Effetto Boomerang: azione e reazione

Effetto Boomerang azione e reazione - uym

L’ Effetto Boomerang spiega come ad ogni azione segua una reazione cioè una conseguenza, sempre.

Non è altrettanto vero che ad ogni nostra “non-azione” segua una “non-reazione”.

Ogni volta che trasformiamo in azione o in “non-azione” un nostro pensiero diamo vita a un susseguirsi di eventi che impattano su di noi e sugli altri, nel bene e nel male.

Quando facciamo i conti delle possibili conseguenze, a seguito di una nostra azione, facciamo una semplice distinzione tra importanti e irrilevanti.

In quest’ultimo caso ritenendole di poco valore decidiamo di gettare tutto alle ortiche, ingrossando il monte dei “macchissenefrega” e tirando avanti per la nostra strada.

E tuttavia siamo proprio sicuri che le “piccole cose” siano davvero prive di valore? Siamo certi che abbiano così poca importanza da farci passare oltre come se niente fosse?

Per questo voglio parlarti di come ogni azione, ogni gesto generi un potente effetto boomerang.

 

Effetto boomerang: azione e reazione

 

Poiché le guerre cominciano nelle menti degli uomini è lì che si devono costruire le difese della Pace Click to Tweet

 

Non ti parlo di imprecisate leggi cosmiche quali cause degli eventi ma di qualcosa di estremamente concreto che ognuno di noi tocca con mano ogni giorno: le nostre azioni quali cause scatenanti di reazioni spesso incontrollate e incontrollabili.

Sicuramente capitano eventi che di per sé non sono la conseguenza diretta della nostra condotta ma altri invece che lo sono eccome.

Soffermiamoci sui rapporti che abbiamo con le altre persone.

A volte compiamo azioni discutibili a discapito di altri e, quando le conseguenze ci tornano indietro come un boomerang, non vogliamo riconoscerle come tali: ci rimane più comodo aggrapparci al pensiero limitante: “Cosa è mai successo? Non ne ho idea, comunque non è certo responsabilità mia.”

Davvero lo crediamo?

E questa frase ci fa davvero stare bene?

Sicuramente questa tipologia di pensieri finiscono per abbassare il nostro stato emotivo facendoci sentire “bene”.

Niente di più falso, stiamo solo costruendo “paraocchi” con il preciso compito di farci vedere solo ciò che ci risulta comodo vedere, in pratica una visione distorta della realtà.

 

Voglio parlarti dell’Effetto Boomerang e di come impatti sui rapporti con gli altri, su coloro che fanno parte della nostra vita e persino su coloro che come meteore incrociamo per pochi istanti senza mai più rivederli.

Per quest’ultimi tuttavia non saremo mai in grado di riconoscere il possibile effetto boomerang.

Effetto boomerang: un bicchiere di latte

Vendeva alcuni articoli porta a porta per poter permettersi di pagare la scuola e quel giorno, stremato dalla stanchezza, si accorse di non riuscire a zittire il suo stomaco che brontolava dalla fame.

Si portò la mano in tasca e ne estrasse tutto ciò che aveva: una moneta da 10 cents.

“Proverò a chiedere qualcosa da mangiare alla prossima abitazione.” pensò dubbioso il ragazzo.

Bussò alla porta e una ragazza gli aprì.

Howard si sentì però a disagio nel chiedere da mangiare e così tutto ciò che riuscì a domandare fu un bicchiere d’acqua.

La ragazza rientrò in casa e quando si affacciò alla porta teneva in mano un grosso bicchiere colmo di latte.

Il ragazzo lo bevve avidamente tutto. “Quanto ti devo?”

“Non mi devi niente. Mia mamma mi ha insegnato a non farci mai pagare per un favore.” rispose con gentilezza.

“Non so cosa dire… ti ringrazio di cuore.” Howard Kelly le voltò le spalle e riprese a camminare per la sua strada.

Ad ogni passo si sentiva rinvigorito così come la sua fiducia in Dio e nell’uomo.

In quel momento decise che non avrebbe desistito, avrebbe continuato a studiare nonostante le sue precarie condizioni economiche.

 

Effetto boomerang: l’altruismo nei nostri gesti

Gli anni passarono e quella ragazza si ammalò.

I medici del paese non riuscivano a trovare una soluzione a quella rara malattia e decisero così di mandarla presso l’ospedale della città.

Il dottor Howard Kelly fu chiamato per un consulto.

Non appena sentì il nome del paese da cui proveniva la paziente una strana luce riempì i suoi occhi.

Non attese un solo attimo, si mise il camice e si precipitò nella camera dove era stata appena portata la donna.

I loro occhi s’incrociarono, la riconobbe subito.

Il dottore tornò immediatamente nella sala dove si stavano consultando alcuni suoi colleghi: avrebbe fatto di tutto per salvarle la vita.

Dopo una lunga lotta contro la malattia la paziente fu considerata finalmente guarita.

Il dottor Kelly contattò l’ufficio amministrativo dell’ospedale per poter approvare la fattura con il resoconto di tutte le spese.

Ricevuto il documento prese una penna e sul margine della fattura scrisse qualcosa.

La piegò e la fece consegnare alla donna.

Stringeva tra le mani il documento appena ricevuto.

Il cuore le sobbalzava dalla paura.

Sapeva bene che avrebbe dovuto lavorare per tutto il resto della sua vita per pagare quella fattura.

Si fece coraggio, l’aprì e se la portò al volto.

Una piccola scritta in corsivo sul margine della fattura richiamò la sua attenzione.

Lesse quelle poche parole e gli occhi le si riempirono di lacrime di gioia.

Si sentì pervadere di felicità e benedisse il dottore per averle ridato la vita.

Alcune lacrime le erano cadute sul documento facendo deformare l’inchiostro di quelle preziose parole che ancora le risuonavano in testa:

“Pagato interamente qualche anno fa con un bicchiere di latte. Dr. Howard Kelly”

 

La gentilezza nelle parole crea fiducia. La gentilezza nel pensiero crea profondità. La gentilezza nel dare crea amore. (Lao Tzu) Click to Tweet

 

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Effetto boomerang nella vita: gentilezza

La storia in questione prende spunto da un fatto realmente accaduto anche se con il passare degli anni ha subito sicuramente varie modifiche.

Voglio condividerla comunque perché è un ottimo modo per parlare di gentilezza e riscaldare i nostri cuori.

Per gentilezza non intendo un gesto di cortesia o di “facciata” ma di altruismo, generosità, amore e solidarietà.

In parole povere: AIUTO.

Nel momento in cui “aiuti” ti senti bene, senti di aver fatto “cosa buona e giusta”.

Non ti aspettare un immediato ritorno né un ritorno in senso assoluto ma prima o poi potrebbe riservarti una sorpresa ancor più bella.

Ho la sensazione che questi concetti, pur essendo fondamentali per la nostra società, siano un poco sbiaditi e stiano lasciando spazio all’indifferenza, all’arroganza, la prevaricazione, l’egoismo, l’odio e il successo inseguito ad ogni costo.

I media fanno la loro parte in questo ma noi, ognuno di noi, come si comporta?

Quali sono i valori che cerchiamo di trasferire con l’esempio ai nostri figli?

Tendiamo a premiare le persone “forti” facendo confusione nell’attribuire il giusto significato a questo termine.

Le persone “forti”, quelle che usano il pugno di ferro, sono spesso solo arroganti e schiave del loro stesso comportamento poiché risulta l’unico mezzo con il quale riescono ad ottenere qualcosa dagli altri.

 

Non conosco nessun altro segno di superiorità nell’uomo che quello di essere gentile. (Beethoven) Click to Tweet

 

Effetto boomerang: la forza interiore

La vera forza è quella interiore, chi è forte dentro non ha bisogno d’imporsi sugli altri, non ha bisogno di essere arrogante e presuntuoso.

Chi la sa usare troverà sempre persone pronte a seguirlo.

In fondo è la differenza esistente tra “autorità“ e “autorevolezza“.

Nel primo caso ne siamo in possesso per gentile concessione dall’alto e così come ce l’hanno concessa così ce la possono togliere.

Nel secondo è qualcosa che può far parte della nostra natura, che possiamo sviluppare, e se così è nessuno ce la può togliere.

Le persone ci seguiranno non per forzata subalternità ma per stima e fiducia.

Quale può essere l’atteggiamento migliore per stare bene con gli altri, per risolvere i problemi e per stare bene con noi stessi?

Rispetto, educazione, comprensione, altruismo, generosità, amore e solidarietà, li vedo tutti coinvolti quando parlo di gentilezza.

“La persona gentile cammina con passo leggero, ascolta con attenzione, guarda con tenerezza e tocca con rispetto. La persona gentile sa che la vera crescita richiede nutrimento, e non forza. Essere gentili significa anche essere amorevoli; significa offrirsi in una relazione in cui il riconoscimento del valore umano dell’altro fa in modo che anch’egli riconosca in sé questa dignità, unitamente alla propria identità, ruolo e funzione, e che ciò lo aiuti a realizzare “se stesso”.

L’uomo gentile lo è sin dal suono dei suoi passi, ma lo è anche nei modi, nei toni, nei suoni, nelle parole, nelle attese e nelle azioni, nel rimprovero, nel monito, nell’indicar la via, nel saluto e nella richiesta, nel dir la verità o nel tacere. La gentilezza ha il dono di rendere irresistibilmente degno il messaggio e il messaggero.” (Tratto da libro di P.Ferrucci – La Forza della Gentilezza)

 

La gentilezza ha un enorme impatto sia su di noi che sulle nostre relazioni eppure a volte, anche quando l’occasione per dimostrarla ci viene servita su un piatto d’argento, voltiamo lo sguardo e passiamo oltre.

Lo riteniamo un gesto di poco valore oppure abbiamo perso l’abitudine a farlo?

 

Praticate gentilezza a casaccio e atti di bellezza privi di senso. (Anne Herbert) Click to Tweet

 

 

La gentilezza è come un boomerang

T’invito a guardare questo brevissimo ed emozionante filmato.

In maniera concreta ci ricorda come ogni giorno possiamo decidere come comportarci e di come queste “piccole” scelte abbiano sempre delle conseguenze sulla vita delle persone con cui entriamo in contatto.

Siamo portati a pensare che siano solamente i gesti eclatanti a generare conseguenze ma non è affatto così.

Ciò di cui ognuno di noi ha bisogno sono i piccoli gesti.

Ogni giorno abbiamo la possibilità di metterli in pratica, dobbiamo solo rivedere il nostro metro di giudizio e dare a questi gesti la giusta importanza.

 

L’Effetto Boomerang nella vita

 

Per concludere

Si dice che ognuno raccoglie ciò che semina.

Francamente non so se sia esattamente così.

Può darsi che non tutti i semi si trasformino in germogli e allora che si fa? Non si semina?

Seminiamo invece, ogni giorno, perché una parte di quei semi prima o poi germoglia, sempre.

 

Se sei interessato a migliorare i rapporti con gli altri t’invito a proseguire la lettura con questo mio articolo strettamente collegato:  il conto corrente emozionale.

 

Cosa pensi dell’Effetto Boomerang?

Le nostre azioni, in qualche modo, ci tornano davvero indietro?

Sono molto interessato a conoscere il tuo punto di vista in merito.

Scrivilo nell’area dei commenti.

 

Firma Marco Little UYM

Articolo – L’Effetto Boomerang: azione e reazione

Immagine dell’ Effetto boomerang tratte da Pixabay

 

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