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Tecnica del pomodoro: perché dovresti metterla in pratica

tecnica del pomodoro

Tecnica del pomodoro? Ehm… stai scherzando vero?”

Vorresti avere giornate di 48h, ma non sei riuscito ancora nell’intento?

Hai mai pensato che il problema non sono le ore a disposizione, ma come le sfrutti?

Se ti dicessi che c’è un modo sorprendentemente semplice e funzionale per fare di più e meglio in queste 24h?

Scopri cos’è la Tecnica del pomodoro e come sfruttarla!

La Tecnica del Pomodoro

La Tecnica del Pomodoro saprà sorprenderti per i risultati che riesce ad offrire.

La Tecnica del Pomodoro fu elaborata dallo studente Universitario Francesco Cirillo negli anni ’80, il quale dopo aver seguito le lezioni e passato la giornata sui libri rimaneva sempre con quell’amara sensazione di aver comunque perso del tempo, di non averlo sfruttato come avrebbe potuto.

Un giorno durante una lezione si soffermò a pensare a quante fossero le distrazioni e le interruzioni che ostacolavano la sua concentrazione impedendogli di studiare bene. Ecco che volle fare una scommessa con se stesso: “Riesco a studiare bene per 10 minuti?”

 

Quelli che impiegano male il loro tempo sono i primi a lamentarsi che passi troppo in fretta.(Jean de La Bruyère) Click to Tweet

 

Francesco aveva bisogno di qualcuno o qualcosa che fosse per lui una sorta di tutor del tempo. A quella domanda Francesco trovò nel timer di cucina la sua risposta. Prova un po’ ad indovinare che forma aveva quel timer? Quella di un pomodoro. 🙂

“Curioso questo timer a forma di pomodoro… ma in che modo potrebbe aiutarmi?” 😯

Il fascino della Tecnica del Pomodoro sta proprio nella sua semplicità, immediatezza ed efficacia, oramai confermata a livello mondiale nel corso di tutti questi anni.

Tecnica del Pomodoro: a cosa serve

1) Ridurre la sensazione di ansia verso il “passare del tempo”, il divenire;

2) Aumentare la focalizzazione e la concentrazione, riducendo le interruzioni;

3) Incrementare la consapevolezza delle proprie decisioni;

4) Accrescere e rendere continuo il livello di motivazione;

5) Potenziare la determinazione nel raggiungimento degli obiettivi;

6) Migliorare il processo di stima, sia in senso qualitativo, sia in senso quantitativo;

7) Ottimizzare il proprio processo di lavoro o studio;

8) Rafforzare la volontà di continuare ad applicarsi di fronte a situazioni complesse.

 

Come vedi la Tecnica del Pomodoro apporta numerosi vantaggi.

Tecnica del Pomodoro: cosa occorre

  1. Un timer da cucina… anche se non è a forma di pomodoro va bene ugualmente 🙂
  2. Un foglio delle “Attività da Realizzare Oggi” che dovrai compilare ad inizio giornata e che conterrà:
    • la lista delle cose che dovrai portare a termine nell’arco della giornata, ordinate per priorità;
    • una sezione del foglio definita come “Urgenti non previste”. Quest’area, che si troverà nella parte bassa del foglio, conterrà le attività che devono essere svolte in giornata e che non erano state previste. Queste per loro natura hanno la capacità di alterarti la programmazione delle attività da fare nell’arco della giornata.
  3. Un foglio denominato “Magazzino attività” che sarà composto da una serie di righe sulle quali andrai ad annotare le varie attività da svolgere mano a mano che si presentano. Via via che vengono realizzate le andrai a depennare dalla lista.
  4. Un foglio delle “Registrazioni”. In questo documento andrai ad annotare data, descrizione attività svolta ed il numero di pomodori che sono stati necessari per completare l’attività.

Il bello della Tecnica del Pomodoro è che è molto più semplice a farsi che a dirsi.

Tutto ruota attorno al pomodoro (timer) considerato una vera e propria unità di misura del tempo non divisibile. Un pomodoro permette di scandire 25 minuti di lavoro e 5 minuti di pausa. Ogni attività potrà essere conclusa sfruttando uno o più pomodori e ogni quattro pomodori la pausa diventa di 15-30 minuti.

 

Tecnica del Pomodoro: le 5 fasi

1) Tecnica del Pomodoro – Pianificazione:

è l’attività da cui partire e che viene realizzata ad inizio della giornata. L’obiettivo è quello di definire le attività da svolgere;

2) Tecnica del Pomodoro – Rilevazione:

questo secondo punto della Tecnica del Pomodoro si svolge nell’arco della giornata ed ha come obiettivo quello di raccogliere i dati grezzi relativi all’impegno che è stato necessario per le attività svolte;

3) Tecnica del Pomodoro – Registrazione:

è l’attività che a fine giornata ci permette di raccogliere in un apposito archivio le rilevazioni quotidiane;

4) Tecnica del Pomodoro – Elaborazione:

viene realizzata a fine giornata con l’obiettivo di trasformare dati grezzi in informazioni;

5) Tecnica del Pomodoro – Visualizzazione:

quest’ultimo punto della Tecnica del Pomodoro viene realizzato a fine giornata con l’obiettivo di presentare le informazioni in un formato che faciliti osservazione e scelta di azioni di miglioramento.

 

Sei pronto? Diamo il via allora alla nostra giornata lavorativa sfruttando la Tecnica del Pomodoro.

Tecnica del Pomodoro: come metterla in pratica

1) Tecnica del Pomodoro – Pianificazione:

la prima cosa da fare è individuare nel foglio “Magazzino Attività” quelle attività sulle quali vuoi lavorare.

Tecnica del pomodoro - Magazzino Attività - UYM

Tecnica del pomodoro – Magazzino Attività – UYM

 

Una volta individuate devi riportarle, in ordine di priorità, nel foglio “Attività da Realizzare oggi”. Quello che salterà fuori sarà la tua lista di lavoro giornaliera.

 

Tecnica del pomodoro - Attività da realizzare - UYM

Tecnica del pomodoro – Attività da realizzare – UYM

 

2) Tecnica del Pomodoro – Rilevazione:

carica il timer a 25 minuti e con il foglio delle “Attività da Realizzare oggi” sotto mano, parti dalla prima attività indicata.

Tieni sempre a portata di mano il timer, deve essere ben visibile, in quanto è molto importante avere sempre sotto controllo il tempo che rimane.

Ricordati che non puoi assolutamente interrompere il pomodoro, mai.

I 25 minuti che hai impostato devono essere quindi 25 minuti di puro lavoro, nessuna distrazione, nessun pensiero diverso da quello su cui stai lavorando. Non esistono mezzi o quarti di pomodoro: una volta dato il via il timer deve terminare la sua corsa. La Tecnica del Pomodoro non ammette eccezioni.

“Marco, ma se l’interruzione non dipende da me? Mettiamo che entra qualcuno nella mia stanza ed intralcia in qualche modo l’attività che sto svolgendo? Un collega ad esempio…”  😯

Peggio per te! 😉 Come ho detto non esistono “pezzi” di pomodoro. In caso d’interruzione per colpa tua o di altri dovrai considerare nullo il pomodoro e lo reimposterai da capo. Lascia stare quindi lo smartphone, la televisione, la musica, la radio, la chiacchierata con il tuo collega o amico, lascia “fuori” tutto anche se quell’interruzione fosse solo di 10 secondi.

Nella Tecnica del Pomodoro è molto importante fare attenzione a questo punto: all’interno dei 25 minuti del timer non devi mai interromperti, distrarti. Mai. Il pomodoro infine squillerà.

Aggiungi una “X” di fianco alle attività svolte nel relativo foglio. Adesso hai completato il primo pomodoro e dovrai sospendere l’attività per 5 minuti. Ho scritto dovrai perché non ci sono deroghe. Anche se ti sentissi in grado di andare avanti dovrai comunque interromperti. Questo permetterà infatti sia di riposare la mente sia di memorizzare meglio quanto appena fatto.

In questi 5 minuti puoi fare qualunque cosa purché non sia legata all’attività appena compiuta. Puoi fare un salto in bagno, puoi prenderti un caffè, puoi farti due passi, scambiare due parole con il collega o l’amico, fare stretching, pensare a dove portare a cena fuori il tuo partner, ecc.

La Tecnica del Pomodoro ti concede 5 minuti per rilassarti un po’.

Passati i 5 minuti di riposo devi ripartire con un nuovo pomodoro. Ogni quattro pomodori potrai godere di una pausa di 15-30 minuti.

Nel momento in cui finisci il tuo ultimo pomodoro, per completare quella specifica attività, non dovrai fare altro che barrarla nel relativo foglio “Attività da Realizzare Oggi”.

Tecnica del pomodoro - Attività da realizzare completate - UYM

Tecnica del pomodoro – Attività da realizzare completate – UYM

 

 “Marco, ma se termino la mia attività a metà di un pomodoro?”

Nella Tecnica del Pomodoro non puoi interrompere il timer per cui anche se hai terminato l’attività non puoi smettere di lavorarci sopra. Il tempo che ti rimane dovrai sfruttarlo infatti per rivedere e valutare il lavoro svolto. Credimi, non è una perdita di tempo. Potrai infatti apportare eventuali miglioramenti a cui in un primo momento non avevi pensato e potrai annotare ad esempio appunti che riterrai utili per lavori futuri.

 

3) Tecnica del Pomodoro – Registrazione – 4) Elaborazione – 5) Visualizzazione:

queste 3 fasi sono realizzate direttamente sul foglio delle “Registrazioni”.

Utilizzando questo foglio andrai a riportare molte informazioni utili come la data, il tipo di attività, la descrizione dell’attività, il numero di pomodori effettivi e una breve nota. In quest’ultimo campo potrai riportare ad esempio i risultati conseguiti, eventuali miglioramenti o problemi avuti nel completamento dell’attività.

Per quanto riguarda il campo “Ora” tieni presente che non è importante indicare con esattezza l’orario. Questo perché le attività svolte ruotano attorno ai pomodori conclusi.

Nella Tecnica del Pomodoro prova un po’ ad indovinare qual’è l’unità di misura del tempo? E’ il pomodoro. Usa quindi questo campo senza troppe preoccupazioni.  😉

Tecnica del pomodoro - Registrazioni - UYM

Tecnica del pomodoro – Registrazioni – UYM

 

Adesso prendi il foglio “Magazzino attività” e andrai a depennare le attività concluse.

Le prime volte che utilizzerai la Tecnica del Pomodoro ti accorgerai sicuramente di quanto non sia banale rimanere concentrati per 25 minuti consecutivi. Non ti scoraggiare perché è fisiologico che sia così. Sei abituato a rimanere concentrato solo per pochi minuti per cui hai bisogno di un po’ di riscaldamento prima di cominciare a lavorare a pieno regime. Pensa però a come potranno cambiare le tue giornate. Lavorare per 25 minuti di fila rimanendo ben concentrato su quell’attività ti permetterà di fare molto di più e meglio, ogni giorno.

Tieni presente che la Tecnica del Pomodoro non deve essere utilizzata per il tempo libero: in quanto libero è bello privo di regole! 😉

Il tempo manca solo a chi non ne sa approfittare. (Gaspar Melchor de Jovellanos) Click to Tweet

Tecnica del Pomodoro: i punti principali

  • Scegli l’attività che ha maggiore priorità e che corrisponderà a quella più in alto nella lista “Attività da realizzare oggi”
  • Dai il via al pomodoro in modo che tu possa lavorare per 25 minuti consecutivi
  • Al completamento di un pomodoro fai una pausa di 5 minuti e contrassegna con una X l’attività sul foglio “Attività da realizzare oggi”
  • Pomodoro dopo pomodoro arriverai a completare le varie attività della giornata e a quel punto potrai cancellarle dal foglio “Attività da realizzare oggi”.

 

Per ulteriori approfondimenti ti lascio il link al sito ufficiale.

Driiiinnn!! Il mio secondo pomodoro è suonato. “Scrivere l’articolo sulla Tecnica del pomodoro: attività conclusa”.

Vado ad aggiungere la seconda X sul mio foglio.

Conoscevi già la Tecnica del Pomodoro?

In quali occasioni utilizzi la Tecnica del Pomodoro?

Firma Marco Little UYM

Articolo sulla Tecnica del Pomorodo – Immagine tratta da Google Immagini

Matita - UYM

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Ciao, mi chiamo Marco Cammilli e sono l'autore di UpgradeYourMind. Voglio condividere con te i miei studi e le mie esperienze nell'ambito della crescita personale. Scopri le strategie pratiche e immediate per migliorare la qualità della vita. Buona navigazione. Marco.

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14 commenti
  1. Ringhio70
    Ringhio70 dice:

    Bentornato Marco,
    vedo che siamo partiti subito in maniera piuttosto corposa. Mi aspettavo un articolino un po’ più soft ed invece mi ritrovo questo post che potrebbe sconvolgere il mio modo di organizzare la vita!! Non so che dire, la tecnica del pomodoro non la conoscevo, leggendo sembrerebbe piuttosto interessante, ma non posso esprimere giudizi in merito non avendola ancora provata. Ti ringrazio per avermela fatta conoscere, adesso provo a metterla in pratica e poi mi rifaccio vivo con considerazioni un po’ più puntuali.

    Ciao.

    Ringhio70

    Rispondi
    • Marco Cammilli
      Marco Cammilli dice:

      Ciao Ringhio70, ho pensato che un post su come lavorare in maniera più efficace ed efficiente si adattasse benissimo al rientro dalle vacanze. 🙂

      Mi farebbe molto piacere ricevere un tuo feedback sul questa utile tecnica.
      Fammi sapere!
      A presto Marco.

      Rispondi
      • Ringhio70
        Ringhio70 dice:

        Prima domanda: cosa posso usare come supporto per tenere queste informazioni? Un diario, un quaderno oppure meglio qualcosa di più tecnologico tipo un foglio excel?

        Ringhio70

        Rispondi
        • Marco Cammilli
          Marco Cammilli dice:

          Il tipo di supporto migliore è quello che soddisfa al meglio le tue abitudini. Se passi molte ore davanti ad un computer la cosa più comoda è un foglio di Excel o similare. Diversamente è altrettanto comoda una piccola agenda da tirare fuori al momento del bisogno.
          Personalmente uso Excel ma ripeto dipende da come si svolge la tua giornata.
          Fammi sapere quale supporto andrai ad utilizzare.
          Marco.

          Rispondi
  2. Wisteria
    Wisteria dice:

    Finite le vacanze… si riparte! 🙂
    Inizialmente mi è sembrata una tecnica po’ macchinosa mentre a fine articolo, rileggendo i punti salienti, mi è apparso tutto molto chiaro. Se vogliamo semplificare al massimo mi sembra di capire che ruoti tutto attorno alla capacità di rimanere concentrati per 25 minuti. Credo sia necessario un buon allenamento… specialmente per me che ho la brutta abitudine di distrarsi con una certa facilità. 25 minuti senza distrazioni sono un arco temporale abbastanza lungo. Io ci proverò e ti farò sapere.
    Mi fa piacere che dopo questa pausa estiva il blog sia ripartito.
    Grazissimissime.

    Rispondi
    • Marco Cammilli
      Marco Cammilli dice:

      Ben tornata Wisteria.
      Ho cercato di scrivere il post seguendo passo passo quanto previsto dalla tecnica del Pomodoro. Ad una prima occhiata il post potrebbe sembrare macchinoso ma sono convinto che una volta terminata la lettura diventi tutto molto chiaro… almeno lo spero, questo era l’intento. 🙂
      Farò maggiore attenzione a questo aspetto. Grazie.
      A presto. Marco.

      Rispondi
  3. Marco Cammilli
    Marco Cammilli dice:

    Da alcuni giorni sto provando alcune app gratuite per Android. Sono dei veri e propri timer strutturati ad hoc per la tecnica del pomodoro. Vi consiglio di provarli e poi affidarvi a quello che vi risulterà più comodo. Non ho Iphone ma ho verificato che ci sono app anche per questo dispositivo.
    Appena avrò testato i principali vi dirò quale mi ha soddisfatto maggiormente.
    Fatemi sapere anche voi.
    Ciao. Marco.

    Rispondi
  4. Roby
    Roby dice:

    La tecnica si rivela molto appropriata x coloro che normalmente, abitualmente, inconsciamente lavorano ” per emergenze “.
    Capita nell’ arco della giornata di doversi occupare di imprevisti ma
    il resto della giornata è opportuno che venga organizzato dal mattino od,
    ancora meglio dal fine giornata precedente. Bisogna anche imparare a dire
    ” NO “, sempre con lo scopo di non deviare da quanto programmato,ma questa è un’ altra storia….

    Rispondi
    • Marco Cammilli
      Marco Cammilli dice:

      Ciao Roby, in questo tipo di tecnica, oltre all’aspetto di pianificazione che riveste un ruolo molto importante, apprezzo molto la parte relativa alla concentrazione. E’ davvero significativa la differenza di risultati tra il rimanere concentrati per così tanto tempo (i 25 minuti) rispetto al saltare da un compito all’altro come molto spesso succede. Quante distrazioni infatti distolgono la nostra attenzione? La parola del collega, le notifiche sullo smartphone, una telefonata, qualche mail, un pensiero, ecc…
      Grazie del commento. Marco.

      Rispondi
  5. Roby
    Roby dice:

    Cerco di esprimere al meglio il concetto del ” NO “. Se abbiamo stabilito
    una serie di ns. priorità x la giornata dobbiamo fare di tutto x portarla
    a compimento. Ogni interruzione imprevista e non ” gestita ” rischia di
    mandare a monte il ns. programma. Di qui la necessità di saper dire ” NO “.
    Può non significare un NO assoluto ma semplicemente un NO in quel momento perchè quello è il NOSTRO momento e non di altri. Non di facile attuazione ma l’ applicazione di filtri risulta utile se non indispensabile sia
    nell’ ambito lavorativo che personale.

    Rispondi
    • Marco Cammilli
      Marco Cammilli dice:

      L’argomento “saper dire di NO” mi sta molto a cuore. Il tuo commento è un ottimo spunto per un prossimo articolo. Condivido pienamente quanto hai scritto: è molto importante saper dire di NO. E’ opportuno distinguere due modi di gestire le richieste altrui. Ci sono persone che “sono a disposizione” mentre altre “sono disponibili”. C’è un’enorme differenza tra i due gruppi ed il secondo è quello che sta meglio! 🙂
      La capacità che hanno le persone di dare qualcosa agli altri è una caratteristica molto preziosa ma non dobbiamo commettere lo sbaglio di confonderla con l’essere a disposizione.
      Essere a disposizione non significa essere disponibili!
      Grazie per il prezioso commento. Marco.

      Rispondi
      • Ringhio70
        Ringhio70 dice:

        Devo confessare che non mi sono mai soffermato su questo aspetto della disponibilità. In effetti sono due concetti molto diversi, ma allo stesso tempo molto vicini.
        Aspetto l’articolo per dirti come la penso.

        Ringhio70

        Rispondi

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