Racconti brevi per l’anima e per la mente

Racconti brevi per l'anima e la mente - uym

Racconti brevi per l’anima e per la mente. Ho selezionato per te 4 racconti brevi sui quali è opportuno riflettere.

Sono racconti che vogliono ricordarci come le cose difficilmente sono come appaiono e come a volte gli obiettivi che ci diamo, anziché renderci felici, ci allontanano proprio dalle cose più importanti. Sono racconti brevi che ci aiutano a rammentare che anche il singolo individuo, proprio come me e te, può fare la differenza.

Ti lascio a questi racconti brevi per l’anima e per la mente e se vorrai condividerli con le persone a te care utilizza i bottoni del tuo social preferito.

 

Racconti brevi per l’anima e la mente

 

1) Racconti brevi – L’apparenza inganna

Tra i racconti brevi ne ho scelti uno che ci ricorda di come a volte le cose non sono così come sembrano. A volte la spiegazione è diversa, è inaspettatamente diversa.

 

Racconti Brevi -L'apparenza inganna - le 2 mele

Racconti Brevi -L’apparenza inganna – le 2 mele

Seduta in ginocchio sulla sedia si allungò ulteriormente sul tavolo per afferrare la frutta all’interno del contenitore.

Con in mano due lucide mele rosse si rimise composta a sedere.

Mentre la bambina si stava già pregustando il dolce sapore dei frutti entrò in cucina la mamma che volgendole un sorriso le chiese: “Amore mio, potresti darmene una? Così mi siedo di fianco a te e facciamo merenda insieme.”

La piccola guardò sua madre per qualche secondo per poi mordere inaspettatamente prima una mela e poi rapidamente l’altra.

La mamma sentì il sorriso sincero congelarsi e tramutarsi in dispiacere, delusione.

La bambina scese dalla sedia e consegnandole una delle due mele morse le disse: “Mamma, questa è per te. E’ quella più dolce!”.

 

Gli specchi dovrebbero pensare più a lungo prima di riflettere. (Jean Cocteau) Click to Tweet

 

Facciamo molta attenzione a ciò che appare in superficie e a come lo interpretiamo perché… è molto probabile che ci stiamo sbagliando. Questo ci porta ad una sola conseguenza: prendere decisioni che poggiano su informazioni errate.

 

 

2) Racconti brevi – Il Pescatore e il Laureato

Tra i racconti brevi ne ho selezionato uno che vuole ricordarci il senso della vita. Non so se riuscirà a farlo ma una volta letto sicuramente saremo portati a vedere le cose in maniera differente.

 

Racconti brevi - il pescatore e il laureato

Racconti brevi – il pescatore e il laureato

Sul molo di un piccolo villaggio messicano un turista americano si ferma e si avvicina a una piccola imbarcazione di un pescatore del posto.

“Buongiorno e complimenti per il pesce. Bello e freschissimo! Mi tolga una curiosità quanto tempo le occorre mediamente per pescarlo?”

Il pescatore risponde: “Dipende dalle giornate ma direi non molto tempo.”

Turista: “Ah… ma allora mi tolga una curiosità perché non ne pesca di più?”

Il messicano gli spiega che quella modesta quantità è esattamente ciò di cui ha bisogno per soddisfare le esigenze della famiglia.

Il turista rimane incuriosito dalla risposta: “Ma come impiega allora il resto del suo tempo?”

Il pescatore: “La mattina mi alzo con comodo, esco con la braca e pesco un po’. Poi rientro e gioco con i miei bimbi e faccio la siesta con mia moglie. La sera vado al villaggio, ritrovo gli amici e beviamo qualcosa insieme. Poi suono la chitarra, canto qualche canzone e così via trascorrendo appieno la vita.”

Allorché il turista non riesce a trattenersi: “Guardi, non voglio intromettermi ma… io sono laureato ad Harvard e posso darle utili suggerimenti su come migliorare questa situazione. Prima di tutto dovrebbe rimanere in mare più a lungo. Si alzi prima e sfrutti pienamente la giornata. Il tempo è un fattore chiave in ogni business. Così facendo avrebbe modo di pescare molto ma molto di più. Con tutto il pescato potrebbe fare ottimi affari. Potrebbe vendere così la sua barca e comprarne una più grossa. A questo punto con una barca più capiente potrebbe pescare più pesce e quindi ottenere ancora più soldi dalla vendita del pescato. Con tutti i nuovi introiti acquisterebbe ancora un’altra barca e poi un’altra ancora. Mi sta seguendo vero? Capisce bene che così facendo avrebbe a disposizione un un’intera flotta pronta a pescare talmente tanto pesce che adesso non può neppure immaginare. Adesso mi segua bene nel ragionamento. Quando il volume di pesca raggiungerà certi quantitativi potrà addirittura venderlo alle industrie della lavorazione del pesce e non sarà più necessario vendere alle singole persone che passano lungo il molo. Pensi che potrà persino aprire una ditta tutta sua. Bello vero? A questo punto potrebbe trasferirsi a Mexico City o a Los Angeles o chissà magari a New York. Da lì potrà dirigere una grande azienda.”

Il pescatore lo interrompe: “Capisco ma… quanto tempo ci vorrebbe per raggiungere tutti questi obiettivi secondo lei?”

E il turista: “Non pochi… ma sarebbe un interessante percorso di crescita rispetto alla situazione attuale. Io stimerei una ventina d’anni.”

Il pescatore allora chiede incuriosito: “Capisco. E dopo?”

Turista: “Proprio a questo punto volevo portarla con il mio ragionamento. Adesso arriva il bello. Quando i suoi affari avranno raggiunto grandi volumi potrà vendere tutto e guadagnare miliardi.”

E il pescatore:“Addirittura miliardi? E poi?”

“E poi mi chiede?” replica il turista con soddisfazione a conclusione del suoi consigli. “Finalmente potrà ritirarsi dagli affari e andare in un piccolo villaggio vicino alla costa, dormire fino a tardi, giocare con i suoi bimbi, pescare un po’ di pesce, fare la siesta, passare le serate con gli amici bevendo qualcosa, suonare la chitarra e trascorrere appieno la vita.”

 

Ho commesso il peggior peccato che uno possa commettere: non sono stato felice. (J.L. Borges) Click to Tweet

 

Mi ha colpito molto questo racconto breve perché in maniera concreta ci ricorda quanto spesso, pur proclamando di cercare la Felicità, pare che la rifuggiamo.

 

 

3) Racconti brevi – I due Lupi

Tra i racconti brevi ne ho scelto uno che riguarda le emozioni che proviamo e come le gestiamo.

 

Racconti brevi - I Due Lupi - uym

Racconti brevi – I Due Lupi – uym

Un anziano Apache stava insegnando ai suoi nipotini alcuni importanti aspetti della vita.
Egli disse loro: “Dentro di me infuria una lotta. E’ una lotta terribile fra due lupi.”

I nipotini sussurrarono all’unisono impressionati dalle parole del nonno.

“Un lupo rappresenta la paura, la rabbia, l’invidia, il dolore, il rimorso, l’avidità, l’arroganza, l’autocommiserazione, il senso di colpa, il rancore, il senso d’inferiorità, il mentire, la vanagloria, la rivalità, il senso di superiorità e l’egoismo.”

I nipotini ascoltavano con grande interesse il racconto senza distogliere lo sguardo dagli occhi dell’anziano.

“L’altro lupo rappresenta invece la gioia, la pace, l’amore, la speranza, il condividere, la serenità, l’umiltà, la gentilezza, l’amicizia, la compassione, la generosità, la sincerità e la fiducia. Questa stessa lotta si sta svolgendo anche dentro di voi e in ogni altra persona.”

I nipoti rifletterono su queste parole per un po’ e poi uno di essi chiese: “Nonno, quale dei due vincerà?”

L’anziano rispose con estrema semplicità: “Quello che nutri.”

 

L’aspetto delle cose varia secondo le emozioni; e così noi vediamo magia e bellezza in loro, ma, in realtà, magia e bellezza sono in noi. K. Gibran Click to Tweet

 

Uno degli aspetti più difficili da tenere sotto controllo è la capacità di gestire gli stati d’animo negativi. Questi impattano sul nostro benessere, sulla nostra felicità e su quella delle persone che ci circondano. Gli stati d’animo negativi ci tolgono forza, la voglia di fare e rendono ogni nostro movimento, ogni nostra decisione una sofferenza.

Imparare a gestire gli stati d’animo negativi può davvero cambiarti la vita. Prova solo a immaginare la differenza tra chi vive principalmente emozioni positive e coloro che trascorrono buona parte della propria esistenza sopraffatti da stati emotivi negativi.

Dovremmo vedere la nostra mente come un giardino e sta a noi quindi decidere di quali semi prenderci cura. Se annaffiamo ogni giorno il rimorso e il senso di colpa così come l’ansia e la preoccupazione non dobbiamo poi meravigliarci se il nostro benessere risulti essere fortemente compromesso. Togliamo invece le erbacce e prendiamoci cura delle altre piante: serenità, umiltà, gentilezza, amore e compassione. Facciamo in modo che il nostro giardino sia il nostro piccolo paradiso.

 

 

4) Racconti brevi – Il Bambino e le Stelle marine

Tra i racconti brevi ne ho inserito uno che vuole ricordarci che i cambiamenti richiedono un ingrediente speciale: il coraggio.

Racconti brevi per l'anima e la mente - Stella marina - uym

Racconti brevi per l’anima e la mente – Stella marina – uym

Una tempesta terribile si abbatté sul mare.
Lame affilate di vento gelido trafiggevano l’acqua e la sollevavano in ondate gigantesche che si abbattevano sulla spiaggia come colpi di martello o come vomeri d’acciaio. Aravano il fondo marino scaraventando le piccole bestiole del fondo, crostacei e piccoli molluschi, a decine di metri dal bordo del mare.

Quando la tempesta passò, rapida come era arrivata, l’acqua si placò e si ritirò.

Ora la spiaggia era una distesa di fango in cui si contorcevano nell’agonia migliaia e migliaia di stelle marine rimaste intrappolate. Erano tante che la spiaggia sembrava colorata di rosa.
Il fenomeno richiamò molta gente da tutte le parti della costa. Arrivarono anche varie troupe televisive per filmare quanto accaduto.

Le stelle marine erano quasi immobili. Stavano morendo.
Tra le numerose persone che affollavano la spiaggia c’era anche un bambino che, stringendo forte la mano del padre, fissava con gli occhi pieni di tristezza le piccole stelle di mare.

Tutti stavano a guardare e nessuno faceva niente.

All’improvviso il bambino lasciò la mano del padre, si tolse le scarpe e le calze e corse sulla spiaggia. Si chinò, raccolse con le piccole mani tre piccole stelle di mare e, sempre correndo, le portò nell’acqua. Poi tornò indietro e ripeté l’operazione.
Dalla balaustra di cemento, un uomo lo chiamò: “Ma che fai ragazzino?”

“Ributto in mare le stelle marine. Altrimenti muoiono tutte sulla spiaggia.” – rispose il bambino senza smettere di correre.

“Ma ci sono migliaia di stelle marine su questa spiaggia: non puoi certo salvarle tutte. Sono troppe!” – gridò l’uomo. “E pensa che questo succede su centinaia di altre spiagge lungo tutta la costa! Non puoi cambiare le cose!”

Il bambino rimase un attimo immobile a quelle parole. Subito dopo sorrise, si chinò a raccogliere un’altra stella di mare e gettandola in acqua rispose: “Ho cambiato le cose per questa qui”.

L’uomo rimase un attimo in silenzio, poi si chinò, si tolse scarpe e calze e scese in spiaggia. Cominciò a raccogliere stelle marine e a buttarle in acqua. Un istante dopo scesero due ragazze ed erano in quattro a buttare stelle marine nell’acqua.

Qualche minuto dopo erano in cinquanta, poi cento, duecento, migliaia di persone lungo la costa che buttavano stelle di mare nell’acqua.

 

A volte il coraggio di iniziare è l’unico ingrediente segreto necessario per cambiare le cose. 

 

Non avere mai paura di tentare qualcosa di nuovo. Ricorda: dei dilettanti costruirono l’arca mentre il Titanic fu costruito da professionisti. (Dave Barry) Click to Tweet

 

 

 

Per concludere

Ho voluto condividere questi 4 racconti brevi perché sono storie che con semplicità (non superficialità) toccano argomenti con i quali abbiamo a che fare ogni giorno. Le storie possono emozionare e quando questo succede il messaggio in esse contenuto arriva dritto al cuore e alla mente.

Poi come al solito sta a noi decidere cosa fare di quel messaggio: lo possiamo lasciare andare o farlo nostro.

 

Firma Marco Little UYM

Articolo Racconti Brevi per l’anima e la mente – Immagini di pubblico dominio

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4 commenti
      • Pierfilippo
        Pierfilippo dice:

        Quello delle mele mi ha stupito notevolmente. Mi ha sorpreso. Ho esperienza di non dar senso alle apparenze ma possono ancora capitare casi particolari.
        Quello sul pescatore mi pare un po’ una favoletta anche se bisogna capire il peso che va dato alle cose.
        Quello sui lupi mi pare un po’ troppo “metafisico”.
        Quello sulle stelle marine invece propone situazioni quasi all’ordine del giorno. Spesso ci diciamo “il mio contributo non farà certo cambiare le cose” e ci fermiamo qui. Però qualche volte bisognerebbe provarci.

        Rispondi
        • Marco Cammilli
          Marco Cammilli dice:

          Il racconto del pescatore e del laureato è sicuramente un racconto scritto a tavolino ma nonostante questo l’ho trovato molto profondo. Spesso tendiamo a lavorare per accumulare il superfluo confondendo tutto questo per felicità.
          Dovremmo invece lavorare per vivere senza inseguire il solo piacere. Questo perché ci porta a spendere tutte le nostre energie e il tempo prezioso su una strada sbagliata, una strada che ci allontana sempre più da ciò che invece vorremmo: la Felicità.
          Questo è il mio pensiero.
          A presto.

          Rispondi

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