mai questa corposa lista potrebbe esserti molto utile.

 

 

Prima di proseguire nella lettura su come Gestire gli stati d’animo negativi potresti cliccare qua sotto sui bottoni social. Il tuo piccolo gesto è per me molto importante. Grazie. Marco.

 

 

Gestire gli stati d’animo negativi – mappatura del corpo

Nel punto precedente ho voluto sottolineare come le emozioni negative siano fonte di malessere ma non ti ho ancora detto di come influenzano il nostro corpo. Le emozioni infatti non impattano soltanto sul nostro benessere mentale ma hanno effetti concreti sul nostro fisico.

Nel 2013 è stato pubblicato un interessante studio da un gruppo di ricercatori finlandesi della Aalto University.

Lo studio capeggiato dal prof. Lauri Nummenmaa è riuscito per la prima volta a sviluppare una mappa topografica di come il corpo umano reagisca agli stati d’animo, alle emozioni.

I ricercatori hanno indotto in 700 soggetti, provenienti da diverse parti del mondo, vari stati emotivi e poi è stato chiesto loro di identificare le parti del corpo che erano state maggiormente coinvolte da quella specifica sensazione.

Ne sono emerse delle mappe topografiche particolarmente accurate e dettagliate come riportato nell’immagine seguente.

 

Stati d'animo negativi impariamo a gestirli - 1a Parte - mappatura del corpo - uym

Stati d’animo negativi impariamo a gestirli – 1a Parte – mappatura del corpo – uym

(Clicca per ingrandire)

L’immagine della silhouette “neutral” è quella di partenza.

Le colorazioni rosse e gialle indicano le aree in cui quella specifica sensazione generava un coinvolgimento fisico come contrazione e tensione muscolare in genere.

La colorazione celeste e blu indica invece una sensazione diametralmente opposta.

Un altro dato interessante emerso è che il collegamento tra emozioni e reazioni corporee non è dettato da schemi culturali, ma è universale e coinvolge reazioni istintive, innate.

La stretta interazione tra mente e corpo sembra quindi essere legata, in qualche modo, alla nostra natura “animale”.

Da questo momento dobbiamo avere ben chiaro quindi la stretta connessione esistente tra mente e corpo: il benessere mentale influenza il benessere fisico e viceversa.

Prova a pensare a come, quando siamo coinvolti emotivamente, cambiano la frequenza cardiaca, la respirazione e la tensione muscolare.

Non solo, anche il sistema endocrino e quello gastrointestinale vengono allertati.

Queste alterazioni fisiologiche sono una diretta conseguenza dei nostri stati d’animo.

Bruciore di stomaco e mal di testa sono ad esempio due delle principali zone che risentono degli stati d’animo negativi.

Nel momento in cui rimaniamo per troppo tempo in stati emotivi negativi il nostro corpo ne risente.

 

Per concludere questa prima parte

Abbiamo fatto insieme un primo passo nel mondo degli stati emotivi, prendendo consapevolezza di quali sono e come questi stati siano in grado di alterare sia il nostro benessere mentale che fisico.

E adesso andiamo alla seconda parte, in modo da imparare a rispettare questi stati d’animo negativi e a gestirli -> Stati d’Animo negativi – 2a Parte

 

 

 

Firma Marco Little UYM

Articolo Stati d’animo negativi: impariamo a gestirli – 1a Parte – Immagini tratte da pixabay

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