Autocontrollo: 4 abitudini per rafforzarlo

Autocontrollo 4 abitudini per rafforzarlo - uym

Autocontrollo, cos’è esattamente e come possiamo rafforzarlo?

Si intende per Autocontrollo la padronanza delle proprie azioni, dei propri impulsi.

È la capacità che ci permette di controllare le nostre emozioni, i desideri e i comportamenti.

Non una cosetta da poco.

Prova infatti a pensare a cosa succede quando non hai il controllo delle tue emozioni, quando tendono a prendere il sopravvento e a decidere “al posto tuo” cosa fare.

Quello che ne esce fuori non è mai qualcosa di cui andare fieri.

Parlo di quei comportamenti sui quali di lì a poco continuerai a rimuginare e pensare: “Perché mi sono comportato in quel modo? Se solo potessi tornare indietro.”

 

Nessuno è libero se non è padrone di se stesso. (Epitteto) Click to Tweet

 

Autocontrollo: 4 abitudini per rafforzarlo

Avere maggior autocontrollo significa vivere una vita più soddisfacente, senz’ombra di dubbio, sia con noi stessi che con gli altri.

E questo ci dovrebbe portare a cercare di sviluppare la capacità di saper gestire le proprie emozioni.

Ne abbiamo assolutamente bisogno e quindi dobbiamo migliorare la nostra capacità di non farci sopraffare.

Avere una bassa forza di volontà significa infatti dipendere da qualcosa di esterno e questo non porta mai niente di buono.

Hai presente le dipendenze?

Non riesci a gestire la situazione, non sei in grado di tenere sotto controllo i tuoi pensieri e di conseguenza le tue azioni.

“Si tratta di un processo mentale complesso che ci consente di superare pensieri ed emozioni momentanee, rendendoci capaci di adattare il nostro comportamento alle condizioni del momento” Michael Inzlicht

 

Autocontrollo, può finire?

A fine giornata capita a tutti di sentirsi stanchi e provati.

Ed è proprio in queste situazioni che la sensazione che ci portiamo dietro è quella di aver esaurito tutto il nostro autocontrollo, la sensazione di non averne proprio più almeno fino al giorno successivo.

Abbiamo gestito il tizio che in coda alla cassa cercava di superare, il collega che continuava ad insinuare cose non vere sul nostro lavoro, le richieste dei figli, la persona in bicicletta contro mano, quel litigio con il partner, ecc.

La lista è pressoché infinita.

È stato un continuo attingere al tuo autocontrollo, tant’è che adesso anche il minimo intralcio diventa un problema tale da farti saltare i nervi.

Hai presente il detto “Avere i nervi a fior di pelle”?

In questa situazione basta davvero un niente per farci scattare come una molla, e lo facciamo con comportamenti che a posteriori riteniamo essere tutto tranne che adeguati alla situazione, anzi del tutto inutili e controproducenti.

Abbiamo bisogno di un po’ di tranquillità e di un sano sonno ristoratore.

Ma funziona davvero così l’autocontrollo?

È qualcosa che si consuma?

Può davvero finire?

Secondo Michael Inzlicht, professore di psicologia all’Università di Toronto, il punto è da ricondurre ad altro.

Tutto sembra dipendere dal fatto che siamo stanchi e che le nostre priorità sono cambiate.

Vediamo di capire esattamente cosa significa.

Se stiamo facendo qualcosa che non ci piace o che riteniamo un obbligo, il livello di autocontrollo sembra scendere per raggiungere via via il livello più basso.

Questo si verifica perché la stanchezza è tale che non riusciamo ad anteporre il dovere all’essere affaticati.

Rileggi quest’ultima frase perché è molto importante.

Il punto è che la stanchezza è tale che non riusciamo ad imporci quello specifico obbligo.

L’autocontrollo è sempre quello con cui ti sei alzato la mattina, non è diminuito, ma la stanchezza è aumentata in maniera rilevante e le priorità paiono non essere più le stesse.

Ecco il motivo per cui qualunque decisione tu prenda, se vissuta come una costrizione, come un dovere appunto, ha le ore contate.

Pensiamo a quello che succede durante la nostra giornata tipo.

Facciamo un paio di esempi.

Se riusciamo a tenere sotto controllo la nostra alimentazione solo perché ce lo ha detto il dietologo o perché ce lo siamo imposti questo impegno quanto pensi che possa durare?

Semplice, durerà fintanto che riusciremo ad anteporre il dovere al disagio dell’essere stanchi.

Se ti sei imposto di andare a fare attività fisica per perdere peso o per avere un corpo più tonico quanti mesi pensi di riuscire a resistere?

Dipende sempre dal solito motivo: piacere o dovere?

Per quanto tempo avrai la forza di tenere a bada quello specifico obbligo?

 

Uno non può possedere capacità più grande o più piccola della padronanza di se stesso. (L. da Vinci) Click to Tweet

 

 

Autocontrollo: come rafforzarlo in 4 mosse

Prima di passare a quelli che considero i 3 principali aspetti per rafforzare il proprio autocontrollo, voglio che tu tenga bene a mente due punti importanti:

  1. l’autocontrollo non è qualcosa che si esaurisce;
  2. l’autocontrollo può essere rafforzato.

Sono due semplici punti che rivestono un ruolo importante per capire al meglio il suo funzionamento e per mettere in pratica con minore sforzo i seguenti 3 aspetti.

 

1) Autocontrollo trasformare i “Devo” in “Voglio” 

Cosa succederebbe se quello che stai facendo riuscissi a viverlo non come un dovere ma come un volere?

Due semplici parole che cambiano completamente il modo con cui affronti i problemi.

“Marco, sono d’accordo su tutto ma ci sono situazioni in cui quel Devo non si trasforma in Voglio. È proprio impossibile. Ci sono cose che devono essere fatte ma quel Devo purtroppo rimane.”

Comprensibile.

Io credo che possiamo fare una distinzione tra gli eventi estemporanei e quelli continuativi.

I primi in quanto tali, sono delle meteore, incrociano la nostra vita e noi possiamo decidere se sfruttare il nostro autocontrollo, gestire quel “Devo” e affrontare al meglio quel momento oppure lasciar perdere.

Le situazioni invece non estemporanee, quindi continuative, per intenderci quelle che tendono a ripetersi, dobbiamo imparare a gestirle trasformando quel “Devo” in “Voglio”, altrimenti le probabilità di raggiungere il nostro obiettivo, quale che sia, saranno molto basse.

Il Devo indica una costrizione, un qualcosa che ti imponi di fare anche se non ti piace o non lo vuoi fare.

Quanto può durare una situazione del genere?

L’alimentazione e l’attività fisica sono due esempi semplici e chiari che spiegano molto bene questo meccanismo.

Fai attenzione a ciò che mangi per il piacere di sentirti bene ed aiutare il tuo fisico ad essere in salute oppure ti costringi a seguire una dieta esclusivamente imposta da qualcuno?

Quale delle due storie secondo te andrà a buon fine?

 

 

2) Evitare le Tentazioni

Stare alla larga da ciò che ci fa cadere in tentazione.

Ecco un buon punto sul quale esercitare il nostro autocontrollo.

Per quanto possibile sarebbe meglio evitare le tentazioni piuttosto che “andare a sbatterci contro”, meglio attingere a tutte le nostre forze per resistervi.

Ecco il motivo per cui si tende a studiare in stanze dove non ci sono distrazioni: niente TV a portata di mano, niente persone che vanno e vengono e se siamo bravi spegniamo anche il cellulare.

È lo stesso motivo che ci porta a saltare l’area dei gelati al supermercato se sappiamo che stiamo cercando di perdere peso.

Tutte cose molto sensate ma il più delle volte non lo facciamo.

Forse da questo punto di vista tendiamo a sovrastimarci, convinti che saremo comunque in grado di gestire al meglio la situazione.

Confidiamo troppo sul nostro autocontrollo?

E quando non funziona?

Ci caschiamo e per sentirci meglio ci raccontiamo: “Che vuoi che sia. È successo una volta.”

Peccato che questo comportamento si tradurrà nella sommatoria di una serie interminabile di “una volta, un’altra volta, una volta ancora, ecc.”

 

 

3) Obiettivi precisi

Più gli obiettivi sono precisi è maggiori sono le possibilità di riuscire nel nostro intento e ricordiamo sempre che gli obiettivi debbono essere misurabili e raggiungibili.

Commettiamo l’errore di darci traguardi vaghi e anche improponibili e che, proprio per questo, non possono essere considerati dei veri e propri obiettivi.

Hai presente quando, carichi di motivazione ed entusiasmo diciamo a noi stessi: “Ho deciso, da oggi farò attività fisica!”

Ecco che già la partenza non prelude a nulla di buono

L’intenzione è più che nobile ma è una frase buttata là senza tutti i parametri che un obbiettivo devo avere.

Oggi quando?

Dove?

Per quanto tempo?

Cosa vuoi fare?

Un obiettivo diventa davvero tale quando abbiamo chiarito i 9 punti che lo definiscono.

Ecco i primi 4 punti che deve avere un obiettivo: specifico, definito, misurabile e con una scadenza.

Altrimenti rimarranno solamente parole al vento e la nostra forza di volontà non sarà certo aiutata da obiettivi così poco chiari e definiti.

Meno sono definiti gli obiettivi e maggiori sono le vie di fuga che ci porteranno a mancare i nostri traguardi.

Leggi l’articolo scritto ad hoc su come raggiungere un obiettivo.

 

4) Un grammo di pratica per migliorare il nostro Autocontrollo

Il modo più efficace per migliorare il nostro autocontrollo è senz’ombra di dubbio quello di esercitarsi.

Non ci sono scorciatoie.

Quindi, che fare?

Niente ci vieta di fare un check delle nostre abitudini, quelle che non ci piacciono.

Ne scegliamo una e ci imponiamo per 3 giorni conseguitivi di cambiarla.

L’esercizio è per soli 3 giorni. Fattibilissimo.

Sai perché è importante quest’aspetto?

Perché dopo 3 giorni comincerai ad assaporare che qualcosa sta cambiando e ne avrai una piena consapevolezza: hai aumentato la tua capacità di controllo.

 

Un grammo di pratica vale più di una tonnellata di teoria. Swami Vishnudevananda Click to Tweet

 

Aumenterà la fiducia in te stesso pari almeno all’importanza dell’abitudine che sei riuscito a modificare.

Quello che per mille motivi non avevi mai fatto lo stai facendo. È un ottimo messaggio che stiamo dando a noi stessi.

Passi tutte le sere davanti alla TV e pensi di non riuscire a farne a meno?

Vai a letto con il cellulare acceso di fianco perché qualcuno può sempre mandarti una mail o un messaggio da leggere e a cui rispondere?

Prendi sempre l’ascensore per comodità o perché le scale ti affaticano?

Forse niente di tutto ciò, forse solo per  “abitudine”

Portiamo quindi avanti la nostra decisione di cambiare quell’abitudine per una settimana e poi per 30 giorni.

Un mese, se vogliamo, è un arco di tempo breve ma al contempo molto importante per rafforzare in noi il nostro autocontrollo, per conseguenza avrai la consapevolezza di poter gestire al meglio le situazioni.

Ti sentirai una persona dotata di autocontrollo che non si fa trascinare dalle situazione, che non si fa governare dalle proprie emozioni.

 

 

 

Per concludere

Ho voluto trattare un argomento dell’autocontrollo perché riveste un ruolo fondamentale per il nostro benessere.

Troppo spesso ci facciamo comandare dai nostri impulsi e questo non lo vogliamo perché nella maggior parte dei casi ci rimane solo il rammarico: “Se solo mi fossi comportato in modo diverso.”

 

 

Firma Marco Little UYM

Articolo su Autocontrollo – Immagini pubblico dominio

Matita - UYM

?

VOGLIO ISCRIVERMI ALLA NEWSLETTER E

SCARICARE GRATUITAMENTE

?

LA MIA COPIA 

22 PASSI VERSO LA FELICITÀ

SCARICALO SUBITO
22-passi-thumb-UYM3

The following two tabs change content below.
Ciao, mi chiamo Marco Cammilli e sono l'autore di UpgradeYourMind. Voglio condividere con te i miei studi e le mie esperienze nell'ambito della crescita personale. Scopri le strategie pratiche e immediate per migliorare la qualità della vita. Buona navigazione. Marco.

Ultimi post di Marco Cammilli (vedi tutti)

Lascia un commento tramite il tuo profilo Facebook

0 commenti

Lascia un Commento

Vuoi partecipare alla discussione?
Sentitevi liberi di contribuire!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.