Intervista a Riccardo Esposito
Ho avuto il piacere d’intervistare Riccardo Esposito, webwriter e blogger freelance di successo.
Ho conosciuto Riccardo tramite il suo blog MySocialWeb e sono rimasto colpito dalla qualità dei contenuti e dal modo con cui riesce a “parlare” ai lettori.
Ho posto a Riccardo Esposito varie domande perché voglio capire concretamente in che modo è possibile sviluppare un’idea e trasformarla in qualcosa di vincente.
Ecco l’intervista in esclusiva per i lettori di UpgradeYourMind.
Intervista a Riccardo Esposito
1) Quel primo incontro con…
Marco: In che modo e quando il Web è entrato a far parte del tuo lavoro e della tua vita?
Riccardo: Ciao! Mi presento: Riccardo Esposito, webwriter e blogger freelance.
Nel lontano 1999, quando arrivò la connessione a scuola. Abitavo a Capri e il web è sempre stato un miraggio, la tecnologia non aiuta i luoghi remoti.
E all’epoca Capri era un luogo remoto. Però un giorno l’istituto commerciale che frequentavo sorprese tutti: nell’aula computer c’era internet.
La prima cosa che feci? Scaricai insieme al mio amico bassista tutto lo scibile musicale. All’epoca suonavo in un gruppo e gli spartiti si vendevano a caro prezzo (40.000 lire per ogni album). Così consumammo il toner della stampante in poche ore.
Da quel momento il web è sempre stato presente nella mia vita, e ancora oggi mi regala tante sorprese.
2) Il Web era un territorio fertile
Marco: Come e quando hai capito che il Web sarebbe stato il percorso giusto da seguire e cosa te lo rendeva così appetibile rispetto ad altri progetti?
Riccardo: Durante il periodo universitario il mio obiettivo era semplice: comunicare quello che avevo in testa.
E il web era territorio fertile. Anche in questo caso ho dovuto attendere l’arrivo della linea a casa. ma questa volta ero a Roma, in un appartamento da fuorisede.
Oggi è cosa comune avere la connessione a internet, nel 2006 no.
Però riuscimmo a imporci e così aprii il mio primo blog: My Research, un diario nel quale segnare gli articoli accademici e le ricerche che portavo avanti con la cattedra di antropologia.
Nel 2008 ho iniziato a lavorare per una web agency di Capri e MyResearch è diventato My Social Web.
3) Il tarlo del dubbio
Marco: Durante lo sviluppo del tuo progetto hai mai avuto dubbi o ripensamenti.
Ti ha mai sfiorato il pensiero “Forse ho fatto la scelta sbagliata.”
Riccardo: Beh, capita. Anche nell’ultimo periodo ho pensato di investire i miei risparmi in un progetto diverso.
Poi ci penso, mi guardo indietro e ragiono sul lavoro svolto.
Sulla fatica che ho fatto per raggiungere i traguardi. In effetti non ho fatto la scelta sbagliata, ogni giorno lavoro con tutto ciò che mi dà soddisfazione.
Quindi sono felice, ecco. Ma devo cambiare, evolvermi. Altrimenti mi annoio.
4) Un ingrediente fondamentale per comunicare
Marco: Da lettore del tuo blog vorrei conoscere quali sono gli ingredienti imprescindibili che utilizzi per rendere i tuoi articoli così interessanti, pratici e utili.
Riccardo: Sai cosa? Devi solo essere te stesso.
Devi scrivere quello che pensi, quello che credi. Così, senza filtri. Senza pensare: “Ah, ma forse qualcuno giudicherà quello che ho scritto”.
Lo farà comunque, nel bene o nel male.
Ma se ti allinei alla massa sei finito. Nessuno ti riconoscerà, non potrai fare la differenza perché sei uguale.
Simile a tutto ciò che è già stato visto, pensato, espresso e pubblicato.
Quindi devi andare dritto al sodo con le tue parole.
5) Le caratteristiche che portano al successo
Marco: Quali sono secondo te le principali 3 caratteristiche che ti hanno consentito di raggiungere la tua attuale indiscussa competenza sul mondo del web?
Ti dico solo questa perché in realtà è l’unica cosa che conta.
Dalla perseveranza sboccia il resto, la capacità di adattarti alle difficoltà e di superare gli ostacoli.
Anche la curiosità dipende dalla perseveranza perché se manca la continuità dell’azione non c’è gusto nella scoperta: diventa lettera morta, semplice attività ludica.
Ma se il gioco e il divertimento vengono ripetuti nel tempo, allora i risultati diventano degni di nota.
6) Guadagnare con un blog
Marco: Se i lettori di UpgradeYourMind volessero trasformare la loro passione, quale che sia, in una vera e propria attività sul web quali consigli daresti.
Guadagnare con un blog o un sito è ancora oggi una strada praticabile?
Riccardo: Io direi di puntare al concetto di inbound marketing.
Ci sono tanti modi per guadagnare con un blog, ma solo la community ti dà dei vantaggi nel tempo.
Solo se crei contenuti di qualità puoi trasformare il tuo blog in una fonte di reddito anche se fai 200 visite al giorno.
Per guadagnare con i banner o con AdSense devi generare un traffico ciclopico, ma se punti sull’inbound marketing – sul farti trovare nel momento in cui le persone hanno bisogno di te – puoi monetizzare anche con la nicchia.
Ti do un consiglio: leggi questa guida di My Social Web che elenca tutte le soluzioni per guadagnare con il blog.
7) La fiducia nelle nostre capacità
Marco: Spesso mostriamo scarsa fiducia in noi stessi e questo ci porta a pensare “Questa cosa non fa per me.”
Cosa vorresti dire a tutti coloro che hanno questo pensiero?
Riccardo: Non voglio alimentare false aspettative, non voglio neanche tarpare le ali.
Dico questo: prova, riprova, non demordere.
Fallo con criterio, senza improvvisare. Studia e investi in formazione.
Poi prendi una decisione: le cose funzionano? Forse questa cosa veramente non fa per te.
Ma d’altro canto ci sono ambiti che non ci appartengono. Io, ad esempio non potrei mai lavorare con i numeri.
Io odio i numeri.
8) Affrontare i problemi lungo il cammino
Marco: Ti è mai capitato di trovarti ad affrontare problemi rilevanti e inaspettati?
La tua esperienza quale atteggiamento suggerisce quando ci troviamo davanti a ostacoli apparentemente insormontabili?
Riccardo: Gira intorno all’ostacolo.
Se non riesci a superarlo faccia a faccia trova delle strade alternative.
Oppure torna indietro, prepara la tua risposta e affronta di nuovo lo scoglio.
In qualche caso, però, è meglio mollare la presa: tutto dipende da cosa conviene fare in una determinata situazione.
Alcuni ostacoli sono insormontabili, o almeno l’impegno necessario per superarli è così grande che conviene fare diversamente.
Altri invece sono impossibili solo dal nostro punto di vista.
Quindi conviene cambiarlo e valutare. Insomma, sulla carta sembra facile ma è tutto dannatamente difficile.
La parola d’ordine è fluidità.
9) Disciplina e attività sportiva
Marco: Qual è il rapporto che c’è tra te e l’attività fisica?
Pensi che lo sport possa influire anche su altri aspetti della nostra vita, compresa quella lavorativa?
Riccardo: Oh, per me l’attività fisica è decisiva.
Riesco a superare alcune giornate solo perché a un certo punto mi chiudo in palestra e martello sul sacco pesante.
Sono allenatore di Muay Thai, la disciplina e l’esercizio fanno parte della mia giornata.
Così come la resistenza e la pace interiore che sa darti una disciplina marziale.
Imparare a respirare: questa è la prima cosa che facciamo e la più difficile da apprendere.
10) La macchina del tempo
Marco: Se avessi a disposizione una macchina del tempo la utilizzeresti per tornare all’inizio del tuo percorso professionale?
Cosa faresti di diverso o cosa lasceresti perdere?
Riccardo: Guarda, io passo e vado avanti.
Tornare indietro per fare cosa?
La triologia “Back To The Future” ci insegna una cosa: non puoi modificare il passato senza conseguenze (a volte) devastanti per il presente.
Quindi, dato che sono soddisfatto a conti fatti, penso al futuro e ti dico: cambierò ancora molto della mia vita professionale.
Marco: Sfruttiamo ancora la macchina del tempo e facciamo un salto in avanti di 5 anni.
Cosa pensi starà facendo il Riccardo Esposito del futuro e quali mete avrà raggiunto?
Riccardo: Anche qui cambio le carte in tavola e rispondo con sincerità: me ne frego.
Nel senso che non posso fare programmi a lungo periodo.
Come suggerisce Keynes, nel lungo periodo siamo tutti morti. Forse lo sarò anche io, quindi ragiono così: faccio del mio meglio per organizzarmi la vita oggi.
O al massimo per i prossimi sei mesi. Ormai l’evoluzione è giornaliera, non puoi fare piani a lungo termine.
Comunque, se proprio devo farlo questo salto in avanti, tra 5 anni mi vedo in pensione. A Capri. Con un B&B da gestire.
11) Riccardo e la lettura
Marco: Qual è il tuo rapporto con i libri?
Quali sono i 3 libri che hanno segnato la tua crescita come persona e come imprenditore?
Riccardo: Il primo è “Le città invisibili” di Italo Calvino, il secondo è sicuramente “On The Road” di Jack Kerouac e il terzo lo lascio a “Fiesta!” di Hemingway.
Sono libri che raccontano storie nelle quali mi identifico, mi hanno aiutato a mettere nero su bianco la mia personalità.
Ti lascio anche un fuori programma: Etno Blogging, il mio secondo libro. Lo cito perché il lavoro che mi ha permesso di fondere il lavoro universitario con la pratica quotidiana.
12) Riccardo in una frase
Marco: C’è una frase, un aforisma che in qualche modo senti particolarmente tuo?
Riccardo: “Non ti curar di loro ma guarda e passa. Il sommo Dante era avanti.”
Per concludere
Riccardo, ti ringrazio per questa interessante intervista che hai voluto concedere a me e a tutti gli utenti di UpgradeYourMind.
Nelle tue risposte ho trovato molti spunti utili per proseguire questo percorso che io e miei lettori stiamo portando avanti: migliorare la qualità della nostra vita.
Non mi resta che consigliare a tutti di fare subito un salto sull’interessante blog di Riccardo Esposito: MySocialWeb.
Articolo Intervista a Riccardo Esposito
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È davvero incoraggiante e stimolante leggere di ragazzi che ce l’hanno fatta. I miei complimenti a Riccardo e anche a te Marco per l’intervista.
Condivido pienamente quello che scrivi Gianluca. Lo trovo anch’io davvero stimolante leggere di persone (come noi) che hanno voluto mettersi in gioco percorrendo un preciso percorso.
Ti ringrazio per aver lasciato il tuo commento.