Io me li bevo come un liquore i trent’anni…

Io me li bevo come un liquore i trent’anni - uym

Io me li bevo come un liquore i trent’anni.

Ti starai chiedendo quale sia il senso di questa frase.

Vedi, per migliorare la qualità dell nostra vita dobbiamo incamminarci lungo il sentiero del cambiamento e a questo scopo voglio condividere con te questo breve estratto dal libro “Se il sole muore” di Oriana Fallaci.

Si tratta di un reportage sulla missione della NASA che di lì a poco avrebbe portato l’uomo sulla Luna.

Oriana Fallaci si rivolge agli astronauti trentenni intervistati, esortandoli a vivere pienamente la vita, a sognare e osare.

A 53 anni dalla pubblicazione del libro, questo schietto documento della Fallaci, è più che mai attuale.

È una forte esortazione a sognare, ad agire, a scrollarsi di dosso quell’ingannevole torpore che sotto mentite spoglie ti trasforma da protagonista a spettatore della tua vita.

…io me li bevo come un liquore i trent’anni.

 

 

“Io me li bevo come un liquore i trent’anni…” – Oriana Fallaci

«Io mi diverto ad avere trent’anni, io me li bevo come un liquore i trent’anni: non li appassisco in una precoce vecchiaia ciclostilata su carta carbone.

Ascoltami, Cernam, White, Bean, Armstrong, Gordon, Chaffee: sono stupendi i trent’anni, ed anche i trentuno, i trentadue, i trentatré, i trentaquattro, i trentacinque!

Sono stupendi perché sono liberi, ribelli, fuorilegge, perché è finita l’angoscia dell’attesa, non è incominciata la malinconia del declino, perché siamo lucidi, finalmente, a trent’anni!

 

io me li bevo come un liquore i trent'anni: non li appassisco in una precoce vecchiaia ciclostilata su carta carbone. (Oriana Fallaci) Click to Tweet

 

Se il sole muore - Oriana Fallaci - uym

Se il sole muore – Oriana Fallaci – uym

Se siamo religiosi, siamo religiosi convinti.

Se siamo atei, siamo atei convinti.

Se siamo dubbiosi, siamo dubbiosi senza vergogna.

E non temiamo le beffe dei ragazzi perché anche noi siamo giovani, non temiamo i rimproveri degli adulti perché anche noi siamo adulti.

Non temiamo il peccato perché abbiamo capito che il peccato è un punto di vista, non temiamo la disubbidienza perché abbiamo scoperto che la disubbidienza è nobile.

Non temiamo la punizione perché abbiamo concluso che non c’è nulla di male ad amarci se ci incontriamo, ad abbandonarci se ci perdiamo: i conti non dobbiamo più farli con la maestra di scuola e non dobbiamo ancora farli col prete dell’olio santo.

Li facciamo con noi stessi e basta, col nostro dolore da grandi.

 

Siamo un campo di grano maturo, a trent’anni, non più acerbi e non ancora secchi: la linfa scorre in noi con la pressione giusta, gonfia di vita.

È viva ogni nostra gioia, è viva ogni nostra pena, si ride e si piange come non ci riuscirà mai più, si pensa e si capisce come non ci riuscirà mai più.

Abbiamo raggiunto la cima della montagna e tutto è chiaro là in cima: la strada per cui siamo saliti, la strada per cui scenderemo.

 

Siamo un campo di grano maturo, a trent'anni, non più acerbi e non ancora secchi: la linfa scorre in noi con la pressione giusta, gonfia di vita. (Oriana Fallaci) Click to Tweet

 

Un po’ ansimanti e tuttavia freschi, non succederà più di sederci nel mezzo a guardare indietro e in avanti, a meditare sulla nostra fortuna: e allora com’è che in voi non è così?

Com’è che sembrate i miei padri schiacciati di paure, di tedio, di calvizie?

Ma cosa v’hanno fatto, cosa vi siete fatti?

A quale prezzo pagate la Luna?

La Luna costa cara, lo so.

Costa cara a ciascuno di noi: ma nessun prezzo vale quel campo di grano, nessun prezzo vale quella cima di monte.

Se lo valesse, sarebbe inutile andar sulla Luna: tanto varrebbe restarcene qui.

 

Svegliatevi dunque, smettetela d’essere così razionali, ubbidienti, rugosi!

Smettetela di perder capelli, di intristire nella vostra uguaglianza!

Stracciatela la carta carbone.

Ridete, piangete, sbagliate.

Prendetelo a pugni quel Burocrate che guarda il cronometro.

Ve lo dico con umiltà, con affetto, perché vi stimo, perché vi vedo migliori di me e vorrei che foste molto migliori di me.

Molto: non così poco.

O è ormai troppo tardi?

O il Sistema vi ha già piegato, inghiottito?

Sì, dev’esser così».

 

 

Smettetela di intristire nella vostra uguaglianza! Stracciatela la carta carbone. (Oriana Fallaci) Click to Tweet

 

Per concludere

Cosa ne pensi delle parole della Fallaci?

È davvero come dice lei?

Il Sistema ci ha davvero piegato, inghiottito?

Firma Marco Little UYM

Articolo Io me li bevo come un liquore i trent’anni… – Immagine tratta da PIxabay

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