Essere Assertivi in 7 mosse

Essere Assertivi in 7 mosse - uym

Essere Assertivi è importante, ci consente di migliorare in maniera decisamente significativa il nostro benessere.

Essere assertivi significa essenzialmente non prevaricare e meritare così il rispetto degli altri.

Per capire meglio il concetto dell’assertività ci è utile fare un check del modo con cui gestiamo i rapporti con le persone che ci circondano.

Come ti comporti con il partner, i figli, i colleghi di lavoro, gli amici e con coloro che anche solo per pochi minuti incrociano la tua vita?

Tendi a fare la voce grossa, ad aggredire verbalmente l’interlocutore per far valere il tuo punto di vista o lasci correre per evitare il confronto?

Spesso si tratta di situazioni per le quali è richiesta una scelta veloce.

Che fai?

Come reagisci a quell’evento?

Valuti la situazione e dimostri accondiscendenza e sottomissione oppure aggredisci verbalmente l’interlocutore per difendere a tutti i costi il tuo punto di vista?

 

Comportarsi in modo assertivo vuol dire bilanciare i bisogni degli altri coi propri. (Edoardo Giusti) Click to Tweet

 

Essere Assertivi

Vediamo insieme quali sono i comportamenti che normalmente adottiamo.

 

Accondiscendenza

Se ci comportiamo dimostrando accondiscendenza, pur sapendo che dovremmo comportarci in maniera diversa, la nostra autostima riceverà un nuovo colpo.

Così facendo il messaggio che diamo a noi stessi è molto chiaro: “Marco, non sei in grado di gestire queste situazioni.”

La conseguenza è che ogni volta che si presenterà una situazione similare rafforzeremo questo concetto e continueremo a lasciar perdere pur di non affrontare il problema.

 

Dire sì a tutto e a tutti è come non esistere. (T. B. JElloun) Click to Tweet

 

Aggressione verbale

Nel caso in cui ci trovassimo ad attaccare verbalmente il nostro interlocutore affideremmo il nostro approccio non alla logica, al nostro convincimento ma solo alla nostra aggressività.

Una volta intrapresa questa strada commetteremmo un altro errore: credere che più saremo aggressivi e più avremo modo di far accettare il nostro punto di vista.

Perché ci comportiamo in questo modo?

Perché in quel momento non riusciamo ad attingere a nient’altro che a rabbia e a prepotenza.

Questo comportamento ha un suo obiettivo ben preciso: far valere il proprio punto di vista a tutti i costi, indipendentemente dalle argomentazioni del nostro interlocutore.

L’importante è sentirsi dare ragione… e poco importa che sia vero o meno.

L’ importante è…

vincere, prevaricare.

 

Immaginatevi il benessere di una persona che affronta tutto e tutti in questo modo?

 

Abbiamo visto due comportamenti diametralmente opposti e decisamente discutibili.

Sia l’atteggiamento passivo che quello aggressivo non portano con sé alcun tipo di beneficio.

E se esistesse un punto di equilibrio tra questi due estremi?

Se ci fosse modo di esprimere il proprio pensiero nei giusti modi e con parole appropriate in modo da avvalorare ciò che stiamo dicendo?

Questo comportamento prende il nome di assertività.

 

Essere Assertivi: significato

Sul dizionario Garzanti on line leggiamo quanto segue: “L’insieme delle abilità cognitive e comportamentali che consentono a un soggetto di affermare la propria personalità senza cadere in comportamenti passivi o aggressivi”

Essere assertivi significa comportarsi in modo tale da agire nel proprio interesse, difendendo il proprio punto di vista senza farsi gestire dalle emozioni ma sapendole controllare.

Solo così si possono difendere i propri diritti e quelli altrui.

Facile? Non sempre.

Fortunatamente esistono accorgimenti capaci di trasformarci da passivi o aggressivi in assertivi.

 

 

Come essere assertivi in 7 mosse

Riporto qui di seguito 7 punti che ci faranno riflettere su alcuni errori che spesso commettiamo.

 

 

1) Esprimere i propri sentimenti liberamente

In questo modo eviti di farti controllare dall’ansia e da altre emozioni negative.

 

2) Ascoltare attivamente il tuo interlocutore

Solo in questo modo puoi comprendere effettivamente anche il suo punto di vista.

Non devi obbligatoriamente rimanere aggrappato alla tua idea.

Ascolta ciò che deve dire l’altro e… chissà che non abbia ragione lui.

 

3) Sfruttare i tre canali della comunicazione

Ciò che dici (il contenuto, le parole), come lo dici (volume e tono di voce) e il linguaggio del corpo (microespressioni facciali, postura).

Tutti e tre debbono lavorare sinergicamente nella stessa direzione: devono “dire la stessa cosa”.

Se così non è il nostro discorso sarà decisamente meno efficace.

 

4) Portare avanti la propria opinione

Se sei sicuro che quanto stai dicendo sia “giusto” non puoi permetterti di demordere al primo rifiuto.

Spiega in maniera differente quanto appena detto cercando di immedesimarti nell’altra persona.

Quel “No” ricevuto può dipendere da molti fattori , uno di questi potrebbe essere che forse ti sei spiegato in maniera poco chiara e senza far risaltare gli aspetti più significativi.

 

5) Difendere i propri diritti

Come abbiamo visto fin dall’inizio una caratteristica principale dell’essere assertivi consiste nel non lasciare che gli altri si approfittino di noi.

Sei una persona che cerca sempre di soddisfare le richieste altrui?

In questo caso t’invito a riflettere su due termini che troppo spesso vengono confusi.

Un conto è essere disponibili, altro è essere a disposizione.

Se ritieni che sia giusto dire di “No” fallo, senza remore ma senza aggressività.

 

6) Gestire i conflitti

Avere ben chiaro quale sia lo scopo dell’incontro è fondamentale.

Se vuoi avere ragione a tutti i costi poi però non lamentarti delle conseguenze.

Se l’obiettivo invece è chiarirsi allora la strada non può che essere un’altra.

 

7) Vivere le critiche nella maniera corretta

Le critiche possono essere subite in maniera passiva oppure aggressiva.

Dobbiamo riuscire a vedere le critiche con maggior distacco perché se la critica è fondata allora conviene accettarla anziché sostenere a spada tratta una posizione sbagliata.

 

 

Un No pronunciato con convinzione è decisamente migliore di un sì pronunciato unicamente per compiacere o, ancora peggio, per evitare problemi. (M. Gandhi) Click to Tweet

 

Per concludere

Mentre scrivo quest’articolo mi sono venuti in mente numerosi episodi, forse troppi, in cui non sono riuscito ad essere assertivo quanto avrei voluto e forse dovuto.

“Se avessi detto…”

Molto spesso le emozioni ci portano a dire e fare cose di cui ci pentiamo subito dopo.

Ecco allora che a “freddo”, in un secondo momento, riaffrontiamo quella stessa situazione come se potessimo riavvolgere il tempo e rifare tutto da capo con la speranza di un esito diverso.

Forse abbiamo perso amicizie, forse abbiamo ferito qualcuno che non se lo meritava, forse abbiamo perso la loro stima, forse ci siamo fatti sfuggire di mano situazioni che meritavano di essere gestite diversamente e chissà cos’altro.

Avremmo voluto e dovuto essere diversi, assertivi.

Sfruttiamo allora l’esperienza che abbiamo accumulato fino ad oggi per non ricadere nel tranello delle emozioni, per non finire schiavi dell’aggressività o scivolare lungo la china della condiscendenza.

 

Firma Marco Little UYM

Articolo Essere Assertivi in 7 mosse – Immagini di pubblico dominio tratte da Pixabay

Matita - UYM

📙

VOGLIO ISCRIVERMI ALLA NEWSLETTER E

SCARICARE GRATUITAMENTE

📙

LA MIA COPIA 

22 PASSI VERSO LA FELICITÀ

SCARICALO SUBITO
22-passi-thumb-UYM3

The following two tabs change content below.
Ciao, mi chiamo Marco Cammilli e sono l'autore di UpgradeYourMind. Voglio condividere con te i miei studi e le mie esperienze nell'ambito della crescita personale. Scopri le strategie pratiche e immediate per migliorare la qualità della vita. Buona navigazione. Marco.

Ultimi post di Marco Cammilli (vedi tutti)

Lascia un commento tramite il tuo profilo Facebook

0 commenti

Lascia un Commento

Vuoi partecipare alla discussione?
Sentitevi liberi di contribuire!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.