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Potere delle parole: come vivere meglio sfruttandolo

potere delle parole

Il potere delle parole può aiutarci davvero vivere meglio?

Ad agosto mi è capitato di assistere in spiaggia ad un litigio. Stavo giocando con figli e moglie sul bagnasciuga quando a pochi passi da noi una normale conversazione tra ragazzo e ragazza si è trasformata in un accanito diverbio.

Pur continuando a giocare con paletta e secchiello non ho potuto fare a meno di ascoltare. Ascoltando da esterno la conversazione, era palese che il conflitto scaturito dipendesse dai continui fraintendimenti che erano il risultato di un utilizzo errato delle parole. Sì, proprio così, non facciamo attenzione a ciò che diciamo.

In un mondo dove la comunicazione riveste un ruolo così importante nelle nostre vite, quali saranno mai le conseguenze di un utilizzo superficiale delle parole?

Scopriamo insieme il potere delle parole e in che modo può aiutarci a migliorare la qualità della nostra vita.

Come vivere meglio sfruttando il potere delle parole

 

La parola è una cosa profonda, in cui per l’uomo d’intelletto son nascoste inesauribili ricchezze. (Gabriele D’Annunzio) Click to Tweet

 

“No, non stavo dicendo questo. Mi hai frainteso.” “Perché reagisci in questo modo? Non ho detto questo. Volevo dire…” “Allora non vuoi capire. Sto cercando di dirti che…”

Mi sono accorto infatti che le incomprensioni e i conflitti potrebbero essere evitati nella stragrande maggioranza dei casi se fossimo più scrupolosi nell’utilizzo delle parole, se fossimo più consapevoli del potere delle parole.

Spesso prestiamo pochissima attenzione nello scegliere i vocaboli più appropriati e non teniamo presente la circostanza in cui ci troviamo e la persona con la quale stiamo conversando. Questo è da evitare assolutamente. Il potere delle parole è tale che rappresenta un aspetto fondamentale nella comunicazione.

 

Il potere delle parole

Per farti capire meglio posso dirti che nella lingua italiana sono presenti 220.000 vocaboli (“Grande dizionario italiano dell’uso” curato dal linguista Tullio De Mauro). Di tutti questi vocaboli generalmente utilizziamo solo quelli che rientrano in quello che viene identificato come Vocabolario di base composto di sole 6.500 parole.

Si ritiene che il 98% dei nostri discorsi si appoggi a questo vocabolario.

Come vedi c’è un divario impressionante tra vocaboli disponibili e utilizzati. Purtroppo non finisce qua perché il 90% delle nostre conversazioni utilizza il cosiddetto lessico fondamentale che consta di soli 2.000 vocaboli.

Il potere delle parole - Grafico - UYM

Il potere delle parole – Grafico – UYM

Nel 90% delle nostre conversazioni utilizziamo lo 0,9% delle parole che la lingua italiana mette a disposizione! Rileggi pure questo dato e aspetta 30 secondi di tempo per riprenderti.

Il potere delle parole è immenso, ma immagina cosa succede se costruiamo le nostre frasi pescando da un paniere di sole 2.000 parole per di più scegliendole con scarsa attenzione.

Succede che una conversazione si trasforma in diverbio, che uno scambio di opinioni si modifica in litigio, che una chiacchierata di conforto può essere percepita dall’altro come inopportuna, che dolci parole affettuose possono risultare invece inappropriate. Hai pensato cosa può invece succedere in ambito professionale? Pensa ad un colloquio di lavoro, una vendita, un meeting, la richiesta per un aumento di stipendio.

Ecco perché parlo di potere delle parole! Sono stato chiaro vero? 😀

In ogni situazione, assumiti la responsabilità del suo esito, e abbi cura di scegliere le giuste parole!

 

Il potere delle parole e le sfumature

Facciamo un paragone tra le parole e i colori. Immagina di essere un pittore e di poter ritrarre un bel paesaggio attingendo da una tavolozza piena di colori.

Adesso immagina di disporli con la massima attenzione sulla tela. Andrai ad utilizzare sapientemente molte sfumature in modo da arricchire di dettagli ulteriormente il quadro. Fatto? Adesso andrai a dipingere lo stesso panorama utilizzando invece pochi colori e lo farai perfino con una certa superficialità andando a disporre le poche sfumature in maniera poco precisa. Accosta i due quadri e rifletti sull’enorme differenza che potrà esserci.

Utilizzare un vocabolario molto contenuto è come togliere tutte le sfumature di colore da ciò che stiamo riportando su tela: ogni momento viene privato di ciò che è realmente.

Il potere delle parole - cloud - UYM

Il potere delle parole – cloud – UYM

Vediamo però in maniera molto semplice qual è il meccanismo per cui una parola, una frase, può venire fraintesa. Quando parli con qualcuno non fai altro che trasformare le immagini che hai visualizzato nella tua mente in parole e procedi quindi all’invio di questo messaggio. Il tuo interlocutore dovrà interpretare le tue parole per poi trasformarle nuovamente in immagini. E se l’immagine nella nostra testa non coincide con quella venutasi a formare nella mente dell’altro? Ecco come nascono i fraintendimenti ed i conflitti! Tanto più le immagini saranno diverse e tanto più grossi saranno gli equivoci. Prima di scegliere le parole devi pensarci bene.

Il potere delle parole - codifica - UYM

Il potere delle parole – codifica – UYM

Ecco la mia ricetta per sfruttare il potere delle parole evitando conflitti ed incomprensioni inutili.

 

6 punti fondamentali sul potere delle parole:

1 – le parole hanno enorme potere ed influenzano l’andamento e l’esito di una conversazione;

2 – alcune parole sono efficaci mentre altre non lo sono;

3 – alcune parole sono efficaci in una determinata situazione, ma non lo sono in altre;

4 – alcune parole sono efficaci con alcune persone e non con altre;

5 – ogni parola ha numerosi sinonimi tra i quali scegliere attentamente quello più adatto;

6 – la parola sbagliata genera in chi ascolta emozioni negative;

Come vedi la ricetta è semplice e con la pratica ti muoverai su questi punti con la massima disinvoltura sfruttando il potere delle parole a tuo vantaggio.

L’utilizzo corretto ed attento delle parole non ti dà la certezza di raggiungere il tuo obiettivo ma posso dirti con sicurezza che un utilizzo errato, superficiale delle parole, non ti farà andare da nessuna parte!

 

Il potere delle parole, se saputo usare correttamente, ti permetterà di aprire porte che altrimenti rimarrebbero chiuse.

Firma Marco Little UYM

Articolo Potere delle Parole – Foto tratta da Pixabay

Matita - UYM

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Ciao, mi chiamo Marco Cammilli e sono l'autore di UpgradeYourMind. Voglio condividere con te i miei studi e le mie esperienze nell'ambito della crescita personale. Scopri le strategie pratiche e immediate per migliorare la qualità della vita. Buona navigazione. Marco.

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8 commenti
  1. Wisteria
    Wisteria dice:

    Mi è piaciuto molto questo articolo, hai ragione: parliamo spesso senza porre la giusta attenzione su cosa diciamo e come lo diciamo.
    I 6 punti fondamentali sul potere delle parole sono un ottimo vademecum da tenere sempre a mente.
    Mi tocca da vicino il punto 4. “Alcune parole sono efficaci con alcune persone e non con altre.”… in effetti anche gli altri punti mi riguardano ma questo forse è quello su cui “inciampo” maggiormente.
    Terrò a mente i tuoi utili consigli!
    Grazissimissime.

    Rispondi
    • Marco Cammilli
      Marco Cammilli dice:

      Ciao Wisteria, mi fa piacere che hai apprezzato il contenuto del post.
      Seguire i 6 punti aiuta concretamente a evitare i principali errori che solitamente commettiamo nel parlare. Il punto 4 a cui fai riferimento è molto importante perché ci deve ricordare di smetterla di utilizzare lo stesso linguaggio indipendentemente da chi abbiamo davanti. Il linguaggio deve essere calibrato in base al nostro interlocutore. Se vogliamo che la comunicazione sia efficace non possiamo in alcun modo dimenticare questo aspetto. Ricordiamoci che la responsabilità di ciò che diciamo è solo e soltanto nostra: se l’interlocutore non capisce siamo noi in difetto e non lui ad essere di coccio!
      Grazie del commento. Marco

      Rispondi
  2. Roby
    Roby dice:

    Prendiamo un 1° esempio: i politici. Quante volte, dopo aver ascoltato il politico di turno, siete a domandarVi: che cosa avrà voluto dire ?? E per
    quanto cerchiate di interpretare in senso compiuto quell’ accozzaglia di parole rimanete sempre nel dubbio. Pochi sono i politici che sanno farsi capire ( non vuol dire che abbiano ragione ma.. )
    Vogliamo parlare anche del linguaggio burocratico ? Stessa cosa.
    Per farsi capire servono parole semplici ma appropriate, si evitano i malintesi, i misanderstandings

    Rispondi
  3. Laura
    Laura dice:

    Quante volte mi sono ritrovata a complicare anziché chiarire una situazione! E più la persona che ho davanti è per me importante, più mi trovo ad arrampicarmi sugli specchi dando adito ad ulteriori incomprensioni. Un po’ mi sono “analizzata” ed ho capito che certamente l’emozione la fa da padrona, ma spesso è perché cerco un linguaggio che non mi è usuale forse per incidere maggiormente sulla persona che ho davanti e questo non essere me stessa crea confusione. Cercherò ancora una volta di “rivedere” il mio modo di essere …. Utilissimi questi richiami!!!

    Rispondi
    • Marco Cammilli
      Marco Cammilli dice:

      Ciao Laura, le emozioni giocano un ruolo importante nella comunicazione. Quando non riusciamo a gestirle succede infatti che le subiamo e “parliamo in preda all’emozione di turno”. La gestione delle emozioni è un argomento affascinante e molto corposo che non troverebbe spazio adeguato in un commento. Posso dire però che è molto utile soffermarsi ed analizzare i pensieri che alimentano quell’emozione e metterla così in discussione.

      Tutti abbiamo sperimentato in più occasioni l’utilizzo di un linguaggio più ricercato e forbito del solito. Obiettivo? Fare “colpo” sul nostro interlocutore. Una buona domanda da porsi è: “quella persona vuole parlare con me (con l’originale ed unico) oppure con qualcun altro?” Dico questo perché nel momento in cui parliamo e ci comportiamo in maniera diversa da chi siamo perdiamo quell’autenticità che ci contraddistingue. Un conto è modulare il nostro linguaggio altro paio di maniche è smettere di essere noi stessi.
      Cosa ne pensi?
      Marco.

      Rispondi
      • Chiara
        Chiara dice:

        Hai ragione Marco, sono convinta che essere se stessi ripaga sempre!
        Solo che non è semplicissimo esserlo quando hai davanti persone che non conosci e che sai che ti stanno valutando 🙂

        Rispondi

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