Stati d’animo negativi: impariamo a gestirli – 2a Parte

Stati d'animo negativi impariamo a gestirli - 2a Parte - uym

Eccoci giunti al nostro secondo appuntamento con la gestione degli stati d’animo negativi.

Abbiamo visto quali sono e come questi stati siano in grado di alterare sia il nostro benessere mentale che fisico.

Vediamo adesso insieme come possiamo gestirli.

Nel caso ti fossi perso la prima parte ti invito a leggerla prima di proseguire la lettura. Clicca qua -> Stati d’Animo negativi 1a Parte.

 

Stati d’animo negativi: impariamo a gestirli – 2a Parte

Adesso c’interessa capire se è possibile fare qualcosa per intervenire e vivere con maggiore leggerezza immersi in stati emotivi positivi.

La bella notizia è che la risposta è sì, è davvero possibile gestire gli stati d’animo negativi quali ansia, disagio, vergogna, panico, stress, rabbia, tristezza e paura.

“Perfetto Marco, dimmi subito come fare per non provare stati emotivi negativi.”

Aspetta, aspetta, è impossibile non provare emozioni negative.

“Cosa stai dicendo Marco? E tutto quello che hai detto fino ad ora?”

Non ho mai detto che si possono eliminare le emozioni negative ma che possiamo imparare a gestire gli stati d’animo negativi.

Le emozioni infatti si manifestano in maniera spontanea e involontaria ed è questa loro caratteristica che c’impedisce di decidere quali provare e quando.

Il motivo si spiega bene in termini evolutivi. La loro principale funzione infatti consiste nel rendere più efficace la reazione del soggetto a situazioni in cui si rende necessaria una risposta immediata ai fini della sopravvivenza.

La rabbia ad esempio ha il compito di attivare meccanismi di difesa e consentirci di far rispettare il nostro territorio e i nostri diritti.

La gioia ha la capacità di creare legami, formare comunità e famiglie.

La paura ha invece il compito di attivare tutti i meccanismi fisici e mentali per preservarci dai pericoli.

L’invidia, per quanto possa sembrarci un’emozione negativa, ha un suo ben preciso scopo: portarci al miglioramento. In che modo? Tendendo ad assomigliare a quelle persone che stimiamo e che hanno raggiunto obiettivi simili a quelli che desideriamo.

Non possiamo fare a meno delle emozioni negative: se siamo ancora su questa Terra e ci siamo evoluti è anche merito loro.

L’obiettivo non è quindi cercare di non provare emozioni negative o di eliminarle ma d’imparare a gestire gli stati d’animo negativi.

Vediamo come:

Gestire gli stati d’animo negativi in 7 passi:

1)  Non identificarsi con l’Emozione

2) Consapevolezza Emotiva

3) Le due facce della medaglia

4) Esamina l’evento

5) Come vuoi sentirti adesso?

6) Ricorda

7) Se fossi…

 

1)  Gestire gli stati d’animo: Non identificarsi con l’Emozione

Ecco il principale errore che facciamo e che c’impedisce di gestire gli stati d’animo negativi.

Quando pensiamo “Sono arrabbiato” cadiamo nell’errore di identificarci con quello stato emotivo negativo.

Se ci pensi bene infatti tu non SEI arrabbiato ma ti SENTI arrabbiato.

Non ti SEI offeso ma ti SENTI offeso.

Un’emozione è infatti qualcosa che si prova, non qualcosa che si è.

 

Un’emozione è qualcosa che si prova, non qualcosa che si è. Click to Tweet

 

Questa nuova consapevolezza ti consentirà infatti di vivere gli stati emotivi negativi con maggiore distacco, valutandoli per quello che sono.

 

2) Gestire gli stati d’animo: Consapevolezza Emotiva

Adesso capirai meglio come mai, all’inizio dell’articolo, ho volutamente parlato in maniera così dettagliata di ogni singola emozione.

Sei in grado di capire quali emozioni provi nel corso delle tue giornate?

Sei capace di dare il giusto nome a quella specifica emozione oppure siamo così poco abituati a gestire le emozioni che tendiamo a usare una stessa parola per indicare emozioni diverse.

Se non sei in grado di riconoscere come ti senti in quel momento, come potrai capire i motivi che ti hanno portato a provare quella specifica emozione?

E se non la riconosci come potrai gestirla?

Non è possibile gestire gli stati d’animo negativi, non è possibile controllare un’emozione se prima non la si riconosce.

E perché succede questo?

Ci soffermiamo poco sulle sensazioni emotive che proviamo poiché l’obiettivo primario è allontanare quanto prima quella sensazione che ci crea uno stato di malessere.

Devi invece capire che la rabbia o il nervosismo non devono farci paura, non rappresentano una nostra debolezza, non sono l’espressione di un nostro fallimento.

Si tratta di stati emotivi e come tali sono solamente di passaggio.

Vuoi rafforzare maggiormente questo loro aspetto fugace?

Segnati l’ora esatta in cui la tristezza è venuta a bussare alla tua porta e così facendo invierai un messaggio importante alla tua mente: “Non siamo tristi sempre.”

Le emozioni negative dobbiamo rispettarle e vederle per ciò che sono: una parte di noi che, fino ad oggi, abbiamo ascoltato ben poco fino a subirle.

Per sviluppare questa consapevolezza emotiva basta soffermarsi non appena ti accorgi che stai provando un’emozione negativa.

Chiediti “Come mi sento in questo preciso momento?”

Utilizza la lista delle emozioni che ho riportato nella prima parte (clicca qua)  per identificarla con precisione.

Attribuisci anche un grado d’intensità utilizzando questa semplice frase “Quanto è forte questa emozione?”. 

Ti faccio un esempio:

“Sto provando rabbia. Forte intensità.”

Scrivi tutto questo su un diario.

La scrittura è il modo migliore per raccogliere e ordinare i nostri pensieri, i nostri stati emotivi.

Tenere tutto in testa non aiuta.

È proprio nel momento in cui li riporti su carta che puoi decidere di cancellare, correggere, cambiare idea e riordinare i tuoi pensieri.

 

Gli uomini non vengono turbati dalle cose, ma dalle opinioni che si fanno sulle cose. (Epitteto) Click to Tweet

 

 

3) Gestire gli stati d’animo: Le due facce della medaglia

Per gestire gli stati d’animo negativi dobbiamo imparare a guardare “dall’altra parte”.

Un’emozione negativa viene solitamente vissuta in malo modo.

Ti ricordo però cosa abbiamo detto in merito alle emozioni: “la loro principale funzione consiste nel rendere più efficace la reazione del soggetto a situazioni in cui si rende necessaria una risposta immediata ai fini della sopravvivenza.”

Ogni emozione negativa ha sempre un’altra faccia della medaglia e tu devi vedere anche quella.

Tieni a mente che le emozioni rappresentano un valore aggiunto e non una maledizione, ogni stato emotivo è una ricchezza e non un impoverimento.

 

Quando ti viene nostalgia non è mancanza. È presenza di persone, luoghi, emozioni che tornano a trovarti. Erri De Luca Click to Tweet

 

4) Gestire gli stati d’animo: Esamina l’evento

Altro punto importante per gestire gli stati d’animo negativi è prendersi del tempo per capire cosa sia successo.

Osserva dall’alto, come fossi uno spettatore, cosa ti ha dato fastidio, chi ti ha messo in difficoltà.

Questo punto è utile per capire che non è l’evento in sé a farci sentire tristi, depressi o demotivati.

Gli eventi sono solo eventi.

È il significato che attribuiamo loro a farci provare determinate emozioni piuttosto che altre.

Immaginati due ragazzi al mare che stanno giocando in acqua: il primo è particolarmente felice, il secondo è terrorizzato.

Come vedi il contesto è esattamente il solito ma i loro pensieri e le reazioni sono molto diversi.

 

L’aspetto delle cose varia secondo le emozioni; e così noi vediamo magia e bellezza in loro, ma, in realtà, magia e bellezza sono in noi. Kahlil Gibran

 

5) Gestire gli stati d’animo: Come ti vuoi sentire adesso?

Di quali risorse e qualità hai bisogno per gestire al meglio la situazione in cui ti trovi o in cui ti sei trovato?

Come vorresti sentirti per gestire gli stati d’animo negativi?

Forte, sereno, rilassato, sicuro di te, ecc.

Scegli come vuoi essere.

Sembrerebbe quasi una magia vero?

Cerca di concentrarti sulle sensazioni positive che vorresti provare e sfrutta il tuo corpo per rafforzare quelle emozioni.

Abbiamo detto che mente e corpo sono strettamente legati tra loro, sfrutta allora il potere della fisiologia per attingere a sensazioni potenzianti, a stati d’animo positivi.

Se vuoi sentirti rilassato muovi gambe e braccia in modo da distendere la muscolatura.

Se invece vuoi sentirti forte concentrati sui muscoli delle braccia e sugli addominali. Quando il tessuto muscolare si contrae per richiamare energia sta inviando delle precise informazioni al cervello il quale tenderà ad allinearsi a quella sensazione di forza e sicurezza che stai cercando.

Quando una persona è ad esempio triste lo si vede da lontano.

Sguardo basso, passo lento, schiena curva e spalle abbassate. Il volto poi è la perfetta cartina di tornasole di quell’emozione, di quel preciso stato d’animo.

Questo classico esempio mi permette di spiegarti come fisiologia e mente, in quanto interconnessi, sono sempre allineati.

Prova ad assumere la postura di una persona felice cercando però di provare sensazioni negative.

È davvero difficile essere depressi guardando in alto, allargando il torace e saltellando qua e là.

Provaci dai, vedrai che uscirà fuori una grande confusione.

Il cervello è come se subisse un cortocircuito, non riesce a capire cosa sta succedendo: riceve informazioni incongruenti.

 

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6) Gestire gli stati d’animo: Ricorda

Per imparare a gestire gli stati d’animo negativi devi sfruttare i tuoi ricordi.

Torna con la mente a un preciso momento in cui hai gestito con efficacia una situazione similare a quella attuale.

Questo ricordo è molto importante perché invia un messaggio chiaro e preciso alla tua mente: “Ho già affrontato una situazione similare e l’ho fatto egregiamente.”

Cosa dovrebbe mai vietarti di ripetere quanto già accaduto?

Mi raccomando, non farti trascinare da ricordi negativi, accedi solamente a quelli capaci di rafforzare le sensazioni positive.

Inizialmente potremmo avere qualche difficoltà perché non sempre riusciamo a richiamare alla memoria episodi lontani.

È solo una questione di esercizio.

Via via che lo farai riuscirai a ripescarli sempre più velocemente dal cassetto della memoria e ogni volta ti accorgerai di quanta forza sta acquisendo quel ricordo.

 

7) Gestire gli stati d’animo: Se fossi…

Ecco l’ultimo punto per imparare a gestire gli stati d’animo negativi.

Hai in mente persone che stimi?

Possono essere persone a te vicine oppure che conosci attraverso le loro gesta.

Sfrutta questo aspetto mettendoti nei loro panni e chiediti: “Se fossi lui/lei come affronterei questa situazione?”.

Questa domanda può funzionare molto bene anche con persone che ami.

Prova a pensare cosa suggeriresti a tuo figlio o al tuo partner se si trovassero nella tua specifica situazione.

Il potere di questa domanda ruota attorno al fatto che ti consente di attingere a idee e soluzioni che probabilmente non ti verrebbero in mente.

Perché?

Perché stai pensando in modo diverso.

Nel momento in cui ti identifichi con altri vengono a cadere numerose limitazioni che t’impediscono di accedere a tutte le tue risorse e in più, così facendo, riesci ad osservare quanto successo in maniera più distaccata.

 

Per concludere sulla gestione degli stati d’animo

Se vuoi gestire gli stati d’animo negativi devi trasformare le tue emozioni, devi cambiare i tuoi pensieri.

Sono questi a determinare cosa provi, sempre.

Questa frase riassume benissimo tutto ciò di cui ti ho parlato in questo articolo sulla gestione degli stati d’animo.

A questo punto dovrebbe essere ben chiaro che gli eventi e le persone non hanno realmente alcun potere su di te.

Sei tu che decidi come interpretare gli avvenimenti e i comportamenti delle altre persone.

Sei tu che decidi se dare loro potere o toglierlo.

Devi scegliere cosa vuoi fare, adesso.

Ricorda che se deciderai di sottostare agli eventi e alle persone sarai sempre “sotto scacco” perché gli altri avranno sempre il controllo su di te e saranno loro a decidere al posto tuo, saranno loro a decidere se sarai felice o triste, se farti arrabbiare o farti star male, saranno loro ad avere in mano la tua vita.

 

 

Firma Marco Little UYM

Articolo Stati d’animo negativi: impariamo a gestirli – 2a Parte – Immagini tratte da pixabay

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