Migliorare i rapporti con gli altri

Migliorare i rapporti con gli altri - uym

Migliorare i rapporti con gli altri è senz’ombra di dubbio uno di quegli aspetti sul quale dovremmo prestare molta più attenzione.

Gran parte delle persone sono convinte che la strada per il benessere e la felicità sia la fama e la ricchezza.

Sono davvero questi due aspetti quelli capaci di regalarci una vita appagante?

Qualche articolo fa avevo messo in evidenza le considerazioni dello psichiatra Robert Waldinger, secondo il quale ci stiamo sbagliando e non di poco.

Questo è quanto emerge dai dati raccolti in 75 anni della più imponente ricerca della storia sulla felicità.

Questa montagna d’informazioni ci aiutano a capire meglio e a trovare possibili risposte sui più importanti obiettivi nella vita.

Quindi come investire il nostro tempo e le nostre energie per poter godere di un benessere duraturo?

Lo studio fa emergere un risultato molto chiaro, non equivocabile: le buone relazioni ci mantengono felici e più sani.

Ecco allora l’importanza di capire meglio i meccanismi che regolano i rapporti interpersonali e di come sia possibile migliorare i rapporti con gli altri.

 

Migliorare i rapporti con gli altri attraverso il Conto Corrente Emozionale

Migliorare i rapporti con gli altri - Le 7 regole del Successo - uym

Dal momento che la capacità di gestire al meglio i rapporti con gli altri è fonte indiscussa di benessere e felicità è opportuno prestarvi molta attenzione.

Ho sempre trovato incredibilmente efficace affrontare il rapporto con gli altri sfruttando il paragone del conto corrente bancario di Stephen Covey.

Stephen Covey è stato un educatore, scrittore e uomo d’affari statunitense.

Divenne molto famoso a livello internazionale con la pubblicazione di  “The seven Habits of Highly Effective People” (Le 7 Regole per Avere Successo).

Il libro, pubblicato nel 1989, ebbe un successo straordinario, fu tradotto in 50 lingue e vendette oltre 25 milioni di copie.

Se non lo hai letto t’invito caldamente a farlo.

All’interno del libro, tra le sette regole, troviamo quella che Stephen Covey chiama “Conto Corrente Emozionale”.

 

“Chiedere scusa è un gesto che rafforza l’amicizia, chiarisce i dubbi, è un rimedio contro l’odio, non è mai un segno di debolezza. (R.Battaglia)”

 

 

Migliorare i rapporti con gli altri versando emozioni positive

Voglio parlarti di come funziona questo conto corrente emozionale perché ci può aiutare concretamente a migliorare i rapporti con gli altri.

Prova ad immaginare un conto corrente dove però anziché versare soldi movimentiamo emozioni.

Il suo funzionamento è similare al classico conto corrente bancario se non che tutto ruota attorno alla quantità e qualità delle emozioni.

In un conto corrente bancario ci sono versamenti e prelevamenti di soldi e la stessa cosa succede nel conto corrente emozionale con la sola differenza che movimentiamo, in entrata e uscita, emozioni.

Quando dedichiamo il nostro tempo agli altri stiamo versando emozioni positive sul loro conto corrente emozionale.

Quando riusciamo a destreggiarci tra i mille impegni per trovare un poco di tempo da dedicare a quella persona, allora stiamo effettuando un versamento.

Potrebbe essere una telefonata, un abbraccio, una parola di conforto o qualunque cosa che possa ricordargli: “Ehi, io ci sono!”

 

 

Migliorare i rapporti con gli altri e il prelievo delle emozioni

In egual modo possiamo tenere comportamenti diametralmente opposti a quelli appena visti.

Quando rispondiamo malamente a qualcuno, quando ci concentriamo solo su noi stessi tralasciando gli altri, quando non troviamo mai il tempo per chiamare quella persona, quando facciamo finta di niente e non porgiamo la mano per aiutare un amico in difficoltà, ecc.

In tutti queste situazioni stiamo prelevando, stiamo portando via emozioni dal conto corrente emozionale.

 

 

Migliorare i rapporti con gli altri - Saldo a zero - uym

Migliorare i rapporti con gli altri – Saldo a zero – uym

Migliorare i rapporti con gli altri: ma se il saldo è a zero?

Allo stesso modo del conto corrente bancario anche quello emozionale è un susseguirsi di versamenti e prelevamenti.

A questo punto però ci sovviene un dubbio.

Cosa succede se il saldo del conto è a zero?

Se sei una persona che solitamente versa in banca non ci sono problemi a concederti un certo fido.

Nel caso del conto corrente emozionale, proprio come avviene in banca, l’entità del fido corrisponde alla qualità e alla costanza con cui siamo soliti fare versamenti.

Il nostro fido emozionale può essere paragonato alla fiducia che gli altri hanno nei nostri confronti.

Se fossi in te rileggerei questa frase perché è importante, molto importante.

È capitato a tutti di comportarsi male, di dire una parola di troppo, di rispondere in malo modo o fare uno sgarro a un nostro amico.

Lui però ci conosce bene e se siamo dei “buoni correntisti” sarà disposto a chiudere un occhio per la nostra uscita poco felice o per le nostre promesse disattese.

Certo è che se siamo soliti prelevare anziché versare, allora il nostro rapporto con questa persona sarà sicuramente a rischio.

 

 

Ti sei mai chiesto qual è lo stato di salute del tuo rapporto con gli altri?

Qual è la situazione del tuo conto corrente emozionale?

Io credo che prestiamo davvero poca attenzione a quest’aspetto, senza renderci conto che ci stiamo comportando nella maniera diametralmente opposta a quella che ci aiuterebbe a vivere meglio.

Dopotutto ci sono mille modi per effettuare dei versamenti e tutti riconducono al fatto che per noi quella persona riveste un ruolo importante.

Come potremmo mai costruire un rapporto di fiducia con gli altri se non versiamo quasi mai?

Dobbiamo tenere bene a mente che ogni volta che effettuiamo un prelievo dal conto corrente emozionale di una persona apriamo una ferita, piccola o grande che sia.

 

 

Migliorare i rapporti con gli altri con 5 semplici azioni

Ti riporto di seguito 5 semplici azioni, comportamenti che dovrebbero essere ben conosciuti… e forse lo sono anche se ben poche volte li mettiamo in pratica.

 

Migliorare i rapporti con gli altri - ascolto attivo - uym

Migliorare i rapporti con gli altri – ascolto attivo – uym

1 – Ascolto attivo

Hai mai provato a dimostrare sincero interesse nei confronti dell’altro e in quello che ci sta raccontando?

Quante volte ci capita di ascoltare qualcuno con superficialità disarmante?

Sentiamo ma non ascoltiamo.

Mentre facciamo finta di ascoltare e pensiamo a tutt’altro, ogni tanto annuiamo.

L’ascolto attivo riveste infatti un ruolo fondamentale nella comunicazione, in quanto indica un processo psicologico attraverso il quale, per mezzo della comprensione e dell’interpretazione delle parole, l’interlocutore trae un significato da ciò che viene detto.

Come vedi non si tratta di udire semplicemente le parole di qualcuno ma di comprenderle.

L’ascolto attivo ci permette di comprendere l’altra persona mettendoci nei suoi panni.

 

Prima di giudicare una persona cammina nei suoi mocassini per tre lune. (Proverbio Indiani d'America) Click to Tweet

 

 

2 – Dedicare del tempo

Lo so, abbiamo tutti molti impegni e trovare tempo per gli altri non è affatto facile.

C’è però una domanda che può aiutarti a capire meglio quest’aspetto.

Gli impegni che hai sono tutti, ma proprio tutti, così tanto importanti come credi rispetto al valore che hanno le persone che ti circondano?

Se non riesci a trovare del tempo per le persone che contano, che sono importanti per te, stai prelevando dal conto corrente emozionale.

Se invece riesci a trovare del tempo, anche solo per una chiacchierata farai un cospicuo versamento sul conto corrente emozionale.

Come vedi si tratta sempre di decidere.

 

Migliorare i rapporti con gli altri - chiedere scusa - uym

Migliorare i rapporti con gli altri – chiedere scusa – uym

3 – Imparare a chiedere scusa

Per qualche motivo chiedere scusa è sempre stato visto come un gesto da perdenti.

Pur di non chiedere scusa si portano alla rovina i rapporti con gli amici, i colleghi e partner.

Ma perché?

Chiedere scusa denota una forte integrità morale e una grande responsabilità.

Le persone tendono a vivere gli sbagli come se loro fossero sbagliate e questo crea un forte disagio interiore.

Perché? Ma perché nessuno vuole sentirsi “sbagliato”.

Prova a riflettere a questo concetto: come può una persona che si assume la responsabilità delle proprie azioni e quindi dei propri sbagli essere sbagliata?

 

“Tutti gli sciocchi sono pronti a dar battaglia per difendere i loro errori, ma ammetterli innalza il colpevole sopra la massa e gli conferisce dignità e serenità” Dale Carnegie.

 

 

4 – Essere coerenti

Coerenti? Ma lo siamo veramente? E quanto lo siamo?

C’è spesso differenza tra ciò che diciamo e ciò che facciamo?

Alzi la mano chi non ha mai disatteso una promessa fatta ad altri?

Allo stesso modo anche noi abbiamo provato quella sensazione di amarezza e delusione quando qualcuno non ha mantenuto la parola data.

È davvero una bruttissima sensazione che difficilmente riusciamo a scrollarci di dosso e che porta ad incrinare i rapporti con gli altri.

Non solo. Hai mai fatto caso che più abbiamo fiducia in quella persona e più proviamo dolore quando la parola data viene meno?

Facciamo perciò molta attenzione alle promesse.

A volte, per scarsa coerenza, abbiamo la tendenza a promettere con leggerezza.

In fondo se non manterremo la parola data che potrà mai succedere? Il mondo andrà avanti lo stesso, no?

Io ti dico invece che se non abbiamo ragionevoli certezze è decisamente meglio non fare promesse.

Molto meglio essere sinceri e diretti con un “No”.

A volte non abbiamo la forza dire di no per evitare di tradire le aspettative dell’altro e ci perdiamo in “Penso di farcela. Stai tranquillo, ci penso io.”.

E mentre lo diciamo una parte di noi pensa che nella peggiore delle ipotesi nulla succederà.

Sbagliato!

Come ci sentiremo quando dovremo spiegare che non ce l’abbiamo fatta ?

E l’altra persona come si sentirà?

Meglio essere sempre coerenti perché la coerenza è un valore estremamente prezioso.

 

 

 

Migliorare il rapporto con gli altri - Versamento positivo - uym

Migliorare il rapporto con gli altri – Versamento positivo – uym

5 – Fare sentire importante l’altra persona

Per far sentire una persona importante bastano piccoli gesti: una parola di consolazione, una pacca sulle spalle, un grazie, una telefonata, quindici minuti del proprio tempo, un abbraccio, un caffè al bar, ecc…

Riteniamo che questi gesti, in quanto semplici, non abbiano valore o ne abbiano davvero poco.

Così ci raccontiamo che “In fondo lo sa che per me è importante…”

Pensaci un attimo, cosa significa quel “lo sa”?

Se non glielo dimostri con i fatti, con questi semplici gesti, l’altro lo può ipotizzare ma “non” lo sa.

Dimostriamo quindi, non lasciamo sospesi.

Ricordati inoltre che questo è un conto che va continuamente rimpinguato, non vive di rendita.

Ogni gesto affettuoso mancato verso qualcuno è un versamento mancato sul conto corrente emozionale… con tutto quello che ne consegue.

Cerchiamo quindi, ogni volta che possiamo, di staccare un bell’assegno e versarlo sul conto corrente emozionale.

 

” Non lasciare che qualcuno si allontani da te senza stare meglio o senza essere più felice rispetto a quando è arrivato. (Madre Teresa di Calcutta)”

 

 

Per concludere

Dal momento che la qualità dei rapporti con gli altri è strettamente collegata al nostro benessere e alla nostra felicità cosa ci impedisce allora di lavorare in questa direzione?

È giunto il momento di fare il punto della situazione non credi?

Valuta allora la situazione dei rapporti che hai con le persone che ritieni importanti.

Se pensi che in certe specifiche situazioni hai fin troppe volte prelevato e versato raramente, allora poniti questa semplice domanda: “Cosa posso fare per far salire o far tornare in attivo quel conto corrente emozionale?”

La scelta, come sempre, è tua.

 

Firma Marco Little UYM

Articolo Migliorare i rapporti con gli altri – Immagini pubblico dominio

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