Differenza tra Piacere e Felicità

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Differenza tra Piacere e Felicità?

Voglio parlartene perché spesso facciamo l’errore di confonderli.

Troppe volte ricerchiamo il piacere pensando che possa offrirci un’autentica felicità.

Chiediti se questa inesorabile ricerca del piacere ha mai funzionato fino ad ora?

La risposta la conosciamo entrambi: No.

Addentriamoci allora nella differenza tra Piacere e Felicità!

Differenza tra Piacere e Felicità

Ho trascorso le ferie d’Agosto in campeggio con la mia famiglia, esattamente in un bungalow.

Quella sera i miei figli erano già a letto mentre io e mia moglie eravamo seduti in veranda. Lei intenta a leggere un libro mentre io osservavo il cielo stellato che si stagliava oltre il profilo degli alberi.

Un silenzio, a cui non sono abituato, sembrava aver sfiorato ogni persona e ogni oggetto all’interno del campeggio.

Le stelle brillavano con vigore nonostante la luna piena ostentasse tutto il suo chiarore.

Un uccello notturno riempiva ritmicamente e con delicatezza quel silenzio.

Alcune immagini si rincorrevano nella mia testa: i miei figli che giocavano con mia moglie e subito dopo mio fratello con la sua famiglia.

Sopra queste immagini vedevo distintamente i volti sorridenti dei miei genitori.

Probabilmente è durato solo una frazione di secondo, difficile dirlo, ma in quel momento mi sono sentito davvero Felice.

È stata proprio questa sensazione a portarmi a riflettere su alcuni aspetti delle nostre vite, sulla ricerca del piacere, sulla differenza tra Piacere e Felicità.

 

“Abbiamo costruito un sistema che ci persuade a spendere il denaro che non abbiamo in cose di cui non abbiamo bisogno per creare impressioni che non dureranno su persone che non ci interessano.” Emile H. Gauvreay

 

Come ti sembra questa frase? Tosta vero?

Mi accorgo che troppo spesso, io in primis, facciamo l’errore di ricercare il piacere confondendolo con la felicità.

Ecco il più grosso sbaglio che possiamo commettere e purtroppo c’inciampiamo ogni volta.

 

Differenza tra Piacere e Felicità: Avere o Essere?

Differenza tra Piacere e Felicità - Il Piacere - uym

Differenza tra Piacere e Felicità – Il Piacere – uym

Comprare un vestito nuovo, indossare un nuovo paio d’occhiali, comprare l’ultimo smartphone sono solo dei comportamenti che ci consentono di ricercare e raggiungere un certo tipo di piacere.

Ma questo non ha niente a che fare con la felicità.

Pensa un attimo all’ultima volta in cui ti sei sentito/a davvero felice e parlo di quella felicità autentica, quella gioia profonda che nasce dentro e ti riempie.

Sono convinto che quella sensazione non aveva niente a che fare con l’acquisto della macchina nuova, dell’ultimo modello di televisore o del nuovo portatile.

 

Differenza tra Piacere e Felicità e la gratificazione temporanea

Il piacere è solamente una gratificazione temporanea che soddisfa il bisogno di provare nuove emozioni dandoci una scarica di adrenalina e appagamento.

Il piacere non può essere duraturo, per sua natura ha infatti la tendenza a dissolversi molto velocemente. Cosa ne resta quindi una volta passato l’effetto temporaneo? Niente.

Non fraintendermi, la ricerca del piacere è un comportamento assolutamente naturale ed è giusto afferrarlo ma un conto è saperlo gestire altro paio di maniche è rincorrerlo confondendolo con la felicità.

Se stai ricercando il piacere è infatti probabile che tu stia spendendo energie e tempo prezioso, stai camminando sulla strada sbagliata e ti stai allontanando sempre più da ciò che invece vorresti raggiungere: la Felicità.

 

Differenza tra Piacere e Felicità: il vuoto dentro

Hai fatto caso che più ci allontaniamo dalla Felicità e più ricerchiamo il Piacere per colmare quella sensazione di vuoto che si sviluppa dentro di noi?

È capitato a tutti di cercare di compensare una delusione o un momento in cui ci sentivamo giù di morale con un acquisto un poco pazzerello.

Prova a riportare alla mente l’ultima volta che è successo.

Com’è andata?

Quanto tempo è durata quella sensazione di euforia e appagamento?

Lo sappiamo entrambi: poco, molto poco.

Non solo, hai risolto il problema per cui ti sentivi triste?

Ovviamente no.

La differenza tra Piacere e Felicità dovrebbe cominciare ad essere un poco meno nebulosa, ma andiamo avanti in modo che sia tutto ben chiaro.

 

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Differenza tra Piacere e Felicità: siamo una “stanza vuota” ?

Differenza tra Piacere e Felicità - Stanza vuota - uym

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“Questa è un epoca in cui tutto viene messo in vista sulla finestra, per occultare il vuoto della stanza.” Dalai Lama

 

L’ultima volta in cui ti sei sentito davvero felice non aveva niente a che fare con l’acquisto di un oggetto, riguardava qualcosa di più intimo come un’amicizia, il rapporto con il tuo partner o con i tuoi figli.

Probabilmente aveva a che fare con la condivisione di uno specifico momento, di un viaggio o di una cena.

Forse ancora riguardava quell’abbraccio o quel momento in cui “parlavi con gli occhi” a una persona amata.

Oppure non riguardava niente e nessuno ma solo te stesso.

 

La vera felicità non ha bisogno di chissà cosa, è incredibilmente essenziale e semplice. Click to Tweet

 

 

Differenza tra Piacere e Felicità: l’appagamento immediato

Perché allora ricerchiamo il piacere continuamente anziché concentrarci sulla ricerca della Felicità?

Perché il Piacere ha l’indubbio vantaggio dell’appagamento immediato: paghi e godi dell’acquisto, quale che sia.

Passa qualche giorno però e il gioco ricomincia, si riparte alla ricerca di un nuovo piacere perché l’ultimo ha già esaurito il suo effetto. Abbiamo bisogno di altro, di un nuovo acquisto per farci provare adrenalina e nuove sensazioni.

Puoi comprare ciò che ti gratifica ma non fare l’errore di confondere tutto questo come la via per la felicità. Basta guardare nelle nostre case per osservare tantissimi oggetti che non suscitano più alcuna emozione da anni e che non sappiamo più neppure cosa farne, nella migliore delle ipotesi finiscono in un ripostiglio, ripostiglio già pieno di cose da buttare.

“La felicità non ha nulla a che vedere con il successo, nulla a che vedere con l’ambizione, con il denaro, il potere e il prestigio. La felicità è qualcosa che ha a che fare esclusivamente con il tuo atteggiamento verso la realtà.” Osho Rajneesh

La felicità si trova dentro di noi e non ne troverai mai traccia in alcun oggetto esterno, quale che sia il suo valore o il suo prestigio.

Ecco una netta differenza tra piacere e felicità: il piacere è fisico mentre la felicità è uno stato mentale.

Il piacere, la gratificazione si consumano molto velocemente: oggi ci sono e domani non più.

 

Differenza tra Piacere e Felicità: dissetarsi con acqua salata

Differenza tra Piacere e Felicità - Dissetarsi con acqua salata - uym

Differenza tra Piacere e Felicità – Dissetarsi con acqua salata – uym

Hai mai fatto caso come le immagini mentali legate a un desiderio generino in noi sempre due distinte azioni?

Possiamo decidere di reprimere quel desiderio generando però malumore, insoddisfazione oppure possiamo ascoltare quel desiderio assecondandolo.

In effetti perché farsi tanti problemi?

Perché reprimere un desiderio se posso assecondarlo?

Se la risposta è sì allora cosa aspettiamo e… ogni problema svanirà. Come no!

Assecondare quel desiderio infatti non sarà altro che una breve tregua, l’indomani saremo presi da altre pulsioni, da altri desideri e più li assecondiamo più sentiamo il bisogno di seguirli.

Si crea così un circolo vizioso, una sorta di droga che ci allontana sempre più dalla Felicità.

È come se volessimo trovare conforto nel dissetarci con acqua salata.

Più ne bevi e più avrai sete.

 

Differenza tra Piacere e Felicità: la schiavitù

L’abitudine di appagare i nostri desideri diventa sempre più forte e a quel punto l’esperienza del desiderio non è neppure più appagamento ma diventa una vera e propria schiavitù.

Perdiamo così il nostro bene più prezioso: la nostra libertà interiore.

“È come quando sentiamo prurito. Istintivamente cerchiamo sollievo grattandoci. Ma il sollievo dura poco perché il prurito ritorna più intenso, e noi sfreghiamo la pelle fino a farla sanguinare. Abbiamo confuso sollievo e guarigione. Quando decidiamo di non grattarci più, anche se ne abbiamo una gran voglia, non è perché pensiamo che grattarci sia male, ma perché la nostra esperienza ci ha insegnato che scorticarci è ancora più doloroso, e che la tortura finirà presto se aspetteremo che il prurito si attenui da solo.” tratto da Il gusto di essere felici di Matthieu Ricard

Ci sarà sempre qualcosa da desiderare, ci sarà sempre qualcosa che ci porta a correrle incontro.

Permettimi di dire che se la tua Felicità è strettamente legata alle cose che ti circondano è una felicità che vale poco, è una parvenza di felicità perché condizionata dal mondo esterno e in quanto tale non dipende da te.

La Tua Felicità non sarà Mai Tua, è in mano ad altri!

Quando ci troviamo a un bivio c’è una domanda semplice che può aiutarci a fare la scelta giusta: “Questa mia decisione mi garantirebbe una maggiore felicità oppure mi darà accesso a un nuovo, momentaneo piacere?”

 

La felicità non è avere quello che si desidera, ma desiderare quello che si ha. Oscar Wilde Click to Tweet

 

 

Differenza tra Piacere e Felicità: la pura semplicità

La libertà interiore ci consente di apprezzare la pura semplicità del momento presente svincolato quindi dai rimorsi del passato e dalle ansie del futuro.

Liberiamoci dalle invasioni dei ricordi che ci assalgono e che attentano alla nostra serenità, liberiamoci dalle inutili preoccupazioni per il futuro, focalizziamoci sulle cose realmente importanti.

Chiediamoci cosa possa davvero renderci felici ponendo attenzione a non confondere questo stato di particolare benessere con altri surrogati.

 

 

 

Differenza tra Piacere e Felicità: un battito di ciglia

Riflettendo sulla differenza tra piacere e felicità ci accorgiamo che Essere Felici non può e non deve essere esclusivamente legato a ciò che desideriamo.

Come mai?

Perché nel momento in cui l’otteniamo già non vale più quanto il nostro desiderio.

Dura solo un battito di ciglia e a quel punto non ci rimane altro da fare che spostare la nostra attenzione su un nuovo obiettivo.

Non solo, se la Felicità fosse strettamente condizionata dall’Avere cosa succederebbe se l’oggetto dei nostri desideri non potessimo averlo o dovesse rompersi?

Essere Felici non può neppure essere delegato a una successione fortuita di eventi perché significherebbe porre la qualità della nostra vita in balia del mondo esterno. Sarebbero gli eventi a decidere al posto nostro, a decidere in quali stati d’animo vivere.

 

Forse Essere Felici significa amare incondizionatamente se stessi e gli altri, gestendo al meglio le nostre risorse interne per affrontare anche gli eventi che attentano al nostro benessere.

 

Per concludere sulla differenza tra Piacere e Felicità

Dopo queste riflessioni sulla ricerca del piacere, sulla differenza tra Piacere e Felicità sono venuto alla conclusione che l’ostacolo maggiore per essere felici è proprio il fatto che non abbiamo chiarezza su cosa sia la felicità.

Fino a quando continueremo a confonderla con il piacere, la gratificazione o altri surrogati, risulterà assai improbabile raggiungerla.

 

Per te cos’è la Felicità? Qual è a tuo giudizio la differenza tra piacere e felicità?

 

 

 

Firma Marco Little UYM

Articolo Differenza tra Piacere e Felicità – Immagini di pubblico dominio

Immagine stanza vuota di Ian Burt

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10 commenti
  1. Danilo
    Danilo dice:

    Per me la felicità è un emozione superiore. Per definizione la ricerca della felicità attraverso il mondo esterno è un illusione perché se la mia felicità coincide con il possedere qualcosa o il raggiungere uno status, quando li perderò avrò perso anche la mia felicità. Quindi la cosa migliore da fare è lavorare su sé stessi fino a raggiungere una felicità interiore che nessuno potrà sottrarci.

    Rispondi
  2. katiuscia
    katiuscia dice:

    Ciao Marco …bellissimo articolo .per me la felicità ora è camminare e pensare alla bellezza che mi circonda e agli affetti che ho creato …grazie!!!

    Rispondi
    • Marco Cammilli
      Marco Cammilli dice:

      Ciao Katiuscia, mi fa molto piacere che l’articolo ti sia piaciuto. Bellissima la tua frase: “Camminare, osservare la bellezza che ci circonda e gli affetti che ho creato”.
      Mi sa che la riutilizzerò se mi dai il tuo benestare 🙂
      Ti auguro il meglio.

      Rispondi
      • katiuscia
        katiuscia dice:

        Certo che puoi …ci sono frasi che lasciano il segno nella mente tanto da farti capire il vero senso di questa nostra meravigliosa vita ..per me è stato così. ..se può essere di aiuto a qualcuno questa risposta è servita a qualcosa …un abbraccio forte !!!

        Rispondi
        • Marco Cammilli
          Marco Cammilli dice:

          E’ vero a volte basta un frase a smuovere dentro di noi qualcosa. Parole che ci toccano nel profondo e… quando succede è difficile tornare ad essere le “persone di prima.”
          A presto Katiuscia.

          Rispondi
  3. Gianluca
    Gianluca dice:

    Triste a dirsi ma mi sono acorto che per me la felicità era un concetto molto astratto e che avevo difficoltà ad inquadrarla. Ti ringrazio quindi dell’articolo perché con la tua chiarezza mi hai aiutato per rifletterci sopra.

    Rispondi
    • Marco Cammilli
      Marco Cammilli dice:

      La stragrande maggioranza delle persone (mi ci metto anch’io ma ci sto lavorando sopra) ha un’idea un po’ nebulosa di cosa sia la felicità: benvenuto nel club 🙂
      Il motivo è dato dal fatto che la felicità è uno stato mentale, è quindi invisibile ai nostri occhi. Tutto ciò che non possiamo toccare e vedere è difficile da comprendere. Come faccio ad entrare in contatto con qualcosa che non posso toccare, che non posso comprare e che non saprei neppure dove andare cercare? E mentre cerchiamo per ogni dove facciamo l’errore di non guardare nell’unico posto in cui la Felicità alberga: dentro di noi.
      E’ lì perché è il solo posto dove può stare.

      Ecco un altro motivo per cui “ripieghiamo” sul piacere, così semplice, facile da capire e ottenere.

      Bene che la mia riflessione ti sia stata d’aiuto.
      A presto Gianluca.

      Rispondi

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