Principio di Pareto: meno lavoro e più risultati

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Il Principio di Pareto ti farà vedere del cose in maniera decisamente diversa dal solito.

Siamo portati a credere che tanto più lavoriamo tanto maggiori saranno i risultati. Funziona realmente così? Non proprio. Avrai notato come molte delle nostre azioni impattino in maniera molto contenuta sui risultati complessivi. Il Principio di Pareto ci porta a riflettere su come stanno realmente le cose: il 20% dei nostri sforzi produce l’80% dei risultati.

Meno lavoro e più risultati con il Principio di Pareto!

Principio di Pareto: meno lavoro e più risultati 

 

Perché lavorare sodo per avere risultati mediocri? (Richard Koch) Click to Tweet

 

Questo Principio prende nome da Valfredo Pareto uno dei più importanti economisti italiani che alla fine dell’800, studiando la distribuzione della ricchezza, si accorse che la disuguaglianza dei redditi in una collettività, tendeva a rimanere costante nonostante cambiassero i regimi economici, politici e le forme di governo.

L’80% della ricchezza era posseduta dal 20% delle persone.

L’economista, allargando il campo di studi, scoprì come questa percentuale fosse applicabile in qualsiasi area. Valfredo Pareto aveva scoperto che il modello 80/20 presentava un andamento regolare. Le sue osservazioni lo portarono così a formulare una legge empirica conosciuta in tutto il mondo con il nome di Principio di Pareto:

 

la maggior parte degli effetti è dovuta ad un numero ristretto di cause.

 

Principio di Pareto: Vital few

Questo studio però rimase relegato al mondo accademico finché Joseph M. Juran non lo riprese formulando il principio dei “vital few” cioè delle poche cose realmente importanti. Per darti un’idea di chi sia questo signore posso dirti che è considerato un pioniere nell’ambito della Qualità Totale.

Nel 1954 Joseph M. Juran decise di recarsi in Giappone dove tenne importanti seminari per i top manager al fine d’insegnare loro l’importanza della contrapposizione tra i “pochi elementi essenziali” e i “molti ininfluenti”.

In pochi anni ci fu un vero boom che coinvolse anche America ed Europa. Negli anni ’60 un numero rilevante di grandi aziende aveva fatto proprio quella che è passata alla storia come la regola del 80/20.

Ciò che ha reso famoso tale principio è la sua capacità di poter essere applicato ad ogni aspetto della nostra vita.

Vediamo in che modo il Principio di Pareto, la regola del 80/20 ci può essere di grande aiuto.

 

Principio di Pareto: ragionare in termini di “squilibrio”

Principio di Pareto - 80_20 - UYM

Principio di Pareto – 80_20 – UYM

Siamo portati a pensare che il mondo sia regolato da un principio di equilibrio che possiamo esemplificare con: “se m’impegno per 50 sarò ricompensato con 50”.

Come avrai certamente constatato questa più che una regola è una percezione priva di ogni riscontro reale. Pensa quante volte a fronte di grandi sforzi i risultati siano stati assai scarsi. Spesso vero?

Dobbiamo quindi cambiare il nostro modo di pensare trasformandolo da una razionalità basata sull’equilibrio ad una regolata sullo squilibrio: 80/20 appunto.

Dobbiamo focalizzarci sul quel 20% dal quale dipende l’80% dei nostri risultati e del nostro benessere. In aree particolari? No, in qualunque.

Tieni presente che questi due valori, 80% e 20%, sono da considerarsi come indicativi e lo stesso Joseph Juran si esprimeva infatti con i termini “pochi elementi essenziali “ richiamando il 20% e con “molti ininfluenti” riferendosi all’80%.

 

 

Principio di Pareto e i rapporti interpersonali

Principio di Pareto - Rapporti Interpersonali - UYM

Principio di Pareto – Rapporti Interpersonali – UYM

Il 20% delle parole che pronunciamo costituisce l’80% di quanto recepito dal nostro interlocutore.

Il 20% delle amicizie su Facebook rappresenta l’80% delle vere amicizie… l’80% infatti manco le conosci. 🙂

L’80% dello stress è generato dal 20% delle persone con cui ci relazioniamo.

Dal 20% delle nostre amicizie deriva l’80% della soddisfazione.

Non prendetemi per “cattivo” ma in quest’area è importante fermarsi un attimo a riflettere e cominciare a fare selezione tra le amicizie vere e quelle presunte.

Se Tizio e Caio non rientrano in questo 20% significa che il loro contributo al nostro benessere è mediocre o addirittura inesistente.

Parlare con persone con le quali non c’è empatia, con le quali non ci sono esperienze condivise, interessi comuni, progetti… cosa ci parliamo a fare? Di cosa parliamo, del tempo? Statisticamente è l’argomento più gettonato tra due persone che nulla hanno da dirsi.

Se una persona mi dà “niente” significa che mi sta portando via tempo che potrei invece dedicare ad altro e ad altri che rientrano in quell’importante 20%.

Principio di Pareto = Devi liberarti di ciò e di chi è irrilevante in modo da dedicarti a ciò che invece è veramente importante e vale davvero la pena di essere fatto. Parlo di tutte quelle attività che generano soddisfazione, appagamento e crescita.

 

Principio di Pareto: l’apprendimento

L’80% delle informazioni utili in un manuale, libro o documento sono contenute nel 20% delle pagine. (Tranne nel mio libro ovviamente 🙂 )

L’80% dei nostri pensieri è occupato dal 20% dei nostri interessi.

La maggior parte dei nostri pensieri riguarda aspetti che non c’interessano. E’ un dato che dovrebbe farci riflettere.

 

Principio di Pareto: le abitudini

Principio di Pareto - Abitudini - UYM

Principio di Pareto – Abitudini – UYM

Il 20% delle “buone” abitudini genera l’80% del tuo benessere.

Sulle abitudini si apre un enorme vaso di Pandora. Se non lo hai ancora fatto t’invito a leggere un mio articolo che affronta proprio questo importante argomento: la buona abitudine di non avere abitudini.

Il 20% dei vestiti che acquistiamo vengono indossati per l’80% del tempo.

 

Principio di Pareto: nel lavoro

Il 20% dei clienti di un’azienda determina l’80% del fatturato.

L’80% delle vendite è generato dal 20% dei prodotti/servizi venduti.

Ti faccio un ulteriore esempio proprio sul mio blog. L’80% del volume di traffico su UpgradeYourMind è generato dal 20% dei miei articoli.

 

L’80% delle cose importanti sono composte dal 20% della propria vita.

 

Principio di Pareto: importante o urgente?

Matrice Eisenhower

Matrice Eisenhower

“Marco, ha volte ho la sensazione di mettere tutti gli eventi su uno stesso piano, sia d’importanza che di urgenza…”

Questo modo di gestire e gestirsi genera soltanto confusione e stress. In questi casi la divisione in prima battuta degli aspetti temporali e successivamente dell’ importanza/urgenza diventa fondamentale.

Il concetto 80/20 è determinante al fine di distinguere ciò che è importante da ciò che non lo è. Un ulteriore strumento che trovo molto utile e pratico è la matrice di Eisenhower.

Questo semplice strumento è in grado di aiutarti a capire meglio le differenze dei due termini e di come influenzano, nel bene e nel male, le nostre giornate. Importante e Urgente sono due aspetti che devono essere assolutamente approfonditi. T’invito a leggere questo mio articolo: Importante o Urgente? – Le reali priorità della vita.

 

Ecco cosa fare per sfruttare il Principio di Pareto

Fai una cosa semplicissima, prendi un agenda o sfrutta qualche applicazione dello smartphone per segnare le varie attività che svolgi nel corso di una settimana. Via via che le registri indica in una scala da 0 a 100 quanto ti fa stare bene farle. Ciò che otterrai è una lista chiara e precisa di ciò che ti genera benessere e ciò che invece non ti è di alcun aiuto.

Obiettivo di questa lista è quindi aiutarti a:

definire e possibilmente replicare ciò che ti fa stare bene;

ridurre al minimo ciò che invece non genera alcun tipo di benessere e non è propedeutico ad ottenerlo.

 

Eccoti un esempio:

  • Guardare la TV : 10
  • Guardare serie TV o film con mia moglie: 90
  • Giocare con i miei figli: 90
  • Andare a cena fuori con mia moglie (lasciando i bambini ai nonni): 95
  • Andare alla posta: 10
  • Andare al Cinema con la mia famiglia: 90
  • Cenare fuori con gli Amici: 90
  • Parlare con i miei figli: 90
  • Fare da mangiare: 80
  • Pulire casa: 10
  • Fare shopping: 20
  • Fare la spesa al supermercato: 20
  • Scrivere articoli per questo Blog: 90
  • Leggere 90
  • ecc.

 

Non fermarti troppo ad assegnare il voto che vorrai attribuire a ciascuna attività. Se metterai 80 o 90 cambia poco: è sicuramente un’attività che ti fa stare bene e in quanto tale devi cercare di replicarla. Mettere invece 10, 20 o 40 indica che quell’attività non ti genera alcun tipo di benessere o soddisfazione.

 

 

Sei pronto adesso per sfruttare il Principio di Pareto?

“Sì Marco, sono prontissimo. Adesso abbandono quell’80% di sforzi inutili e mi dedicherò a quel 20%”

Aspetta, aspetta. E’ importante non applicare in maniera rigida il Principio di Pareto. L’errore che si commette è quello di abbracciarlo in maniera “totale” facendo l’errore di vederlo come una strada obbligata e un punto di arrivo in cui l’obiettivo è liberarsi di quell’80% e concentrarsi sul 20%.

Tieni inoltre presente che ci sono cose che “debbono“ essere fatte, azioni che “debbono“ essere portate a buon fine anche se non ci piacciono. E’ opportuno quindi stabilire cosa rientra in quest’area e cosa no.

Il Principio di Pareto deve essere invece utilizzato come punto di partenza per fotografare lo stato attuale delle cose, fare le opportune valutazioni e intervenire.

Abbiamo detto che l’80% porta risultati marginali ma a volte questa percentuale potrebbe essere funzionale proprio a quel 20%!

 

Principio di Pareto: occhio però!

Richard Koch, famoso imprenditore, consulente e autore de “Il Principio 80/20” prende come esempio l’attività svolta dalle librerie. Il 20% dei libri genera l’80% delle vendite. Un approccio superficiale al Principio di Pareto ci porterebbe a togliere di mezzo quell’80% di libri per concentrarsi sul 20%.

Esatto? Assolutamente no. Quando si entra in una libreria proviamo piacere nell’avere a disposizione una vasta scelta di titoli anche se poi ci troviamo ad acquistare i libri che rientrano in quel 20%. Se seguissimo alla lettera il Principio di Pareto ci ritroveremmo con una libreria pressoché deserta.

Cosa fare quindi della legge di Pareto in questo caso? Individuare i clienti che rientrano in quel 20%, coloro che portano l’80% del fatturato appunto, e offrire esattamente quello che desiderano. Oggigiorno è molto più semplice grazie alle varie “carte socio” che consentono di avere a disposizione una banca dati enorme e molto dettagliata sui cui fare qualunque tipo di ragionamento.

 

Per concludere

Il Principio di Pareto ti consente di fotografare la tua situazione attuale e richiamare l’attenzione su cosa è importante e cosa non lo è. La legge del 80/20 non deve essere quindi perseguita come obiettivo ultimo ma come punto di partenza per decidere come muoverti e cosa fare della propria vita.

Conoscevi già il Principio di Pareto?

 

Firma Marco Little UYM

Articolo Principio di Pareto – Immagine di Andrés Nieto Porras

Articolo Principio di Pareto – Immagine Abitudini di Nathan Rupert

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2 commenti
  1. Wisteria
    Wisteria dice:

    Ciao Marco ho trovato interessantissimo l’articolo. Non ne avevo mai sentito parlare del principio di Pareto. Credo che cercherò di applicarlo soprattutto con gli amici e con le amiche. Hai ragione perdiamo molto tempo a fare cose che non sono importanti e che non ci piacciono neppure.
    Grazissimissime

    Rispondi

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