Il sorriso: perché è importante?
Perché è molto importante il sorriso?
Partiamo dall’affascinante storia del Sig. Schwab che pur essendo un comune mortale aveva comunque un potere, quello del sorriso.
Nel 1921 la United States Steel Company, la più grande azienda americana produttrice di acciaio, mise a capo del proprio impero il Sig. Charles M. Schwab.
Il signor Schwab aveva solo trentotto anni e non aveva particolari doti o conoscenze nel campo della produzione d’acciaio.
Nonostante questo fu il primo americano a guadagnare uno stipendio da capogiro.
Stiamo parlando di 1 milione di dollari l’anno.
Il sorriso: perché è molto importante?
Charles Schwab non guadagnava questa cifra astronomica per le sue competenze tecniche ma per un’incredibile efficacia nel gestire le persone: “ci sapeva fare”.
Era solito dire che la capacità di sorridere ci permette di mettere a proprio agio gli altri; non solo, è anche molto contagiosa.
Un altro aspetto rilevante è che il sorriso, come altre espressioni facciali, ci consente di comunicare con gli altri prima che si possa farlo verbalmente: sono i nostri volti a farlo, la nostra mimica facciale.
Ecco il motivo per cui una certa espressione, come un volto sorridente, è capace di comunicare molte più informazioni delle parole.
Il sorriso e 1 milione di dollari
Quello di Schwab non è un caso isolato.
Le persone che tendono a sorridere hanno un significativo valore aggiunto da mettere sul proprio tavolo delle competenze.
Quanto successo alla United States Steel Company ci fa capire che ci sono realtà disposte a pagare più per questa capacità che per qualunque altra.
Insieme ad altre qualità quella del sorridere aveva permesso a persone come il signor Schwab di avere accesso a porte che altrimenti avrebbero trovato chiuse.
Chi lo aveva assunto era ben consapevole di quanto il sorriso sia capace di instaurare, all’interno delle relazioni sociali, preziosi coinvolgimenti.
Perché voglio parlarti della capacità di sorridere?
Perché purtroppo molti non non lo fanno.
Pensa a quante persone conosci che tendono a sorridere poco o a non farlo affatto.
Si tende a perdere questa capacità perché a volte ci imbattiamo in eventi che tendono a portarcela via e perché dopotutto non la riteniamo poi così importante per il nostro benessere.
Ecco che, portando avanti un atteggiamento di questo tipo, si tende a perdere l’abitudine a sorridere e a far sorridere.
Sorriso sì ma genuino
Il sorriso in persone come Schwab ruota attorno a una caratteristica particolare, non sempre facile da trovare: è genuino, spontaneo e cordiale.
Niente sorrisi falsi o di circostanza, ma quel sorriso che mette a proprio agio le persone perché dice loro: “Ciao, sono sinceramente contento d’incontrati! Da questa conversazione, indipendentemente dall’esito, ne usciremo arricchiti entrambi!”
È quel sorriso incredibilmente contagioso che ha un duplice effetto dato che fa star bene sia chi lo regala sia chi lo riceve.
Questo tipo di sorriso viene definito “sorriso Duchenne” in onore del neurologo francesce Duchenne de Boulogne.
Lo studioso, attraverso l’uso di campi elettrici, scoprì che i sorrisi risultanti dalla vera felicità coinvolgono non soltanto i muscoli della bocca ma anche quelli degli occhi.
Questo sorriso è quello infatti che coinvolge anche lo sguardo, che a lungo andare è l’ origine delle odiose “zampe di gallina”.
Come vedi dovremmo riconsiderare l’importanza di queste piccole rughe che dovrebbero invece ricordarci che sono il risultato di innumerevoli, incantevoli e contagiosi sorrisi.
Questi piccoli muscoli che ci fanno “sorridere con gli occhi” sono molto difficili da controllare volontariamente, ecco il motivo per cui tale sorriso viene considerato autentico, genuino.
“Ci sono persone che sorridono sempre: di primo mattino, quando vanno al lavoro, durante una conversazione, nelle ore di riposo, quando salutano o sono sedute a tavola con la famiglia. Altre invece mostrano sempre la faccia cupa e non si rendono conto che il giorno più sprecato è proprio quello in cui non hanno mai sorriso.” Romano Battaglia, Silenzio, 2005
Scrivere questi articoli richiede tempo e se apprezzi tutto questo lavoro ti chiedo il piacere di condividere questo articolo sul sorriso cliccando sui bottoni social. Grazie!
Quante volte sorridiamo?
Prova a riflettere su quante volte mediamente ti capita di sorridere?
Per quanto tempo lo fai?
Si tratta di eventi sporadici oppure no?
Ripercorri velocemente la tua giornata tipo e rispondi sinceramente a te stesso.
Che risposta ti sei dato?
Sorridere: un processo che si autoalimenta
Un’azione ripetuta tende ad autoalimentarsi.
Partendo da questo importante aspetto ti invito a prenderti un impegno settimanale, quello di sorridere.
Vedrai che il potere del sorriso darà i suoi frutti.
Probabilmente pensi che sia un rimedio spicciolo, di poco conto.
Io non credo ci sia niente di sciocco e banale nel ricordarsi quanto sia bello sorridere e per imparare a farlo più spesso non esiste ricetta migliore che l’esercizio.
Quelli che pensano che sia sciocco sono proprio coloro che ne trarrebbero maggior vantaggio.
Quando ti alzi la mattina sta a te decidere se vuoi sorridere alla giornata che ti aspetta oppure tenere il muso fintanto non tornerai nuovamente a letto la sera.
Quando si presenta l’occasione di sorridere fallo e basta.
Inizialmente potrà apparirti un gesto poco naturale ma vedrai come di lì a breve diventerà un sorriso davvero autentico.
Sì, è così, perché avrai imparato a sorridere.
Non perdere alcun momento per un sorriso e vedrai che questo tuo atteggiamento diventerà ben presto il tuo biglietto da visita.
Saluta, conversa, incontra gli altri sempre con il tuo sorriso sincero.
Rimarrai stupito di come potrà ripercuotersi sulla tua felicità perché ti farà stare bene e farà stare bene anche tutti coloro che ti circondano e che avranno il piacere di avere a che fare con te.
Le persone ti cercheranno perché hanno bisogno di te e del tuo sorriso.
Pensa a come ti fa stare bene quando in mezzo a tanta gente cupa, scontrosa, irascibile, con il giramento di…, trovi qualcuno che riesce ad illuminarti la giornata con il suo sorriso.
Il sorriso è come un raggio di sole
Si dice che il potere del sorriso sia come un raggio di sole tra le nuvole: per quanto banale, non non c’è immagine migliore per spiegare il potere del sorriso, di questo semplice gesto.
Non è semplice da mettere in pratica dato che la società sembra premiare l’aggressività, l’egoismo e la prevaricazione.
A maggior ragione il potere del sorriso farà la differenza!
Fai caso a quante situazioni, a quanti attimi ti sei lasciato sfuggire senza afferrarli, senza un sorriso.
Pensa ai sorrisi mancati con i tuoi colleghi, con il tuo partner, con i tuoi genitori, con i tuoi figli, con persone che hai incontrato per dieci minuti e che probabilmente mai rivedrai.
Il potere del sorriso è un potentissimo boomerang che prima o poi torna indietro, sempre.
Nessuno è immune al potere del sorriso: a questo magico biglietto da visita.
Ricorda che ognuno di noi vuole circondarsi di persone capaci di farci stare bene, vogliamo avere a che fare con persone socievoli, disponibili, cordiali ed affabili.
Nessuno ama trovarsi di fronte musoni, persone scontrose o che hanno dimenticato il valore del sorriso, persone che con il passare degli anni sono diventate detentori dell’incapacità appresa di sorridere.
Il potere del sorriso e la fisiologia
Quando ridi il tuo corpo risponde energicamente a tale stimolo ecco perché il sorriso ha effetti che si ripercuotono in maniera così importante sulla tua fisiologia.
Pensa a come ti muovi, a come cammini, quando sei sotto l’effetto di un sorriso!
Ho scritto “sotto l’effetto di un sorriso” non a caso.
Devi sapere infatti che ogni volta che ridi vengono prodotti nel lobo anteriore dell’ipofisi dei neurotrasmettitori endorfinici capaci di coinvolgere in una frazione di secondo ogni centimetro del tuo corpo.
Le endorfine sono importantissime sostanze chimiche organiche dotate di una potente attività analgesica ed eccitante; per darti un’idea del loro potere sappi che vengono paragonate alla morfina e ad altre sostanze oppiacee.
Se sorridere ha effetti positivi sulla tua fisiologia ricordati che il non sorridere ha effetti invece negativi.
Per concludere
Il sorriso ha effetti concreti sul tuo benessere, sulla vita di tutti i giorni: a lavoro, in famiglia, con gli amici e con gli sconosciuti.
Sorridere mette di buon umore noi e chi ci circonda e rende le nostre giornate molto più produttive.
Chiunque si avvicini a persone capaci di sorridere non potrà fare a meno di essere coinvolto dal benessere sprigionato dal sorriso.
La mattina quando esci di casa non devi far altro che sorridere e la giornata sarà decisamente migliore per te e per gli altri di come sarebbe stata.
Inizia con un primo sorriso e s’innescherà un importante “effetto valanga”.
A questo punto non ti resta che sfruttarlo perché sorridere strapperà via da te e dagli altri quel velo di tristezza e malinconia che a volte tende ad offuscare la vita delle persone.
Articolo Il Sorriso perché è importante – Foto tratta da Pixabay
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