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Il Principio della Rana Bollita vale anche per te

Principio della rana bollita

Il Principio della Rana Bollita può apparentemente sembrare un concetto persino assurdo.

Il Principio della Rana Bollita è il miglior modo per spiegare in che modo le cattive abitudini o certe situazioni siano capaci di attentare al nostro benessere e alla nostra felicità.

L’unico modo per evitare che questo succeda è essere ben consapevoli della strada che abbiamo intrapreso.

Per aiutarti in questo, il Principio della Rana Bollita, saprà esserti davvero utile.

Facile quindi?

Niente affatto perché le abitudini una volta acquisite diventano processi automatici e in quanto tali a volte talmente sottili da sfuggire ai nostri controlli.

Il Principio della Rana Bollita e l’istinto di sopravvivenza

Il Principio della Rana Bollita ci porta indietro nel tempo.

Molto, molto tempo fa

Fin dall’alba dei tempi gli animali hanno sempre potuto contare sull’istinto di sopravvivenza. Il cervello degli uomini e degli animali da questo punto di vista è similare: nel caso di pericolo evidente e imminente un messaggio parte istantaneamente con destinazione mente e corpo al fine di provocare una reazione quanto più rapida possibile alla minaccia.

E quando questi pericoli sono meno tangibili e non improvvisi? Parlo delle cattive abitudini o delle brutte situazioni in cui “capita” di inciampare, che succede? Succede che un giorno ci ritroviamo esattamente come ben spiegato dal principio “ della rana bollita “… bolliti appunto.

 

 

Il principio della rana bollita - cattive abitudini

Il principio della rana bollita – cattive abitudini

Il Principio della Rana Bollita

Fingiamo un semplice esperimento, quello su cui si basa il Principio della Rana Bollita.

Ci serve un pentolone, dell’acqua e una rana appunto. Riempiamo il pentolone d’acqua e immergiamoci l’animale. La rana comincia a nuotare tranquillamente dato che l’acqua è fredda e apparentemente nessun pericolo in vista. La rana trova addirittura confortevole l’ambiente.

A questo punto prendiamo il pentolone e poniamolo sul fuoco. L’acqua diventa piano piano tiepida e la rana trova persino piacevole quel leggero tepore. Attorno a lei tutto è tranquillo, ancora nessun pericolo.

Il fuoco però continua a scaldare l’acqua e l’animale comincia a trovare meno gradevole la temperatura anche se è ancora accettabile. In poco tempo l’acqua diventa davvero calda e la rana non la trova più così piacevole e comincia anzi ad agitarsi.

La temperatura continua a salire e l’acqua è ormai molto calda, troppo. La rana però non riesce a reagire in quanto già indebolita, non ce la fa a saltar fuori, tutto ciò che riesce a fare è sopportare cercando di resistere per puro istinto di sopravvivenza.

La temperatura adesso è davvero molto alta ed è troppo tardi per la rana, il suo destino si compie: finirà bollita.

Facciamo lo stesso esperimento ma questa volta proviamo a mettere la rana nel pentolone con l’acqua già a bollore. In questo caso che succede? Succede che la rana spiccherà un bel balzo e fuggirà.

Ecco l’importanza del Principio della Rana Bollita!

 

Si fa l’abitudine a tutto, anche al continuo peggioramento di ciò che già era ai limiti della sopportazione. (John Maxwell Coetzee) Click to Tweet

 

 

Cosa dovrebbe insegnarci mai il principio della rana bollita?

Il Principio della Rana Bollita spiega in maniera efficace come un cambiamento lento abbia la capacità di insinuarsi nella nostra vita, giorno dopo giorno, anno dopo anno e prendere il sopravvento.

Questo succede per lo stesso motivo per cui la rana muore bollita: il cambiamento è così lento e graduale che non ce ne accorgiamo, sfugge alla nostra percezione e, per la maggior parte del tempo, non genera alcuna reazione.

Sono talmente piccoli i passi che facciamo verso una cattiva abitudine o situazione che non riusciamo ad essere ben consapevoli della pericolosità del percorso.

Ecco che rimandiamo qualunque azione perché non ne comprendiamo l’urgenza e tantomeno l’importanza.

Restiamo semplici spettatori, non siamo protagonisti. Ecco l’importante significato del principio della Rana Bollita.

Aspettiamo che le cose migliorino e con questo pessimo pensiero lasciamo la qualità della nostra vita in balia degli eventi, in mano ad altri.

Ci lasciamo lentamente trasportare dalla corrente senza sapere neppure dove stiamo andando ma… in fondo non è un problema, potremo sempre riprendere in mano le redini della nostra vita domani o un po’ più in là….

Poi succede però che all’improvviso l’acqua dove navighiamo comincia a bollire e solo in quel momento realizziamo cosa abbiamo fatto, anzi cosa non abbiamo fatto ma ormai è tardi, e non abbiamo né il tempo né la forza per cambiare. Sempre che sia ancora possibile farlo.

E’ solo quando ci troviamo all’angolo che realizziamo cosa stia realmente accadendo, quale sia il pericolo e la sua entità. Come nei combattimenti di pugilato una volta che l’avversario ti ha stretto alle corde è molto dura uscirne indenni.

 

Abitudine. All'inizio il filo di una ragnatela, poi un cavo. (J. G. Pollard) Click to Tweet

 

Molto forte e molto vero il concetto che ruota attorno al principio della Rana Bollita.

 

Concludo con:

Il Principio della Rana Bollita ci porta quindi a fermarsi un attimo, guardarsi attorno ma soprattutto dentro. Chiediamoci dove e quando abbiamo sbagliato, sperando che non sia troppo tardi e di non essere già mezzi bolliti.

 

 

Firma Marco Little UYM

Articolo Principio della rana bollita – Immagine di DonkeyHotey e Purple Slog

Matita - UYM

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Ciao, mi chiamo Marco Cammilli e sono l'autore di UpgradeYourMind. Voglio condividere con te i miei studi e le mie esperienze nell'ambito della crescita personale. Scopri le strategie pratiche e immediate per migliorare la qualità della vita. Buona navigazione. Marco.

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6 commenti
  1. Wisteria
    Wisteria dice:

    Credo che un po’ bolliti lo siamo più o meno tutti. Alcuni se ne accorgono in tempo altri troppo tardi.
    Come sempre ottimi spunti di riflessione.
    Adesso sta a me capire quanto sono bollita e come fare a saltare fuori dal pentolone.

    Rispondi
    • Marco Cammilli
      Marco Cammilli dice:

      Stare a rimuginare sul passato serve a poco. Più che capire quanto siamo già bolliti dobbiamo trovare la forza di cominciare a cambiare, iniziando dalle piccole cose. Solo in questo modo ci accorgeremo un giorno che non siamo più dentro quel pentolone.
      Ti auguro il meglio.
      A presto.

      Rispondi
  2. Gianluca
    Gianluca dice:

    Un articolo che fa pensare e molto. Mi vengono in mente varie situazioni in cui io ero la rana… E come nuotavo tranquillo facendo forse persino finta di non sapere che sotto quel pentolone c’era una fiamma accesa.

    Rispondi
    • Marco Cammilli
      Marco Cammilli dice:

      Gianluca, il principio della rana bollita lo trovo un modo molto efficace per farci vedere le cose con una chiarezza che troppo spesso non abbiamo.
      Far finta di non essere dentro quel pentolone è un atteggiamento che teniamo perché ci dà quella falsa sensazione che sia tutto OK. E’ un comportamento però che non porta a niente di buono. Mentre intorno a noi la situazione diventa sempre più difficile, anziché trovare delle soluzioni al problema, noi continuiamo a rimanere fermi immobili raccontandoci che “va tutto bene” ma… nel frattempo l’acqua continua a scaldarsi.

      Rispondi
  3. Chiara
    Chiara dice:

    Complimenti Marco! Come sempre il tuo modo scrivere rende davvero di facile comprensione il messaggio che vuoi farci arrivare!
    Come non immedesimarsi nella rana? Alle volte anche in buona fede pensiamo di far bene ma la realtà è diversa da come ce la stiamo immaginando.
    Penso che tempo per cambiare possiamo averlo tutti…sempre! E’ la nostra volontà che deve essere abbastanza forte per darci la spinta necessaria.
    Se manca quella…rimaniamo nel nostro “brodo” appunto 😉

    Rispondi
    • Marco Cammilli
      Marco Cammilli dice:

      Ciao Chiara, mi fa piacere che apprezzi il mio modo di scrivere. Spesso la realtà è diversa da come ce la immaginiamo perché tendiamo a vedere e considerare solo ciò che ci torna comodo nell’immediato. Insomma spesso “ce la raccontiamo” 🙂
      Il tempo per cambiare ce lo abbiamo tutti ma è limitato e pensare che non sia così è un grosso errore perché ci porta ad appoggiare la nostra intera esistenza sul “lo farò domani”… e sappiamo bene quali sono le conseguenze di questo comportamento.
      Dobbiamo essere vigili e consapevoli che il nostro tempo su questa terra è limitato. A volte tendiamo a scacciare questo pensiero perché lo vediamo in maniera negativa quando invece avere la consapevolezza del tempo che passa ci consente di volere il meglio da ogni attimo.
      Ti ringrazio del commento. A presto. Marco.

      Rispondi

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