Le reali priorità nella vita: quali sono?
Quali sono le reali priorità nella vita?
Domanda semplice a cui però trovare risposta non è affatto facile.
Quali sono le tue reali priorità?
Ti sei mai soffermato a riflettere?
Ogni giorno dobbiamo affrontare molteplici problemi e decisioni, dalle più semplici a quelle più complesse ma… prendiamo le giuste decisioni con reale cognizione di causa oppure no?
Sappiamo davvero ciò che vogliamo oppure prendiamo decisioni in base a ciò che più ci fa comodo in quel momento?
Decidiamo in base ad un piano ben preciso oppure scegliamo con superficialità o senza valutare l’impatto che certe scelte avranno nel medio e lungo termine?
Una volta presa una decisione sai qual è uno dei principali rimpianti?
Aver corso troppo, come un criceto nella propria ruota, senza accorgerci degli effetti che le nostre decisioni hanno generato.
Credo che ogni tanto faccia davvero bene soffermarsi un attimo e chiedersi quali siano le cose realmente importanti.
Perché se non lo sappiamo con estrema chiarezza sarà sicuramente molto difficile raggiungere la nostra meta, il posto in cui ci piacerebbe stare.
Quali sono le reali priorità nella vita?
Il punto è che le situazioni in cui ci troviamo, quali che esse siano, in un modo o nell’altro, si ripercuotono sulla nostra vita.
Il primo passo che ci aiuta a capire quali siano le reali priorità nella vita è la differenza che esiste tra ciò che è importante e ciò che è urgente.
Importante e urgente sono due termini che tendiamo in maniera superficiale ad utilizzare come sinonimi.
Quando parliamo, infatti, questi due termini vengono utilizzati spesso per esprimere uno stesso concetto.
E la questione travalica gli aspetti puramente semantici.
Se io non ho ben chiara la differenza tra importante e urgente, come potrò mai rispondere alla domanda del titolo?
Come potrò mai stabilire quali sono le cose realmente importanti per me?
Credo che valga la pena di comprendere appieno la differenza esistente tra questi due termini, perché solo così possiamo puntare ad una vita migliore!
Le reali priorità nella vita: importante oppure urgente?
Prendiamo un qualsiasi vocabolario online e vediamo cosa ci dice in merito.
Importante: Di cosa, che per sé stessa o in rapporto a determinate circostanze, a determinati fini, è di gran conto o rilievo e deve essere tenuta nella dovuta e seria considerazione.
Urgente: Che urge, pressante; che richiede pronta soluzione, o immediato interessamento, o che deve essere eseguito al più presto.
Come vedi indicano aspetti che nulla hanno a che fare l’uno con l’altro.
La prima differenza che si nota tra Importante e Urgente è l’aspetto temporale.
Il termine urgente significa che deve essere gestito nell’immediato, ma questa parola non contiene alcun riferimento all’importanza dell’evento.
Se ci pensi infatti qualcosa di urgente non è necessariamente importante e qualcosa di importante non è detto che sia urgente.
E l’urgenza non siamo noi a determinarla ma piuttosto fattori esterni, fattori che sovente ci sono estranei.
“Ho cinque mesi di tempo per risolvere la questione affidatami dal direttore. Conta su di me e non voglio tradire la sua fiducia e le sue aspettative.”
Quale che sia l’oggetto del contendere si tratta sicuramente di un aspetto decisamente importante.
Insomma, voglio sfruttare l’occasione per mettermi in mostra e dimostrare le mie competenze.
Potrebbe persino essere un trampolino da sfruttare per fare carriera in azienda.
Detto questo la scadenza è decisamente lontana nel tempo e così non la facciamo certamente rientrare tra le cose immediate, urgenti appunto.
Si tratta quindi di una situazione Importante ma non Urgente.
Allo stesso modo possono verificarsi situazioni urgenti ma che non sono affatto importanti.
La matrice di Eisenhower per capire le reali priorità nella vita
Un semplice prospetto ci viene in aiuto per capire al meglio le differenze tra questi due termini e per aiutarci a capire come gestire quelle situazioni che finiscono in una certa area piuttosto che in un’altra.
Per fare questo sfruttiamo la matrice di Eisenhower.
Matrice che prende il nome dal generale e politico statunitense che negli anni 50 ricoprì la carica di Presidente degli Stati Uniti d’America.
La matrice è divisa in 4 aree, all’interno delle quali ognuno di noi vi sosta per un periodo più o meno lungo.
Ogni nostra giornata infatti è la conseguenza di quello che pensiamo e quindi di ciò che facciamo.
Scopriamo insieme come funziona la matrice di Eisenhower e perché ci aiuta concretamente a capire cosa stiamo facendo con la nostra vita.
Clicca sull’immagine per ingrandirla.
1 – Pressione – Urgente e Importante
Nella prima area troviamo tutto ciò che non ammette proroghe.
Volente o nolente dobbiamo gestire un evento che non è assolutamente rimandabile.
Si tratta di situazioni che hanno una scadenza immediata e che sono anche molto importanti.
Sono quegli eventi che ci cadono addosso tra capo e collo e dal momento che non abbiamo altra scelta dobbiamo rimandare tutto il resto; le priorità sono cambiate.
Quello sul quale stavamo lavorando diventa per forza di cose meno urgente e lo spostiamo così in secondo piano.
Può essere ad esempio un’emergenza legata alla nostra salute o a quella di un nostro caro.
Vi si collocano in quest’area anche tutte le scadenze legate ad una qualunque richiesta improvvisa che non può essere rimandata.
Questo è quanto succede ogni volta che finiamo in quest’area.
C’è una domanda decisamente interessante che dobbiamo porci: “Quanto tempo rimaniamo al suo interno?”
Hai mai valutato quanto tempo rimani nella zona della pressione ogni giorno?
Se è infatti normale ritrovarsi saltuariamente in quest’area, non lo è affatto trascorrerci troppo tempo.
Se ritieni di passarci troppo tempo allora significa che stai sbagliando qualcosa o qualcosa attorno a te è sbagliato.
Dico questo perché si tratta di una zona in cui sono gli eventi a gestire le nostre giornate e non viceversa.
La metafora della pallina di un flipper che si muove caoticamente all’interno del campo di gioco rende bene l’idea.
Così come la pallina anche tu non hai il tempo di programmare alcunché se non gestire ogni istante in reazione a qualcosa.
Sostare in quest’area per lunghi periodi genera una forte stanchezza mentale e stress.
Tutto questo non può che ripercuotersi negativamente sulla qualità delle nostre giornate e sui rapporti interpersonali.
A ogni essere umano è stata donata una grande virtù: la capacità di scegliere. Chi non la utilizza, la trasforma in una maledizione – e altri sceglieranno per lui. (Paulo Coelho)
3 – Insoddisfazione – Urgente e non importante
Dall’area della Pressione passiamo direttamente a quella dell’Insoddisfazione. Ci teniamo per ultima la zona numero due.
Ci troviamo ad avere a che fare con eventi che sono urgenti ma non importanti.
Perché è un’area di insoddisfazione?
Il motivo è presto detto.
Si tratta di eventi che sono urgenti e in quanto tale generano stress… non solo, non ci procurano alcuna soddisfazione dal momento che per noi non sono assolutamente rilevanti.
Pensa alla macro-area degli imprevisti, rientrano sicuramente in questa zona.
Sono urgenti e richiedono quindi un pronto intervento.
Anche il rimandare è un comportamento il cui esito ci porta dritti in quest’area.
Più aspettiamo e più la gestione del problema, quale che sia, diventa urgente.
Non lo era ma abbiamo deciso di aspettare e così facendo abbiamo lasciato che quella specifica situazione diventasse “all’improvviso” improrogabile: non possiamo più rimandare.
All’interno di quest’area si trovano tutte quelle situazioni che ci distolgono dalle cose per noi importanti, non possiamo rimandare, siamo obbligati a gestirle.
Sovente entra in gioco il potere di delega di qualcuno che sta più in “alto” di noi.
Non ci possiamo rifiutare ma forse possiamo a nostra volta delegare ad altri.
Pagare le bollette o l’assicurazione dell’auto sono ad esempio eventi che rientrano in quest’area.
Fare quel lavoro in casa che stai rimandando da mesi e che è diventato adesso urgente lo trovi in quest’area di Insoddisfazione.
Troviamo quindi in questa zona situazioni che hanno una scadenza nell’immediato, ma che non ci gratificano in alcun modo né da un punto di vista economico, né personale, né professionale.
4 – Distrazione – Non urgente e non importante
Come ci suggerisce il nome della quarta area sono tutte quelle attività che ci fanno svagare e che ci distraggono da tutto il resto.
Hai presente quando vogliamo per un attimo “staccare la spina”?
Senti il bisogno di lasciar perdere e basta.
Lo smartphone da questo punto di vista riveste il ruolo di “Re della distrazione”.
Che sia una chiacchierata in chat, un filmato su YouTube, le immagini su Facebook o Candy Crush Saga, poco importa, hanno sempre in comune la stessa identica cosa: distrarsi e non pensare a quello a cui invece sarebbe bene pensare e tornare a gestire.
Non fraintendermi però.
I momenti di distrazioni ci devono essere, ci devono essere eccome.
Ma cosa succede se non riusciamo a tenerli sotto controllo?
Semplice, c’è il concreto rischio di rimanerci invischiati.
Tutte le distrazioni sono attività estremamente tentatrici per cui, nonostante siano non importanti e non urgenti, ci avvolgono e travolgono.
Meglio accorgersene ed imparare a dire: “Stop! Adesso basta!”
Se rimaniamo infatti relegati in quest’area per troppo tempo butteremo via gran parte delle nostre giornate.
Ti sei mai chiesto quante ore della tua giornata tipo rimani “parcheggiato” in questa zona?
T’invito a farlo perché spesso ciò che crediamo può non corrispondere alla realtà dei fatti.
Immaginiamo di starci ben poco con il dito sul nostro amato smartphone e poi, con dati alla mano, ci rendiamo conto di avere avuto una percezione errata del nostro tempo, siamo stati connessi per molto più tempo.
2 – Pianificazione – Non urgente ma importante
Per ultimo voglio affrontare con te l’area numero due, quella più importante, quella della Pianificazione.
Si tratta di una zona dove non c’è niente di urgente ma non per questo meno rilevante.
Qua dentro troviamo tutto quello che non scadrà domani o domani l’altro, tutto ciò che ha tempi anche incredibilmente lunghi… anni o persino tutta la nostra intera vita.
Qua dentro ci sono le cose che vogliamo davvero e che proprio per la loro importanza devono essere decise e programmate.
Rientrano in quest’area ad esempio i corsi di formazione, quali che essi siano.
Dedicare del tempo ai propri figli, ai propri compagni e alle persone care, seguire dei corsi relativi a pratiche sportive sono esempi di attività rilevanti, ma non urgenti.
Per quanto siamo così poco abituati a pianificare è proprio quest’area, questa zona che si sviluppa nel medio/lungo termine, ad avere un forte impatto sulla qualità della nostra vita.
In questa zona ci sono tutte quelle attività che ci danno soddisfazione, che ci fanno migliorare e sentire migliori.
È un’area che richiede determinazione, costanza, sacrifici e forza di rialzarsi quando si cade.
Ma allora perché dovremmo sostare molto di più in quest’area?
Perché tutti gli sforzi profusi sono ampiamente ricompensati dal profondo senso di appagamento.
Ed è proprio a quest’area a cui dobbiamo dedicare buona parte del nostro tempo.
Più riusciamo a rimanerci, migliori saranno i risultati.
Non solo, eviteremo anche di gestire obiettivi diventati nel frattempo urgenti, con la conseguenza che ci troviamo nuovamente a gestire e a vivere le situazioni stressanti dell’area 1.
Una vita strettamente legata al senso di urgenza
Possibile essere sempre di corsa?
Se rifletti bene avrai modo di constatare che si tende a vivere una vita strettamente legata al senso di urgenza, relegando in secondo piano ciò che è realmente importante per noi.
Possiamo dire che tendiamo a vivere in reazione alle cose e agli eventi senza soffermarci su cosa invece desideriamo.
Se non ci prendiamo del tempo per capire e chiarire a noi stessi cosa vogliamo sarà difficile dedicare i “giusti” tempi alle varie aree.
La maggior parte delle persone tende a spostarsi dall’area 1 alla 3.
Sono entrambe aree che non includono ciò che ci sta a cuore.
Se poi aggiungiamo una corposa sessione all’interno dell’area 4, è facile capire come il tempo che dedichiamo all’area più importante, la 2, diventi un qualcosa di estremamente marginale.
Siamo, ahimé, abituati a vivere in reazione agli aventi e a programmare poco, molto poco della nostra vita.
Lo siamo talmente che non ci facciamo più caso.
Le reali priorità nella vita: 4 semplici azioni per gestire al meglio il tempo
1) Le tue azioni in quali delle 4 aree si trovano?
Facciamo un veloce esercizio insieme.
Prendi un foglio di carta e disegna una croce.
Si formano così quattro aree come nella matrice poco sopra riportata.
Abbiamo quindi la zona della Pressione, della Pianificazione, dell’Insoddisfazione e della Distrazione.
Percorri con la mente la tua giornata tipo e disponi le tue azioni giornaliere e settimanali nelle relative aree.
Non limitarti a pensarle, scrivile.
È un piccolissimo sforzo ma che ti sarà di grande utilità.
Una volta fatto avrai sotto gli occhi uno schema molto importante sull’utilizzo del tempo all’interno delle tue giornate.
Ti sembrerà un’affermazione un poco azzardata, ma non è così: su quel foglio c’è “tutta” la tua vita.
Quante e quali azioni sono finite nelle varie aree?
In base a quanto ci siamo detti sopra puoi facilmente capire adesso se stai vivendo una vita di qualità oppure possiamo decisamente migliorarla.
L’area numero 2, quella della Pianificazione, è quasi vuota?
L’area 4, la zona delle Distrazioni, trabocca di attività?
Troppo spesso ti trovi a gestire situazioni urgenti ma non importanti?
Adesso è il momento giusto per decidere di cambiare le cose.
2) Definisci obiettivi, scopi e priorità
Spesso purtroppo vengono confusi ed usati in maniera impropria.
Importante quindi capire esattamente quale sia il loro significato per aiutarci ad identificare quali siano le reali priorità della vita.
L’obiettivo è dato dalla meta che vuoi raggiungere, il posto che vuoi conquistare, lo scopo è invece il motivo per cui vuoi farlo.
“Voglio ricevere una promozione a lavoro in modo da garantire un futuro migliore ai miei figli.”
In questo esempio troviamo come obiettivo un aumento in busta paga e come scopo la possibilità di aiutare economicamente i propri figli.
Come vedi sono le due facce di una stessa medaglia.
Adesso devi prestare molta attenzione alle priorità.
Se queste infatti non sono ben delineate e chiare, c’è il rischio che i tuoi sforzi passino da un obiettivo all’altro in base alla priorità del momento generando un enorme spreco di risorse e tempo.
3) Trova del tempo
L’unico modo per racimolare un po’ di tempo è recuperarlo da quelle attività che riflettendo bene non sono poi così rilevanti.
Diminuire drasticamente il tempo che consumi nell’area 4, in quella della Distrazione, è un’azione immediata, efficace e alla portata di tutti.
Potrai decidere di ridurre le ore che passi a controllare le mail sullo smartphone, le notifiche dei social network, le ore al telefono a favore di qualcos’altro che possa invece migliorare la qualità della tua vita.
Come dici? C’è un corso che avresti voluto fare ma hai sempre accantonato perché non hai tempo?
Bé, forse il tempo ce l’hai, ma non lo sfrutti al meglio.
“Non dire di non avere abbastanza tempo. Hai esattamente lo stesso numero di ore al giorno che sono state date a Helen Keller, Pasteur, Michelangelo, Madre Teresa, Leonardo da Vinci, Thomas Jefferson e Albert Einstein.” (H. Jackson Brown Jr.)
4) Impara a dire “NO”
Via via che si affacciano alla porta nuove situazioni non rilevanti devi imparare a dire di no e a delegare ciò che ritieni possibile.
Fare la spesa tre volte a settimana è davvero importante?
Pulire a fondo la casa due volte a settimana è davvero importante?
Passare svariate ore con il dito sullo smartphone è davvero un’azione rilevante?
Passare ogni sera un paio d’ore alla televisione è davvero appagante nel medio e lungo periodo?
E l’elenco continua…
Per concludere
Vorrei con quest’articolo ricordare a me e a tutti noi l’importanza di ciò che riteniamo realmente rilevante.
Dobbiamo evitare di essere schiavi dell’urgenza.
Se non si tratta di eventi importanti dobbiamo dare loro il giusto peso, cercando di mantenere il nostro focus sugli obiettivi e sugli scopi che ci siamo dati, avendo sempre ben chiaro quali sono le nostre priorità.
Articolo Le reali priorità nella vita – Immagini pubblico dominio
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Grazie Marco, ottimi consigli, ne avevo proprio bisogno!
Ciao Danny e grazie del tuo riscontro.
Continua a seguirmi.
Ti auguro il meglio!
Ciao Marco, scusa la domanda, ma trovo veramente utilissimi i tuoi consigli, tu sei psicologo o pratichi psicoterapia individuale? Se si come è possibile mettersi in contatto con te? Ciao danny
Ciao Danny!
Mi fa davvero molto piacere il tuo riscontro positivo sui miei articoli.
Per quanto riguarda la tua domanda: non sono psicologo, niente di tutto ciò. Sono solamente appassionato a tutti quegli argomenti strettamente legati al nostro benessere e alla nostra crescita.
Ti lascio comunque il mio indirizzo mail [email protected] se ti va di fare due chiacchiere.
Se cerchi qualcuno con profili come quelli da te indicati non sono io 🙂
Ti auguro il meglio! A presto.
Beh grazie comunque Marco, stai facendo un buon lavoro per far del bene agli altri. .. Buona continuazione!